Frosinone come d’autunno sugli alberi le foglie (di A.Biagi)

A riflettori ormai spenti e pallone fuori dal campo, Pensieri & Parole su Roma-Frosinone. Una partita - incubo con un Frosinone fantasma. A colpire è la sua inconsistenza ed il suo non essere squadra

Alessandro Biagi

Pensieri & Parole a palla lontana dal campo

Ci perdoni il grande poeta-soldato se scomodiamo la sua nobile poesia e la gettiamo nel calderone dei commenti su un qualcosa di estremamente leggero quale è, o almeno dovrebbe essere, lo sport. Ma nel vedere la Roma impallinare come mai ha fatto quest’anno la squadra avversaria, nella fattispecie il nostro Frosinone, quei brevi e drammatici versi ci sono venuti in mente.

 

I giocatori del Frosinone sono apparsi spauriti, intimoriti, gracili ed inoffensivi, pronti a capitolare al primo deciso affondo avversario e, soprattutto, incapaci di abbozzare anche il minimo contrattacco.

Ecco che in queste condizioni si diventa vittima predestinata dell’avversaria di turno, passiva preda del fuoco nemico.

 

Rassegniamoci per il momento nella speranza di rasserenarci quando ci saranno partite nelle quali i canarini potranno, anzi dovranno, mostrare di meritare il palcoscenico sul quale sono stati proiettati.

Non sono queste del resto le partite che il Frosinone deve vincere per salvarsi, ma uscire dal campo con quattro o cinque gol al passivo contro zero a favore ha indubbi risvolti psicologici negativi, ed essere ottimisti con queste premesse è un esercizio di fede più che di logica.

Però si può onorare il campionato in maniera diversa senza fare da sparring partner agli avversari di turno.

 

Dopo il kappaò con la Roma, che prendeva almeno due gol da quattro partite consecutivamente e che e riuscita invece a tenere disimpegnata la propria porta contro i canarini, il Frosinone deve solo pensare al futuro e per rendere meno amaro questo campionato.

Il match di domenica prossima contro il Genoa in casa potrebbe essere la giusta occasione per imboccare in altra strada. Ce lo auguriamo, per tutti i tifosi ma anche per gli stessi giocatori che stanno vivendo un momento nel quale scendendo in campo devono sentirsi … come d’autunno sugli alberi le foglie.