Rosatella torna a casa e chiede i Lavori pubblici, ma li chiama in un altro modo

Il generale mentore di Pierino Naretti chiede un confronto con il sindaco. Al quale declina la sua disponibilità ad occuparsi di «edificazione delle strutture pubbliche». Lapidario il sindaco: "I Lavori Pubblici sono troppo delicati, li tengo io"

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

È tornato di nuovo alla carica. Provando ad ottenere le stesse cose che aveva chiesto, senza successo qualche settimana fa. Ha tentato di usare l’accortezza di cambiare le parole utilizzate. Ma, evidentemente, la furbizia non è stata colta, visto che la risposta è stata la stessa. Un due di picche senza nessuna possibilità di replica.

Dicono che qualche giorno fa ad Anagni il generale Guglielmo Rosatella, apprezzato vicesindaco nel passato, sia tornato alla carica per ottenere quell’assessorato ai Lavori Pubblici che, non è un mistero, gli fa gola in modo notevole. Tanto da spingerlo a generare pressione sul sindaco, fino al punto di provocare una fibrillazione piuttosto forte in maggioranza.

La conseguenza di quella fibrillazione era stata, a suo tempo, la restituzione delle deleghe del consigliere Pierino Naretti, alter ego di Rosatella in maggioranza ed in consiglio. E l’uscita (annunciata, almeno) di tutti e due da Forza Italia.

Trasloco mancato e ritorno alla base

Guglielmo Rosatella e Pierino Naretti

Dopo quella mossa, Rosatella e Naretti hanno cercato di bussare alle varie sponde del centrodestra locale, confrontandosi con la Lega e Fratelli d’Italia.

L’obiettivo, ovviamente, era quello di valutare se esistesse una più appropriata per loro una casa politica a cui fare riferimento. Per inoltrare poi le proprie richieste con un peso specifico maggiore.

Casa che non è stata trovata perché, secondo chi ha chiuso le porte in faccia al trasloco, l’ingresso dei due avrebbe creato problemi più grandi dei vantaggi che avrebbe generato. Di qui il mesto ritorno a Forza Italia (da cui comunque, hanno fatto sapere i due, formalmente non erano mai usciti).

Con esso la richiesta di un nuovo colloquio con il sindaco Natalia.

La chimera dei LLPP, ma non ce n’è

Un incontro svoltosi qualche giorno fa. Durante il quale Rosatella avrebbe chiesto, secondo alcune indiscrezioni, la possibilità di occuparsi di «edificazione delle strutture pubbliche». E qui, sempre secondo le indiscrezioni trapelate dal palazzo, il sindaco avrebbe replicato. Dicendo, in sintesi, «generale, guarda che anche se la chiami in modo diverso, la delega a Lavori Pubblici è sempre quella. E se non te l’ho data l’altra volta, perché dovrei farlo ora.

C’è da capirlo, il sindaco. Se dopo la nomina della Cicconi a successore di Pace, Natalia avesse voluto cedere la delega ai lavori pubblici, l’avrebbe assegnata alla Cicconi.

Se non lo ha fatto, vuol dire che intende tenerla per sé. Senza farsi ingannare dalle finezze linguistiche del generale.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright