Rohden, ghiaccio bollente: si riprende la Svezia e strizza l’occhio al Frosinone

Trascinatore della capolista ciociara, il centrocampista è tornato protagonista pure in Nazionale: dopo 4 anni di assenza ha giocato, segnato e vinto contro il Messico. Il suo rilancio grazie anche a Grosso che lo ha rigenerato. Marcus è in scadenza a giugno: “Il mio futuro? Di sicuro non rientrerò in Patria”

Alessandro Salines

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Una seconda giovinezza ti può regalare anche la gioia di un gol a 31 anni in Nazionale dopo quasi un lustro di assenza. Non c’è ombra di dubbio: Marcus Rohden, il “tuttocampista” svedese del Frosinone, vive un momento di grazia. Un giocatore completamente ritrovato. Tra i trascinatori della capolista ciociara, si è ripreso la ribalta pure con la Svezia che a sorpresa lo ha richiamato in campo per la doppia amichevole contro il Messico (giocata l’altra sera a vinta 2-1) e l’Algeria in programma sabato alle 20.30 a Malmoe all’Eleda Stadium.

Due test importanti contro avversarie forti: il Messico parteciperà ai Mondiali del Quatar nel girone C con Argentina, Polonia ed Arabia, mentre l’Algeria è in preparazione alla prossima Coppa d’Africa che ha vinto 2 volte nel 1990 e nel 2019. Rohden ha giocato titolare e segnato. Ed alla fine ha strizzato l’occhio al Frosinone: è in scadenza a giugno ma vuole continuare a giocare all’estero e non rientrare in Patria come sembrava fosse intenzionato.

Un gol alla… Rohden

Marcus Rohden esulta dopo il gol al Messico

La convocazione di Marcus da parte del ct Jannet Andersson è arrivata inattesa. Certo l’eco delle grandi prestazioni (2 gol decisivi) col Frosinone è arrivata anche in Svezia ma il centrocampista giallazzurro era fuori dal giro della Nazionale da 4 anni. Non veniva chiamato da novembre del 2018 in occasione della gara con la Russia ma era andato in panchina. L’ultima presenza invece ad ottobre dello stesso anno nel match pareggiato contro la Slovacchia. L’altra sera a Gerona in Spagna il ritorno in grande stile: il ct Andersson lo ha schierato titolare contro il Messico come esterno destro e lui ha ripagato in pieno la fiducia segnando la rete dell’1-0.

Un gol alla… Rohden: inserimento, una sorta di sparo nel buio, alle spalle della difesa sul secondo palo, dopo il cross basso di Svanberg (autore poi del 2-1). “A pensare che avevo segnato il mio unico gol oltre 7 anni fa al debutto in Nazionale contro la Costa d’Avorio. Da allora non avevo più fatto centro. D’altronde quando ho lasciato la Serie A sono uscito fuori dai radar della Svezia”, ha commentato Rohden al sito sportbladet. Il jolly giallazzurro ha collezionato in Nazionale 16 presenze con 2 gol ed 1 assist. Ha fatto parte del gruppo che nel 2017 ha eliminato l’Italia di Ventura ai playoff mondiali ed ha partecipato alla stessa Coppa del Mondo nell’estate del 2018.

I meriti di Grosso

Il tecnico del Frosinone ha recitato un ruolo fondamentale nel rilancio di Rohden che nelle stagioni scorse aveva avuto troppi alti e bassi a causa anche di diversi infortuni. Grosso gli ha consegnato una nuova collocazione tattica, spostandolo sulla fascia destra con licenza di attaccare e la consegna di difendere. L’allenatore inoltre ha saputo valorizzare in pieno le qualità tecniche e tattiche di un giocatore abilissimo a smarcarsi e giocare senza palla.

E la risposta di Rohden è stata a dir poco positiva: 10 partite, 2 reti da 6 punti (ha risolto le sfide di Modena e col Perugia) e 3 assist pesantissimi. Tra l’altro è uno dei “senatori” in una rosa molto giovane ed il suo contributo è importante anche fuori dal campo. “Il nostro allenatore Grosso nel precampionato ha provato nuove soluzioni – ha ammesso Marcus – Adesso posso giocare più in profondità e sfruttare l’intera fascia. Il tecnico mi vuole più alto invece che centrale in mediana”. La stampa svedese ha anche ricordato il caso di Samuel Gustafson rilanciato in Nazionale proprio da Grosso quando allenava il Verona.

Il futuro ancora al Frosinone?

Marcus Rohden in azione

Rohden ha parlato anche del suo futuro. A giugno andrà in scadenza col Frosinone. “Ho ancora sei mesi di contratto. Poi vedremo”, ha precisato. Il centrocampista non sembra intenzionato a tornare in Svezia malgrado gli abboccamenti dell’Elfsborg, il club dove è cresciuto. “Può darsi che il manager Stefan Andreasson mi abbia chiamato o inviato un sms in queste ore”, ha detto ridendo in zona mista.

Insomma Marcus non si è sbilanciato anche se un aspetto è stato chiaro. “Voglio continuare a giocare all’estero, questo posso dirlo – ha continuato – Poi è chiaro che non vedo l’ora che arrivi il giorno in cui potrò tornare a casa a Elfsborg e giocare lì con gli amici. Ma quando ciò accadrà non lo so”.  E chissà che l’avventura al Frosinone possa proseguire dopo 4 stagioni, 97 partite, 9 gol e 13 assist. Il “tuttocampista” d’altronde è molto stimato nell’ambiente e se manterrà il livello tenuto finora sarà difficile dargli in benservito.

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