Salera: «L’indipendenza è la mia forza»

La conferenza sui due anni di amministrazione Salera. Il sindaco cita e conferma l'analisi politica di Alessioporcu.it. "Sono del Pd e non voglio stare in alcuna corrente. Rischio la Provincia? Non mi sento in bilico". I traguardi raggiunti.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

«L’indipendenza è la mia forza. Noi siamo a tutti gli effetti nel Pd ma nonostante questo ho votato No al Referendum sul taglio dei parlamentari, in dissenso con il Partito. L’ho fatto per una convinzione che ho sin dai tempi dell’Università: far valere le proprie idee non significa dissentire. Questa indipendenza rischia di tagliarmi fuori dalle cordate delle correnti per la scelta del nuovo Presidente della Provincia? Non mi sento a rischio». Enzo Salera fa il punto politico sui suoi due anni da sindaco di Cassino partendo dall’analisi di Alessioporcu.it (Leggi qui Salera, due anni di un sindaco dal futuro in bilico).

Il dato politico di Salera

Conferma la sua scelta di indipendenza: né con Base Riformista di Antonio Pompeo né con Pensare Democratico di Francesco De Angelis. E conferma la sua scelta Dem. È quell’indipendenza ad avergli consentito di tagliare il traguardo del secondo anno d’amministrazione praticamente senza scossoni.

L’assessore Arianna Volante con il suo predecessore Chiara Delli Colli

«Alessioporcu.it ha fotografato benissimo la realtà dei fatti nell’articolo pubblicato ieri sera. Il fatto che oggi l’ex assessore al Commercio Chiara Delli Colli sia qui con noi è dimostrazione del fatto che non c’era alcuna dietrologia sulle sue dimissioni: come si vede ora, ad occhio nudo, è in dolce attesa. Per questo aveva preferito fare un passo indietro. La compattezza è la nostra forza».

Ci sono i nodi scoperti. Uno è il congresso cittadino del Partito Democratico. «State tranquilli – dice ai cronisti che incalzano – ora affronteremo anche questo tema». Mette gli occhiali, prende lo smartphone e legge un messaggio: «Il commissario Romeo Fionda ha comunicato che sono state fatte 181 le tessere, 179 fatte in sede e 2 online: una è la mia».

E quello amministrativo

Gli assessori hanno passato l’ultima settimana a riassumergli dati, scrivergli relazioni. Lui ha affrontato la conferenza sui due anni di mandato senza leggerle e parlando a braccio. È talmente ossessivo da conoscere la situazione aggiornata in tutti i settori.

Parte dalla fine: le assunzioni. Le considera il fiore all’occhiello della sua amministrazione. Perché significa che è riuscito a “svecchiare” la macchina amministrativa attraverso nuovi concorsi. Salera va dritto su numeri: “Le nuove unità hanno permesso il parziale turn over dei dipendenti andati in pensione negli ultimi anni: nel 2018 erano 222, al 31 dicembre 2020 circa 130”. Poi annuncia: “Lunedì entreranno finalmente in servizio i tre nuovi vigili urbani. Per il 2021 l’amministrazione ha proposto al Ministero l’approvazione di un piano occupazionale per ulteriori 14 figure specialistiche”. Poi ha chiosato: “Le nuove assunzioni meritano una sottolineatura: l’innesto di figure professionali con età media notevolmente più bassa dell’attuale”.

Danilo Grossi con Enzo Salera

Al tavolo è andato poi il vice sindaco Francesco Carlino, con delega ai Lavori Pubblici: è il settore maggiormente attivo ed è quello che ha maggiormente concretizzato in questi primi due anni.

Risultati importanti sono stati raggiunti anche sulla Cultura: l’assessore Danilo Grossi ha ripreso in mano il lavoro che aveva lasciato interrotto nel 2016. Ora molti spazi culturali che in questi anni erano stati poco valorizzati stanno tornando a nuova vita.

Sul podio anche l’assessore all’urbanistica Emiliano Venturi che proprio nei giorni scorsi ha mandato definitivamente in porto la Rigenerazione Urbana dopo un lungo lavoro in commissione.

E poi, ancora: la fermata del treno Frecciarossa che sono state appena confermate anche nell’orario estivo; le novità apportate al mercato settimanale nel settore del Commercio: l’iter era partito con Chiara Delli Colli, ora è curato da Arianna Volante. Sono andate insieme al tavolo, con Enzo Salera, per illustrare i risultati.

Salera ed i troppi cavilli

Quindi il lavoro svolto spesso in sinergia dalla Pubblica Istruzione di Maria Concetta Tamburrini e dai Servizi Sociali di Luigi Maccaro durante questo periodo di pandemia. Nonostante il Covid, l’amministrazione Salera in questi due anni è riuscita a portare a compimento importanti provvedimenti. Al settore Manutenzione lavorano circa 50 percettori del Reddito di Cittadinanza e il sindaco spiega: “Nel biennio 2019/20121, pur con le problematiche legate alla dichiarazione di dissesto si è riusciti a garantire per oltre il 75% le circa 2.000 segnalazioni telefoniche giunte al servizio manutenzioni”.

Luigi Maccaro con Enzo Salera

Non nasconde, il sindaco, quelli che sono i punti deboli: “Sul Multisala e sul Palasport siamo indietro, è vero, ma purtroppo siamo fermati dalla burocrazia e da cavilli che ci impediscono di andare avanti, ma questo non significa che abbiamo abbandonato i progetti”.

E a proposito di progetti, il primo del terzo anno sarà quello che andrà a ridisegnare il centro urbano: “Lunedì abbiamo una riunione, quanto prima partiremo con i lavori per il rifacimento del centro. Partiremo da piazza Diamare per arrivare a piazza Labriola”.

Un piano del traffico

Poi servirà un vero piano del traffico. La corsia ciclabile, così come impostata – al netto delle critiche dei detrattori che hanno fatto accendere sul caso i riflettori dei media nazionali – ha mostrato alcuni limiti oggettivi. Se il Covid non rialza la testa, bisognerà accelerare per recuperare il tempo perduto.

Anche per provare ad uscire dal dissesto finanziario il prima possibile. La fotografia al 20 maggio è la seguente: sono state presentate 1.292 istanze per l’ammissione alla massa passiva da 951 creditori per un importo di 41.596.617,66. Sono state proposte transazioni al 50% ma l’emergenza sanitaria ed economica non ha aiutato, anzi, sta allungando i tempi. E Salera non perde l’occasione: “Io lo avevo detto che il dissesto sarebbe stato una sciagura”.

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