Saf, la posta in palio nella logica del ‘Tanto peggio, tanto meglio’

Non c'è solo la questione dei Rifiuti e della tariffa, dietro al braccio di ferro che si è innescato nella politica locale. Con il bialncio Saf e quello dei Comuni, rischia di saltare un intero sistema di alleanze

Sarà decisivo l’incontro di domani a Roma tra il presidente della Saf Lucio Migliorelli e la Regione Lazio, per capire se ed in quali termini il conguaglio tariffario retroattivo potrà essere cancellato o comunque diminuito.

 

La proposta firmata da 46 Comuni (si è aggiunta Isola del Liri) prevede di limitare l’aumento del costo del conferimento dei rifiuti a Colfelice (da 102 a 138 euro a tonnellata) al solo 2017, mentre nel 2015 e nel 2016 verrebbero fatti salvi soltanto i maggiori costi sostenuto dalla Società Ambiente Frosinone.

Inoltre, se la Regione confermerà la disponibilità ad un contributo straordinario per il piano di sviluppo, allora un’ulteriore somma di 3,2 milioni di euro potrebbe essere impiegata per elidere l’importo del conguaglio del 2017.

In più c’è il punto di aumentare il costo di conferimento dei rifiuti alla Saf per quei Comuni che provengono da fuori provincia, da 138 a 153 euro a tonnellata.

 

La Regione Lazio potrà dire sì a tutto questo e modificare la determina relativa all’aumento tariffario? Finora le risposte sono state negative. Vedremo.

Quello che è certo è che dopo il vertice di domani il cda della Saf dovrà convocare la seduta dell’assemblea dei soci. In caso di via libera della Regione, nessun problema. Ma se ci saranno risposte negative, cosa succederà? Il fronte dei sindaci reggerà l’urto di una risposta negativa da parte dell’ente della Pisana?

 

Perché nell’ultima assemblea i no al bilancio erano largamente maggioritari, sia tra i primi cittadini di centrodestra che fra quelli di centrosinistra. Lucio Migliorelli è un fedelissimo di Francesco De Angelis ed è stato votato soprattutto dai sindaci del Pd. Potrebbero scattare manovre legate alle astensioni e alle uscite dall’aula, ma sarebbe comunque difficile.

La mancata approvazione del bilancio Saf aprirebbe la strada alla messa in liquidazione della società, con scenari completamente insondabili.

Dal punto di vista politico rappresenterebbe una sconfitta dell’area della mediazione, della quale fa parte anche Mario Abbruzzese (Forza Italia). Posta in palio altissima nella logica del tanto peggio, tanto meglio.