Ruggeri alla politica di Sora: «Mettetevi gli occhiali»

L'ultimatum del dottor Giuseppe Ruggeri. “O candidato unitario o trovatevi un altro candidato sindaco”. la profezia di Fazzone: "Non si gioca con il nome dei professionisti”. Il gioco della Lega

Come la sacerdotessa del Tempio di Apollo, il senatore Claudio Fazzone ha anticipato i tempi e previsto che a Sora i Partiti avrebbero fatto la frittata. Lo ha annunciato nel mezzo del vertice riunito la scorsa settimana per designare il candidato sindaco unitario del centrodestra: l’oculista Giuseppe Ruggeri per lui a nome di Forza Italia e per la delegazione di Fratelli d’Italia. «Non si gioca con il buon nome dei professionisti» aveva ammonito il senatore di lungo corso. Si riferiva alla Lega, alle sue perplessità ed ai suoi diktat. Perché il Carroccio aveva declassato l’investitura a ‘mandato esplorativo‘. Cioè: se aggrega le civiche si va avanti, altrimenti noi non veniamo. (Leggi qui Mandato esplorativo a Ruggeri. La Lega non si fida).

La rottura delle uova è arrivata in maniera fragorosa. Il dottor Ruggeri non ci sta. Non è disposto a farsi logorare dalle lotte interne al centrodestra. Il candidato sindaco lo fa se glielo chiede tutto il centrodestra unito.

L’ultimatum di Ruggeri

Il dottor Ruggeri firma l’adesione a FdI

Il preavviso di ritiro lo ha fatto domenica verso l’ora di pranzo. Con una dichiarazione ufficiale che lascia pochissimo spazio alle interpretazioni.

«Ho preso in considerazione l’invito ad essere candidato a Sindaco di Sora, da tempo e più volte richiesto da parte di tutte le forze politiche del centro destra. L’ho tenuto in considerazione alla sola condizione che ci fosse unità piena e trasparente di tutto il centrodestra rappresentata dai partiti: Lega, FdI, Forza Italia, Cambiamo e Udc con l ‘ eventuale appoggio di associazioni, movimenti, liste civiche che si sentono di condividere i valori del centrodestra». La disponibilità è data, il vincolo è chiaro: sono a disposizione se siete uniti, altrimenti se ne fa nulla.

Perché la pretesa di avere la politica e nella sua piena unità? È una reazione agli anni dell’antipolitica. Che a Sora come a Formia ha portato ad uno stato di costante tensione in amministrazione: si è visto con chiarezza che sono mancati i Partiti con il loro ruolo di ‘camera di compensazione‘; in questi cinque anni il sindaco Roberto De Donatis ha dovuto pensare a calmierare gli equilibri politici e ad amministrare. Una fatica doppia.

Per questo Giuseppe Ruggeri dice: «Sono consapevole dell’importanza di aggregare i cosiddetti “civici“. Ma questo è il momento di dare centralità alla politica, ai Partiti. “L’ubriacatura civica“ della quale ha fatto le spese non solo Sora ma l’Italia intera si è dimostrata insufficiente per governare in un periodo tanto difficile processi troppo complessi».

O uniti o arrivederci

Il dottor Giuseppe Ruggeri

L’oculista mette gli occhiali alla politica Sorana, a tratti miope ed a tratti presbite. Su alcuni temi non vede le cose che ha a due passi, su altri le manca la prospettiva.

«Se il mio nome riesce a realizzare questa unità potrei essere il candidato del centrodestra diversamente faccio un passo indietro e lascio il posto a chi più di me è in grado di rappresentare l’intero centrodestra. O a chi è disposto a compromessi e giochi di posizione che sinceramente non mi interessano».

Nel passaggio successivo si realizza la profezia di Claudio Fazzone: un professionista basa tutta la sua credibilità sulla reputazione che riesce a creare con il suo lavoro e la sua scienza. Non è un politico di professione abituato agli alti e bassi della campagna elettorale. E infatti Ruggeri lo dice: «Credo fermamente che un medico, un professionista, una persona per bene non deve accettare di essere mandato allo sbaraglio, di essere in balia di veti incrociati e di trattative dei partiti , di tatticismi e guerre di logoramento».

Di più ancora. «Lo spettacolo a cui sto assistendo, vedere il mio nome rimbalzare qua e là in giochi che rispondono a vecchie logiche, mi lascia attonito e faccio fatica a capire. Non c’è consapevolezza che la sfida è davvero grande. Io non ho detto sì per promuovere il mio nome. La mia storia personale e professionale mi offre lo straordinario privilegio di non averne bisogno». La traduzione è: se avete voglia di giocare compratevi una scimmietta e lasciate stare le persone serie.

La strategia

Roberto De Donatis, Lino Caschera, Massimiliano Bruni

La strategia della Lega è chiara: non vuole Giuseppe Ruggeri. E non perché abbia un deficit di credibilità, o perché dubiti della sua capacità amministrativa. La Lega non lo vuole perché è il candidato di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Ed il Carroccio si troverebbe in una posizione di subalternità politica in amministrazione, in caso di sua vittoria.

È per questo che dal primo minuto sia il Carroccio che Cambiamo hanno proposto la rielezione del sindaco uscente Roberto De Donatis. perché – dal loro punto di vista – il sindaco ha garantito per cinque anni gli equilibri in amministrazione, facendo anche la parte del politico.

Come unica alternativa indicano la candidatura di Lino Caschera, braccio destro del sindaco per un lungo periodo e delegato alle Manutenzioni. Fratelli d’Italia e Forza Italia non vogliono sentire parlare. Perché? Per la stessa regione del Niet leghista a Ruggeri. Mia a parti invertite.