Rocca si insedia in Regione: ancora senza Consiglieri

Il Governatore del Lazio Francesco Rocca si è insediato. La settimana prossima termineranno i conti sui Consiglieri e toccherà a loro. Incagliate le trattative per la Giunta. Le priorità del neo presidente

La Regione Lazio dalle 11:34 di oggi ha un nuovo Governatore: Francesco Rocca è stato proclamato eletto dalla Corte d’Appello di Roma. Una volta firmato il verbale il neo presidente si è infilato nella sua Smart elettrica amaranto ed ha raggiunto il palazzo all’Eur sede della Giunta Regionale. Lì c’è stata la cerimonia del passaggio di consegne con l’uscente Daniele Leodori, presidente vicario da quando Nicola Zingaretti si è trasfgerito a Montecitorio.

Pancia a terra

Francesco Rocca (Foto: Carlo Lannutti © Imagoeconomica)

«Inizia un percorso impegnativo: la campagna elettorale è finita, comincia una nuova fase» ha detto il neo Governatore. «Da oggi si comincia. Lavorerò pancia a terra, senza polemiche» ha aggiunto ringraziando poi Daniele Leodori «per l’accoglienza e lo scambio di informazioni».

La Giunta è dietro l’angolo. Bisognerà aspettare la settimana prossima per sapere con precisione chi saranno i Consiglieri regionali e di quali Partiti. La loro proclamazione non è ancora avvenuta. Perché non quadrano alcuni numeri su Roma e perché c’è una richiesta avanzata da Lega e Forza Italia. Chiedono di togliere tre eletti a Fratelli d’Italia: uno ciascuno a Frosinone, Viterbo e Rieti, per assegnarli tutti e tre a Roma. Uno al Carroccio, uno alla formazione di Berlusocni ed uno alla civica del Governatore. Questione di interpretazione della norma. (Leggi qui: Incongruenze nei voti, slitta la proclamazione di Rocca).

Tra i primi temi affrontati nel passaggio di consegne con Daniele Leodori c’è la situazione dei Conti. Il centrosinistra ha condotto il Lazio fuori dal Commissariamento per il maxi debito in sanità accumulato negli ultimi cinquant’anni, ora quei conti hanno le briglie e sono sotto controllo. «Con Leodori non abbiamo toccato il tema dell’esposizione debitoria» ha spiegato Francesco Rocca. «Entrambi sappiamo che in questo momento c’è un mutuo che grava sulla Regione, le cui rate scadranno nel 2024. Quindi, dobbiamo affrontare entro questo anno il tema perché l’operatività della Regione rischia di essere compromessa dal primo gennaio».

Rocca convoca i Dg Asl

Francesco Rocca (Foto: Carlo Lannutti © Imagoeconomica)

I primi appuntamenti in agenda sono con i Direttori Generali delle Asl laziali. La Sanità è stata un tema chiave durante la campagna elettorale. «Nelle prossime 48 ore avrò i primi incontri con i Direttori generali delle aziende sanitarie del Lazio. Con il ministro della Salute Schillaci ci vedremo nei prossimi giorni, è un interlocutore costante».

Il suo centrodestra eredita un problema contro il quale il centrosinistra ha potuto fare molto poco. È un problema nazionale: non ci sono medici, non ci sono infermieri. Le università ne sfornano pochi. Ed anche se si abolisse domani il numero chiuso, occorrerebbero sei anni per vedere i primi risultati. «Abbiamo un problema di carenze di organico, il tema è anche conoscere come sarà risolto il tema del numero chiuso nelle facoltà di medicina» ha detto il neo presidente della Regione Lazio.

La linea del fronte sono i Pronto Soccorso: «La grande priorità per me è ridare dignità ai cittadini in attesa ai Pronto Soccorso».

Poi le case

Francesco Rocca (Foto: Carlo Lannutti © Imagoeconomica)

L’altra emergenza sono le case. «Da parte mia ci sarà un’attenzione molto forte. A me però non piace l’uso della forza e della violenza per scavalcare le graduatorie per le case popolari. È una cosa che trovo assolutamente indecorosa e intollerabile». Il sindaco Roberto Gualtieri sta valutando l’ipotesi di comprare due immobili occupati, lo Spin Time ed il Maam. Francesco Rocca ha qualche perplessità: «Problemi di Gualtieri. I danni erariali si sono verificati anche in passato e c’è un problema di attenzione al rispetto del patrimonio pubblico. L’amministrazione dell’Interno ha dovuto pagare in un’occasione 28 milioni di euro di danni per un immobile occupato. Con quei soldi si sarebbero potuti costruire tanti alloggi».

Ha lanciato poi due segnali: uno ai cittadini ed uno alle opposizioni. «Ai cittadini mi sento di dire che da oggi, come presidente della Giunta regionale, sono al servizio di tutti e lavorerò nell’interesse di tutta la comunità della Regione Lazio. Non lavorerò nell’interesse di un Partito o di una coalizione». Poi l’appello ai Partiti «a tutti, non solo alla coalizione che mi ha sostenuto. Il mio appello è ad una leale collaborazione, senza pregiudiziale ideologica».

Le spine per la Giunta Rocca

Francesco Rocca (Foto: Carlo Lannutti © Imagoeconomica)

Dal suo nuovo ufficio sulla Cristoforo Colombo, Francesco Rocca starà con un’orecchio teso in direzione della Corte d’Appello. A stretto giro gli comunicheranno la data per la proclamazione anche dei Consiglieri di maggioranza e di opposizione. Questione di pochi giorni: quelli necessari per terminare le verifiche e sciogliere il nodo sull’attribuzione dei seggi.

Da quella ripartizione poi dipenderà la composizione della Giunta. Le note inviate da Lega e Forza Italia prendono di mira l’interpretazione della norma nella parte che assegna il Premio di Maggioranza. Se passasse il principio che i seggi vanno ripartiti tra la coalizione e non assegnati solo al Partito più votato si assisterebbe ad un ridimensionamento di Fratelli d’Italia. Perderebbe in un colpo solo il 10% della sua forza d’Aula.

Francesco Rocca sta valutando se aumentare il numero degli assessori, oggi limitato a dieci. Con i numeri attuali Fratelli d’Italia reclama 7 assessorati su 10, mentre 2 (compresa la vicepresidenza) li rivendica la Lega, altri due li rivendica Forza Italia.

Dai seggi alle percentuali

Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida (Foto: Imagoeconomica)

È evidente che in questi giorni si è creato un asse tra Lega e Forza Italia: alcuni dei leghisti più in vista nel Lazio vengono dai quadri forzisti. Stanno facendo squadra per chiedere che la ripartizione degli assessorati non avvenga sulla base dei seggi conquistati in Aula. Ma sulla base delle percentuali ottenute dai Partiti nelle elezioni di metà febbraio. Il che darebbe l’otto e mezzo ciascuno ai due Partiti.

Fratelli d’Italia nemmeno ne vuole sentir parlare. Il caso è già stato segnalato a Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida. Che una via d’uscita l’hanno individuata. Stanno mettendo sullo stesso tavolo le giunte del Lazio e della Lombardia dal momento che le due Regioni hanno votato nello stesso giorno.

Se non si dovesse riuscire ad individuare un equilibrio interno in ciascuna Regione, il bilanciamento potrebbe avvenire sul tavolo allargato: un assessorato in meno a te nel Lazio ma uno in più in Lombardia. Gli sherpa assicurano che la situazione nel Lazio è incagliata.