«Parlo io con Cesa: togliete Roscia, mettete Nadia e a Pontecorvo vi votiamo tutti»

Il sindaco di Pontecorvo offre il suo appoggio a Noi con l'Italia in cambio del ritiro della candidatura del suo avversario Riccardo Roscia. E indica il sostituto. "Ho parlato con Lorenzo Cesa"

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

«Voi siete tutti matti! Prima mi avete incu…. a passo di carica e ora venite a chiedermi anche di tagliarmi le pa… . Ma come ragionate?».

Il tono delle parole è agitato, il timbro della voce è come al solito alto. Tutto accade ieri pomeriggio: Gianluca Quadrini sta per iniziare a presiedere la seduta di Consiglio nella Comunità Montana di Arce, il suo Samsung si illumina per segnalare la chiamata in ingresso di Anselmo Rotondo, sindaco di Pontecorvo.

Chi era al tavolo del Consiglio Comunitario assicura che i toni fossero concitati: al punto che era impossibile non capire cosa stesse accadendo e non sentire cosa si stessero dicendo. Tra il presidente della Comunità Montana di Arce ed il sindaco di Pontecorvo c’era stato fino a pochi minuti prima uno scambio di messaggi. Intenso.

 

L’AVVERSARIO DI ANSELMO

Anselmo Rotondo, sindaco e consigliere provinciale di Forza Italia, è talmente inserito nel Partito da essere riuscito ad ottenere una candidatura in posizione border per il suo vice sindaco. Ora pretende da Gianluca Quadrini che impedisca una candidatura. Non nelle file azzurre ma nel suo nuovo Partito Noi con l’Italia dov’è entrato da pochi giorni appena ha capito che Forza Italia l’avrebbe fregato non candidandolo né al Parlamento né alla Regione.

Rotondo vuole che in Noi con l’Italia non venga candidato Riccardo Roscia, suo odiato predecessore alla guida del municipio: con lui è arrivato alle carte bollate per estrometterlo dal Consiglio comunale, c’è riuscito, ma il presupposto è poi risultato nullo (leggi qui Roscia messo fuori ma il processo era per fatti ormai scaduti).

Che non lo voglia, lo sta dicendo da giorni. Arrivando a dichiarare «Se un qualsiasi Partito di Centrodestra candiderà Riccardo Roscia alle Regionali io sosterrò Nicola Zingaretti».

 

ASSEDIO A QUADRINI

La chiamata al presidente della Comunità Montana serve per ribadire il concetto. Chi c’era riferisce di un Gianluca Quadrini fuori dalla grazia di Dio.

«Ma come: prima mi incu… , non mi candidate, vi fate i comodi vostri candidando chi volete, poi venite pure a chiedermi di non mettere in lista uno che vale almeno ottomila voti?! Ma vi rendete conto che state chiedendo di far mancare il quorum a Noi con l’Italia ?! Cioè, io adesso dovrei incu… da solo? E lo dovrei fare dopo che mi avete messo nella mer.. dopo quindici anni di sacrifici fatti in nome di questo Partito?!»

Il presidente si rende conto d’essersi agitato e che non è opportuno continuare la conversazione di fronte all’intero Consiglio Comunitario. Si alza e va nella sua stanza.

Chi assiste invece alla conversazione dall’altro capo del filo, racconta che Anselmo Rotondo sposta il problema dal piano politico a quello dell’amicizia: “Cancella il mio numero dalla tua rubrica, io il tuo l’ho già cancellato”, “Credevo che tu mi fossi amico”, “Avevamo detto un giorno che piuttosto di ritrovarci accanto a personaggi poco limpidi sarebbe stato meglio andare via…”

Quadrini conferma la sua amicizia. Ma riporta il dibattito sul piano della sostanza: Noi con l’Italia è un Partito diverso da Forza Italia, lui stesso c’è entrato da pochi giorni e per quanto ben accolto non può scavalcare un coordinatore provinciale come Michele Mele e soprattutto un coordinatore regionale come Alfredo Pallone, a lungo numero 1 del PdL nel Lazio e  che ancora oggi negli ambienti romani è rispettato.

 

LA PROPOSTA DECENTE

Ma c’è un passaggio ancora più di sostanza. Per quale motivo – sostiene Gianluca Quadrini al telefono con Anselmo Rotondo – dovremmo togliere dalla lista Riccardo Roscia e rinunciare alla marea di voti che porterà, dandoci la possibilità concreta di eleggere un consigliere regionale e addirittura due in caso di vittoria del Centrodestra?

Il sindaco di Pontecorvo ha la soluzione per tutto. Il problema politico? «Telefono io a Lorenzo Cesa e gli spiego la situazione».

Il problema dei voti? Anselmo Rotondo ha la soluzione anche a questo: propone a Quadrini di sostituire Riccardo Roscia con il suo assessore Nadia Belli. «Se candidi Nadia e togli Roscia, ti voteremo tutti. Ma lo devi fare adesso».

Spiega i vantaggi dell’operazione: «Con Roscia non stai tranquillo, quello ti frega. Se metti Nadia ti votiamo tutti e rinsaldiamo gli equivoci».

Fa vedere anche i vantaggi politici provinciali: «Se lo fai, facciamo anche Gruppo in provincia». Già, adesso c’è pure il problema che Quadrini non può fare il capogruppo di Forza Italia perché si è candidato in un altro Partito. ma tutto si può aggiustare, gli viene fatto capire.

Resta da capire invece come possa Anselmo Rotondo, dal punto di vista politico, garantire “il voto di tutti” (i suoi, naturalmente) ad un candidato che non è nella lista di Forza Italia, non è quello che gli è stato indicato dal Partito e cioè il coordinatore provinciale Pasquale Ciacciarelli;  come possa farlo politicamente dopo avere incassato la candidatura al Senato per la sua vice.

 

LA TELEFONATA A CESA

Non è chiaro se ci sia stata una seconda telefonata oppure il seguito sia avvenuto solo via sms. Ma dopo il primo scambio di battute tra il sindaco ed il presidente, Anselmo Rotondo torna a telefonare a Gianluca Quadrini. Gli assicura di avere parlato con il leader nazionale di NcI Lorenzo Cesa e di avere ottenuto il suo via libera. “Ora dipende solo da voi“.

Ma il coordinatore provinciale di Noi con l’Italia Michele Mele non riceve alcuna disposizione da Roma. «Ma scherziamo? – dice ad AlessioPorcu.it – Sono io a dover presentare la lista, ho già raccolto tutte le firme e nella lista c’è regolarmente Riccardo Roscia. Non vedo il motivo per cui dovrei sostituirlo all’ultimo momento».

Gli viene riferito dei desiderata del sindaco di Pontecorvo. Il professor Mele liquida la questione con una frase: «Riferite che questa è Noi con l’Italia e Forza Italia è solo il nostro ‘principale alleato’ ma non il nostro ‘principale’».

Oggi entro mezzogiorno Michele Mele salirà in tribunale a Frosinone per depositare la lista di NcI. Con il nome di Riccardo Roscia?

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