Ma chi si prende i soldi di Ruspandini a Ceccano?

Un equivoco? O un banalissimo caso di burocrazia? Però dai conti del Comune di Ceccano risulta impegnata sempre la stessa somma per le indennità di sindaco e assessori. Anche dopo l'elezione del vice sindaco Ruspandini al Senato. E da quel momento può prendere una sola indennità. Accadde la stessa cosa a iannarilli

Sicuramente sarà un equivoco. Oppure uno di quei meccanismi automatici della burocrazia. Perché se così non fosse… la situazione sarebbe imbarazzante.

 

Comune di Ceccano. Emolumenti per le indennità di carica riservate agli amministratori: sindaco e giunta costano in tutto 8836,16 euro al mese.

Il totale è sempre lo stesso da mesi, come riscontrabile anche sul sito del Comune. La spesa si mantiene costante con il passare dei mesi.

Poi da marzo i dati sul sito non vengono più aggiornati. Ma dai conti del Comune risulta che continua ad essere impegnata sempre la stessa somma.

E allora?

 

Da marzo la cifra deve essere più bassa. Perché il vice sindaco Massimo Ruspandini è stato eletto al Senato della Repubblica. E la norma del Testo Unico sugli Enti Locali, riformata con i principi introdotti da Mario Monti, vieta che vengano sommate due indennità. Insomma, se ne può prendere una sola: quella da parlamentare.

È la stessa cosa che accadde all’onorevole Antonello Iannarilli quando venne eletto presidente della Provincia di Frosinone ed era già deputato a Montecitorio. Non prese un centesimo di indennità dalla Provincia e fece il presidente a costo zero per le casse dell’ente.

Eppure a Ceccano risulta che anche dopo l’elezione del senatore vengano impegnati 8836,16 euro al mese.

 

Nelle tasche di Ruspandini non risulta che ci finiscano. Sicuramente sarà un equivoco. O uno dei tanti automatismi della burocrazia. Perché altrimenti sarebbe imbarazzante.

E ci sarebbe da capire a chi va a finire l’indennità del senatore…

 

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