Rocca affitta 350 posti letto dalle cliniche

La prima mossa del governatore Francesco Rocca per abbattere i tempi d'attesa nei Pronto Soccorso. Compra i posti letto nelle cliniche private

Un contratto con le cliniche private per avere 350 posti letto in cambio di 22 milioni e 900 mila euro: è questa la soluzione scelta dal governatore del Lazio Francesco Rocca per svuotare i Pronto Soccorso. Una cambiale pagata al mondo della Sanità privata, secondo gli avversari; la soluzione per abbattere le liste d’attesa, secondo gli amici. Se funzionerà lo diranno i fatti: tra pochi mesi.

Sfollare i Pronto Soccorso

Progetto sperimentale di gestione del sovraffollamento dei Pronto Soccorso”: è questo il nome del pacchetto di delibere che ieri in mattinata la giunta regionale presieduta da Francesco Rocca ha varato per sgonfiare i reparti di Medicina e Chirurgia, creando spazi per i pazienti nei reparti d’emergenza. Si tratta di un accordo con le strutture private accreditate per avere in totale 320 letti a fronte di una richiesta che tuttora è di 730 posti.

Foto © Livio Anticoli / Imagoeconomica

Il costo dell’operazione è pari a 22 milioni e 900 mila euro, il piano sarà operativo a partire da mercoledì prossimo.

Tutto parte dall’analisi dei tempi di attesa: il Lazio è il peggiore in Italia. Tra visita medica e dimissioni presso un reparto per acuti, passano infatti 22 ore, contro una media nazionale di 9 ore e mezzo. E contro le 8 ore raccomandate dalle linee guida.

La soluzione di pagare le cliniche private è emersa dal confronto con i direttori sanitari e dei Pronto Soccorso attivi nel Lazio.

Dopo l’emergenza, la struttura

Oltre il piano dell’immediato la giunta regionale sottolinea come si stia già lavorando ad una linea d’azione strutturale che si svilupperà in tempi rapidi. Nel frattempo è stata già messa in rete la gestione dei posti letto a livello informatico, costituita una unità ispettiva per cercare posti letto inattivi e fluidificare i percorsi ospedalieri, affiancando le aziende per capire come migliorare l’offerta. La traduzione?

Semplice. C’è gente in fila per essere ricoverata, ci sono letti liberi senza pazienti: Francesco Rocca decide di spostare i pazienti sui letti liberi delle cliniche e lasciare per l’emergenza dei Pronto Soccorso quei letti dei reparti d’ospedale dove fino ad oggi venivamo curati. Piaccia o no, è una soluzione; se sia efficace lo diranno i fatti; se sia condivisibile o una porcheria per ingrassare le cliniche è una questione di visione del mondo.

E la misura la fornisce un elemento politico: il silenzio del Partito Democratico. Nessuna conferma ma fonti del Nazareno dicono che già da ieri Daniele Leodori l’erede politico del senatore Bruno Astorre abbia chiesto tutte le carte e le stia analizzando riga per riga insieme al suo team.

Una centrale operativa

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Da lunedì partirà una centrale operativa che avrà sotto controllo, stile protezione civile, la situazione dei posti letto nel Lazio. È stata informatizzata la gestione dei posti letto, per far sì che in tempo reale si conoscano le disponibilità di ogni reparto e singola struttura ospedaliera.

È stata costituita un’unità ispettiva che ha effettuato sopralluoghi presso i nosocomi, al fine di rendere disponibili posti letto ora inattivi e rendere fluidificare i percorsi ospedalieri in continuità assistenziale. Cioè: anche se non stai fisicamente nel Reparto la Sanità continua a monitorarti. L’unità ispettiva sta affiancando le Asl per capire come implementare l’offerta. Molti di questi posti letto, infatti, non sono utilizzabili per lavori o per mancanza di personale.

Sono lieto di questa prima risposta” ha commentato Francesco Rocca. “L’obiettivo è di sbloccare una situazione lesiva nei confronti della dignità dei cittadini e del personale sanitario. Questo investimento servirà a strappare la maglia nera dei tempi d’attesa al Lazio” conclude il Presidente. Assicurando che “è solo un primo step“.

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