Salera e vertici Pd sempre più distanti

Scintille in Consiglio Comunale. Cassino. Ma il passaggio politico più interessante è il grande gelo tra il sindaco Salera ed i vertici provinciali del Pd

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Tre ore di schermaglie: il Consiglio comunale di Cassino si consuma tra molte polemiche e pochi fatti concreti. Anche perché l’amministrazione ha portato in Aula un solo punto: l’approvazione del Regolamento per i Beni Condivisi. Per il resto sono andate in scena interrogazioni e mozioni delle opposizioni.

Particolarmente battaglieri, come sempre, Franco Evangelista (ex consigliere della Lega ed oggi indipendente) e Renato De Sanctis (civica “No Acea”). Ormai da mesi ha strappato il patto programmatico siglato con il sindaco Salera dopo il ballottaggio del 2019 e così, nella seduta di ieri, è stato ancora lui a scaldare gli animi: al punto che per riportare la calma è stato necessario l’intervento dei vigili urbani.

Le forche caudine di Renato

Renato De Sanctis e Luca Fardelli

De Sanctis ha lamentato il fatto che i Consiglieri di maggioranza nei giorni scorsi avevano disertato la Commissione Trasparenza e Garanzia. In questo modo hanno fatto mancare il numero minimo di presenze per poter ritenere valida la seduta

Sui social alla vigilia dell’assise aveva tuonato: “È deprimente ciò che è successo in quello che dovrebbe essere il così detto “dibattito politico”. Si doveva discutere della regolarità della nomina del Comandante della Polizia Locale. Ma i quattro rappresentanti della maggioranza (su input di quello stratega che il sindaco è) bene hanno pensato di disertare la stessa Commissione. Sicuramente atteggiamento di non rispetto, nei confronti della Commissione, ma ancora di più nei confronti di tutti i cittadini. Le forche caudine sono montate e sono lì che vi aspettano“.

Parole che Enzo Salera non ha mandato giù. E in Aula ha ribattuto: “Lei come fa a dire che sono stato io ad ordinare ai consiglieri di non andare? Ma si rende conto di quello che dice?”. Pronta la replica: “Io dico che è stato Lei, provi il contrario“. Già, a chi tocca l’onere della prova? In un tribunale deve portarla chi muove l’accusa ma in un Consiglio Comunale? A quel punto s’infiamma il dibattito anche con i consiglieri di maggioranza. Passano circa 20 minuti dal suono della campanella, e ancor prima che prenda il via l’esame dell’Ordine del Giorno si consuma dunque la prima polemica.

Enzo sulla Terza Via

Finalmente il Consiglio Comunale entra nel vivo. Andare all’attacco è l’ex capogruppo leghista Franco Evangelista. Che involontariamente serve l’assist al sindaco per prendere ancora una volta le distanze dai vertici del Pd di Frosinone. (Leggi qui: La rottura di Salera: “Il Pd non si sta comportando bene con noi”. E leggi anche Pd, la Terza Via di Enzo Salera).

In un’interrogazione sul termocombustore, Evangelista accusa infatti il sindaco di aver fatto solo una passerella politica con il sindaco di Roma Gualtieri lo scorso 22 giugno. “L’unico modo per evitare che si faccia la quarta linea del termocombustore a San Vittore del Lazio è che Roma diventi autonoma nella gestione dei rifiuti. È per questo motivo che con la Consulta dei sindaci del Lazio Meridionale avevamo deciso di invitare il primo cittadino della Capitale qui a Cassino. Poi se dopo è andato anche altrove per altri motivi, questo non ci interessa“.

Il riferimento, neppure troppo velato, è alla partecipazione che Gualtieri lo stesso giorno ha fatto al fianco dell’avvocato Domenico Marzi in vista del ballottaggio che si sarebbe tenuto dopo pochi giorni nel Capoluogo. Salera approfitta così anche della massima assise civica per marcare i confini geografici e politici con la dirigenza frusinate del Pd.

Appannaggio delle minoranze

Renato De Sanctis

Intanto il dibattito va avanti. Il capogruppo del Pd Gino Ranaldi lo segue in streaming. Quando arriva in Aula dirà: “Ero con una persona di Isola del Liri che non conosce nessuno in Aula e non è di parte. Mentre era alla guida e ascoltava il Consiglio che io stavo vedendo è rimasto meravigliato nel sentire alcuni discorsi. Questa assise è diventata ad appannaggio delle minoranze“.

Il capogruppo Dem ha ragione quando dice che le opposizioni monopolizzano il dibattito. Ma è altrettanto vero che senza le interrogazioni e le mozioni presentate dai consiglieri di minoranza le sedute consiliari si conterebbero sulle dita di una mano, fosse per l’amministrazione, visto che sono davvero pochi i provvedimenti che dalle commissioni sbarcano in Aula. 

La conferma arriva dal passo successivo. Appunto: Renato De Sanctis va nuovamente all’attacco sul tema a lui caro, quello che riguarda Acea. Lo fa con un’interrogazione riguardante l’ordinanza degli allacci per la fornitura del servizio idrico. Salera, nella risposta, è caustico: “Lei, consigliere De Sanctis, non ne ha azzeccata una con il suo comitato No Acea. Ricevo cittadini che si sono rivolti a lei ma non hanno risolto alcun problema. L’unica cosa che è riuscita ad ottenere per questa sua battaglia è stato il seggio in Consiglio comunale“.

Nessuna denuncia ad Evangelista

Franco Evangelista

La palla torna a Franco Evangelista che chiede perché non si sia stata mantenuta la promessa di rinunciare alle indennità e destinare quei soldi per abbattere le barriere architettoniche.

Questa interrogazione non l’ha scritta, altrimenti si sarebbe reso conto di aver detto una corbelleria perché gli atti in tal senso già ci sono” ribatte il primo cittadino.

Prima della mozione sulle Aree Peep (quelle destinate alla costruzione di case per edilizia economica e popolare) si sarebbe dovuta discutere un’altra interrogazione urgente. La voleva esaminare Franco Evangelista che al termine dell’ultimo Consiglio aveva appreso da Alessioporcu.it che il sindaco aveva intenzione di sporgere querela nei suoi confronti. Il primo cittadino – riferisce Evangelista – ha comunicato al consigliere che non era necessaria l’interrogazione in quanto nessuna denuncia era stata presentata e neanche avverrà in futuro.

Si arriva quindi all’approvazione del regolamento sui Beni Condivisi, unico punto all’ordine del giorno presentato dalla giunta con l’assessore Alifuoco. Nella sostanza dei fatti: privati cittadini o associazioni potranno prendere in carico non solo aiuole, come già accade, ma anche spazi più importanti. Molte le polemiche, anche in questo caso. Molte anche le assenze: da entrambe le parti. La neoconsigliera Laura Borraccio vota insieme all’opposizione.

A chiudere la seduta tra il serio e il faceto ci pensa ancora una volta l’ex capogruppo del Carroccio: “Bene questo regolamento sui beni condivisi, io presenterà domanda per prendermi cura di Sant’Angelo visto che nessuno dell’amministrazione lo fa!“.

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