Rottura ufficiale: il direttivo della Lega entra in FdI

La spaccatura del centrodestra è certificata. A Fondi il direttivo della Lega passa in blocco dentro a Fratelli d'Italia. Candidati sindaci contrapposti. Come a Terracina

Fratelli d’Italia si beve la Lega a Fondi. L’intero direttivo del Carroccio è passato tra le file di Giorgia Meloni. Si era dimesso tre settimane fa per dire no alla candidatura a sindaco ‘spartita‘ con Forza Italia al tavolo provinciale. Contestando non tanto l’intesa che ha assegnato alla Lega la candidatura a sindaco di Terracina ed agli azzurri quella a sindaco di Fondi: ma il fatto di non essere stati coinvolti. (leggi qui Unità addio, centrodestra in frantumi alle urne di Fondi).

L’annuncio ufficiale c’è stato nelle ore scorse. Il che ufficializza ciò che da settimane era un’evidenza: l’unità del centrodestra in provincia di Latina non esiste. A Terracina Lega e Forza Italia sosterranno un candidato sindaco, contro il candidato dell’amministrazione uscente guidata da Fratelli d’Italia. Stesso scenario a Fondi, con la sola differenza che qui ad esprimere il candidato sindaco sono gli azzurri.

La conferenza stampa

L’Aula del Consiglio a Fondi

La certificazione l’ha data la conferenza stampa in cui è arrivato a Fondi il gotha pontino del Partito di Giorgia Meloni: dal senatore e coordinatore provinciale Nicola Calandrini al deputato europeo Nicola Procaccini, fino all’avvocato Sara Kelany del coordinamento regionale del Partito dove è responsabile dei rapporti con gli Enti Locali.

Le dimissioni in blocco del coordinamento comunale leghista nei giorni scorsi avevano rappresentato un punto di non ritorno. Un no irreversibile alla candidatura a sindaco “paracadutata” dallo stato maggiore di Forza Italia, quella del primo cittadino facente funzioni Beniamino Maschietto che ha sostituito Salvatore De Meo dopo la sua definitiva partenza per Strasburgo.

La conseguenza di quel niet è stata l’uscita dalla Lega, il passaggio in Fratelli d’Italia. E ora la “Giovanna D’Arco” della politica fondana Sonia Federici è stata promossa a portavoce comunale dei Fratelli d’Italia a Fondi, Alessio Carnevale sarà il presidente: Mentre il direttore di banca Marco D’Ettorre molto probabilmente sfiderà direttamente Maschietto nella corsa per diventare il nuovo sindaco di Fondi.

A cucire questa tela con pazienza è stato l’avvocato Giulio Mastrobattista.

Divisi alle urne

L’Aula del Consiglio a Fondi

La conferenza stampa ha registrato un affondo all’asse dei due “Claudio” del centro destrapontino, Fazzone di Forza Italia e Durigon della Lega. L’ha portato il senatore di Latina dei Fdi Nicola Calandrini. Sottolineando: “Dispiace che qui non possa esserci il centrodestra unito. Per noi l’unità del centrodestra è qualcosa di irrinunciabile ma il senatore Fazzone e il sindaco De Meo ci hanno risposto che a Fondi non ci sarebbe stata questa possibilità. Ce ne faremo una ragione. Faremo la nostra battaglia elettorale”.

Cosa faranno ora i Fratelli d’Italia? “Allargheremo al massimo la coalizione: abbiamo il dovere di aprirci a chi non si riconosce nel percorso amministrativo degli ultimi anni, lo faremo sedendoci tutti intorno ad un tavolo ma senza avere candidature a sindaco pre-costituite. Lavoreremo per un’operazione di portata storica: vincere le elezioni a Fondi e consentire un cambio di passo alla città”.

Calandrini su un punto è stato categorico. Quella promossa da tempo sul territorio provinciale da parte dei Fratelli d’Italia non è un campagna di reclutamento a tutti i costi.

Il regista

Nicola Procaccini

Il vero regista dello svuotamento della Lega all’ombra del Castello Caetani sarebbe stato l’ex sindaco di Terracina Nicola Procaccini. È evidente il senso di fastidio politico che prova quando parla di Forza Italia e soprattutto di Lega targata Francesco Zicchieri: “Nel rapporto con gli altri partiti del centrodestra – ha detto Nicola ProcacciniNoi siamo simili, altrimenti non saremmo alleati, ma non siamo la stessa cosa e ci sono delle differenze. Io voglio che tra queste differenze ci sia il rispetto del territorio. Sono gli uomini e le donne di Fondi i responsabili del proprio destino. Qui serve la libera concorrenza delle idee e delle persone che fa emergere il merito: è così che si sviluppa la città”.

Il Pd che arruola un ex potente dirigente regionale come Raniero De Filippis. Il che, unito alle spaccature esistenti nel centrodestra, potrebbe fare il gioco di Beniamino Maschietto e, dunque, di Claudio Fazzone? “Fondi è una sfida complicata ma non ci spaventa” ha osservato l’avvocato Sara Kelany, ora in Fdi regionale dopo essere stata fidata delegata ai fondi europei nella Giunta municipale di Sperlonga del due volte presidente della Provincia Armando Cusani.

Prendere o lasciare? Lasciamo

Luigi Parisella

Insomma Fratelli d’Italia non poteva accettare logiche del tipo “prendere o lasciare”. E l’ha evidenziato il possibile candidato a sindaco alle amministrative di primavera: “Il coordinatore regionale della Lega ci ha imposto un’alleanza in cui il nostro direttivo non aveva possibilità di scelta – ha detto Marco D’Ettorre -. Davanti a questa decisione abbiamo deciso di dimetterci. Alleati sì, ma servi e burattini mai. Non mettiamo in discussione le linee guida del Partito ma il metodo di imporre incondizionatamente. Noi non ci stiamo”.

Ad ammettere pronostici è stato l’avvocato Mastrobattista secondo il quale a Fondi ci sarà bisogno del ballottaggio per individuare il successore di Salvatore De Meo.

La frantumazione del centrodestra è stata favorita anche dal ritorno in campo dell’ex sindaco Luigi Parisella con un agguerrito manipolo di liste civiche con transfughi provenienti di Forza Italia e dall’ex An. “Andremo al ballottaggio, sarà un’occasione storica per la città, e noi vogliamo fare la storia – ha concluso l’avvocato Giulio MastrobattistaVedremo con le forze antagoniste a questa amministrazione di arrivare ad una proposta unitaria per quanto riguarda il candidato sindaco”.