Roma si è arresa: farà la discarica. A Tragliatella

Foto © Enrico de Divitiis

Roma torna sui suoi passi: si farà la discarica. Dentro le sue mura. A Tragliatella. I risultati del vertice di questa sera. Chi c'era. E cosa hanno deciso

A oltre sei anni dalla chiusura della discarica di Malagrotta, Roma avrà un nuovo sito di smaltimento degli scarti del trattamento dei rifiuti. Salvo colpi di scena, sarà costruito a Tragliatella, zona del XIV municipio sulla via Braccianese, al confine ovest della città.

La svolta è arrivata nel pomeriggio. I dettagli li ha riferiti in serata l’agenzia Dire. Secondo la quale Comune e Regione si sono incontrati per due ore in Campidoglio.

Albino Ruberti con Nicola Zingaretti

Da una parte, assente Virginia Raggi, i ‘padroni di casa’ Stefano Castiglione, capo di Gabinetto della sindaca, il direttore dell’area Rifiuti di Roma Capitale Laura D’Aprile, il capogruppo capitolino M5S Giuliano Pacetti, l’amministratore unico di Ama Stefano Zaghis. Dall’altra invece il plenipotenziario capo di Gabinetto del presidente Nicola Zingaretti, Albino Ruberti, il segretario generale della Regione Andrea Tardiola, l’assessore regionale ai Rifiuti Massimiliano Valeriani e il direttore regionale dell’area Rifiuti Flaminia Tosini.

Marcia indietro

L’amministrazione 5 Stelle è quindi tornata sui suoi passi, rispetto alle posizioni oltranziste portate avanti fin dal suo insediamento, indicando un sito e facendolo all’interno dei confini del Comune di Roma. La localizzazione in questione riguarda una cava in un’area di 30 ettari, al confine col comune di Anguillara Sabazia, dove sorgerà la discarica definitiva della Capitale.

Scongiurato, quindi, il commissariamento della sindaca di Roma Virginia Raggi che non sembrava disposta a rispettare il punto dell’ordinanza dello scorso 27 novembre del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Un provvedimento che prevedeva l’individuazione da parte del primo cittadino di uno o più siti di smaltimento.

Il ciclo dei rifiuti

Tuttavia, la soluzione trovata non sarebbe pronta prima di un anno tra tempi per l’esproprio (verosimile), richiesta di autorizzazione (da parte di Ama), concessione del titolo autorizzativo e all’esercizio da parte della Regione. Per questo vanno approntate delle soluzioni ponte per evitare che Roma vada in emergenza rifiuti dal 16 gennaio, data in cui sarà chiusa la discarica di Colleferro.

Nel frattempo

Comune e Regione si incontreranno di nuovo venerdì proprio per mettere insieme il ventaglio di ‘exit strategy’ transitorie che vanno dalla gara per l’invio dei rifiuti di Roma all’estero all’esportazione in altre regioni d’Italia (Abruzzo, Marche e Sardegna su tutte), all’accordo tra Ama ed Hera Ambiente fino all’individuazione (fin qui non ancora avvenuta) di siti di stoccaggio temporaneo dell’immondizia raccolta.

Resta ancora sul tappeto la possibilità di utilizzare la discarica di rifiuti pericolosi di Falcognana nel IX Municipio per conferire per qualche mese la frazione organica stabilizzata che esita dal trattamento dei rifiuti urbani, che non è piu’ un rifiuto ma viene utilizzata per i ripristini ambientali.

Una soluzione condivisa sui rifiuti in vista della chiusura della discarica di Colleferro programmata il prossimo 15 gennaio. Si è svolto nel pomeriggio in Campidoglio un incontro tra rappresentanti di Roma Capitale e Regione Lazio per programmare gli interventi necessari alla gestione del flusso dei rifiuti a partire dal prossimo mese. Un nuovo incontro e’ in programma nei prossimi giorni“. È il testo della nota diffusa al termine dell’incontro tra Comune Roma e Regione sulla questione rifiuti della Capitale.