“Salera è il meno peggio”: nessun disgelo a Cassino (C. della Selvotta)

I telegrammi del Conte della Selvotta sulla politica Cassinate. L'eterna guerra tra Salera e Petrarcone. Che fine ha fatto Fardelli. Un monumento in centro per Anders. E poi...

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

Un ingente sciame di api invase il Foro di Cassino”. ANNO CCVIII a.C. Tito Livio Libro XXVII.

Cassino, 2019 d.C. Uno sciame di api invade l’Aula consiliare.

Montecassino, 2019 d.C. Uno sciame di api invade l’Albaneta.

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PETRARCONE- GUERRA E  PACE

Giuseppe Golini Petrarcone

Nessuna pace con Enzo Salera, ma guerra continua. Giuseppe Golini Petrarcone, già due volte sindaco di Cassino e due volte sconfitto per errori politici e beghe interne al Pd, non raccoglie il ramoscello d’ulivo lanciato in varie dal suo ex assessore alla Finanze diventato oggi sindaco.  E boccia il semestre di governo saleriano.  

Ribadisce che sul progetto funivia, “se non è una boutade” Salera avrà il mio appoggio ed anche dei miei colleghi. Per il resto è guerra. E così con i suoi  compagni di banco (Massimiliano Mignanelli e Salvatore Fontana)  promette battaglia a cominciare dalle strisce blu. 

Ma  il trio fa trasparire una ipotesi: se Salera vuol governare in pace ci deve ascoltare e far comandare anche a noi.  Ma dal governo saleriano replicano: per norma governa chi vince le elezioni, e non chi le perde.  La collaborazione è un’altra cosa.

CHE FINE HA FATTO FARDELLI

A proposito di collaborazione: che fine ha fatto Luca Fardelli? Il consigliere comunale di opposizione sabato mattina non era insieme ai colleghi di opposizione Petrarcone, Mignanelli e Fontana che tenevano una conferenza stampa contro il governo cittadino.

Luca Fardelli

Fardelli non è in maggioranza semplicemente perché non ce lo vogliono: il suo voto non è indispensabile; il sindaco Enzo Salera ha vinto con una maggioranza talmente ampia che l’ingresso di Fardelli sarebbe solo controproducente. Creerebbe inutili malumori. Il primo a saperlo è proprio il Consigliere eletto nello schieramento di Petrarcone sceso in campo contro Salera.

Ma sa benissimo anche che il dialogo si costruisce partendo da una presa di distanza dalle posizioni radicali. Cosa puntualmente avvenuta. In modo fin troppo chiaro ed evidente.

IL POLACCO SALERA

Sabato mattina i tre consiglieri di minoranza Petrarcone, Mignanelli e Fontana (già vicini al Pd) hanno lanciato accuse al sindaco Enzo Salera. Di ogni tipo. Ma lui non poteva sentirli perché nello stesso momento si trovava in visita a Varsavia ricevutoal ministero degli Esteri polacco su invito dell’ambasciatrice in Italia Anna Maria Anders. Ad accompagnarlo c’erano l’ex consigliere comunale Antoine Tortolano e dall’architetto Giacomo Bianchi.

Il governo polacco intende rendere onore all’eroe nazionale polacco il generale Ladislao Anders con un monumento a Cassino. È un progetto proposto dall’ex consigliere comunale  Antoine Tortolano e dall’atleta Maminski realizzato dall’architetto Bianchi. Per il sindaco si tratta “di un primo tassello per rendere la città di Cassino più attrattiva anche dal punto di vista turistico”.  

Il monumento al generale Anders a Bologna

Altri italiani ed altri polacchi un anno fa hanno reso onore ad un orso con un monumento in città. L’orso è Wojtek, adottato dai soldati della 22ª Compagnia di rifornimento dell’Artiglieria nel II Corpo di Spedizione Polacco. Si narra che durante i preparativi della battaglia di Cassino abbia aiutato i soldati a spostare dei materiali. Ma gli storici escludono che sia mai stato a Cassino e soprattutto sia mai stato in Polonia. Tanto da far arrabbiare l’ambasciatrice Anna Maria Anders, figlia del generale che conquistò Montecassino il 18 maggio 1944. 

Ma come,  un monumento ad un orso al centro di Cassino e a mio padre, eroe di Polonia, niente!” Ora Salera sta rimediando con un monumento a Largo Dante, dedicato all’eroico generale.

PD TRA GUERRA E PACE

Dalle elezioni del 2016  il Partito Democratico è stato diviso in due: una parte con l’ex sindaco Peppino Petrarcone, l’altra con il suo avversario Francesco Mosillo. Entrambi candidati a sindaco quattro anni fa, si sono annullati a vicenda consegnando la città al centrodestra di Carlo Maria D’Alessandro e Mario Abbruzzese.

Il Consiglio comunale di Cassino

Ora nuova divisione. Questa volta tra Petrarcone ed il suo ex ministro delle Finanze Enzo Salera: che ha posto la sua candidatura a sindaco, sottoponendola al giudizio delle Primarie così come prevede lo Statuto del Pd. Ma Petrarcone non ha voluto partecipare a quel voto e si è candidato lo stesso a sindaco, sostenuto da un gruppo di Civiche. Perdendo.

Nemmeno il ritorno della città ad un’amministrazione di Centrosinistra è bastato ad accorciare le distanze tra loro. Anzi è guerra continua. Perché i seguaci di Petrarcone ancora non hanno superato il trauma della sconfitta elettorale di giugno 2019. Tanto da dichiarare sabato mattina: le elezioni sono state vinte dal meno peggio.  

Una frase infelice, definita tale da alcuni presenti al dibattito. Di certo non riavvicina al Pd.    

I PANCHINARI

Il governo Salera gode di una maggioranza ampia e solida.  E potrebbe anche ampliarsi. Perché ci sarebbero dei panchinari in attesa di entrare in campo.Tra i quali Luca Fardelli. Autore di un evidente distacco dal resto della maggioranza. Che molti hanno apprezzato. Perché Fardelli, ben istruito dal fratello Marino, frequenta la stanza del sindaco ma per sollecitare lavori di manutenzione per la sua Caira “nell’interesse della collettività”. E i lavori si fanno.

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