Salera apre il cantiere per costruire la coalizione 2024

Il cantiere di Salera, il messaggio di Fardelli e l'unione che non si trova a destra. D'Alessandro: "C'è una condizione posta da Ottaviani per chiudere con il passato"

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Non solo il cantiere lungo Corso della Repubblica, quello pronto a partire nella villa comunale e altri in varie zone della città. Adesso Enzo Salera vuole aprire anche il cantiere politico per costruire la sua coalizione con la quale presentarsi ai cittadini nella primavera del 2024. L’apertura è prevista nelle prossime settimane.

Il sindaco intende inaugurare una sede, una sorta di comitato politico: dove iniziare a dar vita alle liste che lo sosterranno. Sembrano ormai superate le ruggini con la componente dei cattolici popolari di Demos guidati dall’assessore Luigi Maccaro. La temperatura gelida sta lentamente tornando alla normalità con il presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo. Resta ancora la diffidenza verso ‘Pensare Democratico‘, il sindaco uscente temere sgambetti da parte della componente maggioritaria del Partito. E questo nonostante il segretario provinciale Luca Fantini abbia più volte sottolineato che a Cassino Enzo Salera è il punto di partenza per il Partito Democratico. E pure il capogruppo in Provincia Enrico Pittiglio lo abbia detto in diretta Tv su Teleuniverso, eliminando ogni margine di dubbio.

Perché allora tanti timori?

Tiepido ma non caldo

Barbara Di Rollo ed Enzo Salera

Da un lato ci sono i rapporti umani. Che non sempre è facile scindere dalla politica. E alcuni affiatamenti che hanno caratterizzato il primo tempo dell’amministrazione Salera, sono indubbiamente venuti meno. Barbara Di Rollo, oggi non è sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco: non ha condiviso la sua visione integralista in occasione delle elezioni Politiche e più ancora alle Provinciali. Ma non sarà lei la potenziale avversaria interna del sindaco che aspira al bis.

Nemmeno sarà un possibile candidato sindaco il responsabile provinciale di Demos Luigi Maccaro. Si limita a dire che loro stanno, costruendo la lista da schierare. Certo l’entusiasmo non è lo stesso di cinque anni fa: il confronto tra l’assessore ed il sindaco ha prodotto più di qualche scintilla.

Ma è l’aspetto politico a preoccupare, e molto, Enzo Salera. E cioè il fatto che a Cassino si possa ripetere lo schema di Ferentino con una coalizione civica trasversale.

Dalla maggioranza fanno notare che i casi sono diversi. Che a Ferentino non c’era un sindaco uscente ricandidato mentre a Cassino gran parte della squadra è con Enzo Salera. Ma non tutto il Centrosinistra è con lui: continua a mantenere le distanze Sarah Grieco, ed anche con Luca Fardelli si scavano fossati. Il consigliere ex Pd uscito dal Partito quattro anni fa per protestare contro la candidatura Salera, si era complimentato nei giorni scorsi con il presidente della Provincia Luca Di Stefano per i lavori avviati dalla Provincia in via Sferracavalli. Sprezzante la risposta del primo cittadino: “Abbiamo il consigliere Ranaldi che si occupa dei problemi della città“, lasciando intendere che Fardelli conta nulla nel dialogo provinciale.

Il Fardelli trasversale

Piergianni Fiorletta e Luca Fardelli

Il consigliere civico, visto come possibile catalizzatore di uno schieramento trasversale, dopo le amministrative di domenica scorsa ha lanciato un messaggio.

Sibillino, sui social ha spiegato: “Molti sindaci nonostante abbiano governato negli ultimi cinque anni non sono stati confermati. Altri che non potendosi candidare a sindaco hanno sostenuto da capolista altri amministratori ma l’elettorato ha scelto l’alternativa. Molti dei sindaci eletti non avevano simboli di Partito ma a capo di un movimento civico che a quanto pare ha fatto la differenza. Questo cosa sta a significare? Che è meglio lasciare qualcosa nel cuore delle persone che non delle opere spesso inutili“.

Musica per le orecchie di quei pezzi di Centrodestra che vorrebbero costruire un’alternativa ad Enzo Salera proprio insieme a quei civici e a quei pezzi di Centrosinistra che in questi anni, di fatto, sono stati all’opposizione. Cinque anni fa ci aveva provato Giuseppe Golini Petrarcone ad unire i vari pezzi, ma lo ha fatto tardi e male: l’elettorato infatti non lo ha seguito in massa. Costruire le basi da adesso, potrebbe dare più forza al progetto. Per questo iniziano anche i primi incontri. 

Il centrodestra al bivio

Rossella Chiusaroli

Nel Centrodestra c’è però chi insiste sul costruire un progetto identitario di coalizione e poi, semmai, cercare accordi al ballottaggio. Non prima. Ne è convinta la sub coordinatrice provinciale di Forza Italia Rossella Chiusaroli: lo ha detto con chiarezza durante le ore dello spoglio una settimana fa. Ribadendo: “Le elezioni Politiche ci hanno dato un consenso forte, le elezioni Regionali lo hanno confermato. Non vedo un solo motivo per cui non dovremmo presentare un progetto unitario, identitario di coalizione”.

Più possibilista il responsabile provinciale Organizzazione della Lega Pasquale Ciacciarelli. Per l’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro che sarà in campo con il suo movimento Liberi e Forti al momento non ci sono le condizioni. “Ma questo non lo dico io – spiega – lo ha detto l’onorevole eletto nel collegio di Cassino Nicola Ottaviani. Ha spiegato con chiarezza a tutti che bisogna ripartire nel segno dell’unità ammettendo però che fu un errore, nel 2019, interrompere l’esperienza di Centrodestra alla guida della città di Cassino con la sfiducia alla mia persona da parte dei consiglieri di maggioranza“.

L’ex sindaco attende alla finestra l’esito delle eventuali primarie del Centrodestra o la designazione del candidato. Appare quasi sicuro che la coalizione in ogni caso non si unirà su nessun nome e per il suo movimento potrebbero aprirsi più spazi per giocare al centro con gli scontenti del Centrosinistra costruendo una coalizione civica forte e competitiva.

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