Il sindaco archeologo (di F. Dumano)

Foto: copyright Archivio Piero Albery

Storia di un sindaco 'archeologo'. Democristiano in un epoca in cui Andreotti ad Arpino battezzava bambini e faceva da testimone di nozze. Ma la Cultura è una strada, capace di unire le opinioni più diverse. Come faceva Elio Rovadi. Un esempio che oggi sembriamo avere dimenticato.

Fausta Dumano

Scrittrice e insegnante detta "Insognata"

Ricordi in bianco e nero… Correvano gli Anni ’80: eccome se correvano, ma noi ancora non lo sapevamo. Il sindaco di Arpino era ovviamente democristiano. Perché ovviamente? Arpino è sempre stata in quegli anni un feudo della Dc… Giulio Andreotti ha battezzato tanti pargoli, è stato testimone di innumerevoli nozze.

Per anni, l’unica voce nei banchi dell’opposizione era il consigliere comunale del Pci Evaldo Gabriele (leggi qui Evaldo Gabriele, l’intellettuale a tempo pieno).

 

Ricordi in bianco e nero… il sindaco democristiano Elio Rovardi è stata una voce significativa. Nei piccoli paesi il sindaco cammina per strada, non ha scorte, guardie del corpo. Sono dei ”cittadini” in carne e ossa, con cui è possibile fermarsi in piazza e prendere un aperitivo.

Lontana politicamente dal sindaco, mi fermavo spesso a dialogare con lui. Al tempo, per me era anche il padre di Marco e Anna Maria. (L’archivio di Piero Albery ha una sezione speciale dedicata alla bella Anna Maria, che di stragi di cuori ne ha fatte, ma questa è un’ altra storia).

 

Nel salotto di Piazza Municipio passa il sindaco Rovardi, il sindaco che si potrebbe battezzare ”l’archeologo” sebbene fosse ragioniere, lavorasse come segretario a scuola. Era un appassionato di archeologia.ì, grande amico di Pasquale Rotondi, l’uomo che salvò il monumentale patrimonio custodito a Montecassino (leggi qui La storia dimenticata di Pasquale Rotondi in una grafic nouvelle e leggi qui per approfondire Frido, l’eroe silenzioso che la Storia non riesce a liberare)

 

Aveva un grande progetto il sindaco Rovardi: voleva la valorizzazione della vecchia strada che conduce alla tomba detta di Saturno. Secondo la leggenda, Arpino sarebbe stata fondata dal dio Saturno. Ricordi in bianco e nero… al sindaco archeologo si deve negli Anni ’80 il restauro della chiesa di San Sebastiano alla stazione, dove c’è un pregevole affresco realizzato da Ambrogio da Ferentino

 

La cultura è una strada che unisce le persone: il sindaco Rovadi non la pensava come me, io ancora meno la pensavo come lui. ma questo non ci impediva di avere delle lunghissime conversazioni: frequentavo l’Archeoclub ed era piacevole confrontarsi con il sindaco ”archeologo”. Un piacere del confronto, con chi la pensa come noi, che Rovadi ci ha insegnato. Ma che questa generazione sembra avere perso.

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