Salera sbatte i pugni: “Dopo le Provinciali cambio tutto”

Dopo le indiscrezioni sui malumori all'interno della maggioranza, il sindaco Enzo Salera riunisce il gruppo Pd. E serra i ranghi. "Dopo le Provinciali cambio tutto”. Ci sarà un rimpasto. Per emarginare chi non lo sosterrà nella corsa di Germani alle Provinciali

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Ci saranno conseguenze. Dopo le elezioni provinciali del 18 dicembre il sindaco di Cassino metterà mano agli assetti della sua maggioranza. Terrà conto della lealtà dimostrata verso il suo progetto politico: sia dentro le mura cittadine, sia in chiave provinciale. Non gli sono piaciute le critiche alla sua strategia che ha portato ad indicare come candidato presidente della Provincia il sindaco dem di Arce Gino Germani in alleanza con Fratelli d’Italia.

Dopo le rivelazioni fatte da Alessioporcu.it Enzo Salera ha tenuto una nuova riunione. Ha sbattuto i pugni sul tavolo. Messo in chiaro che non sono ammesse eccezioni né licenze. Sa che questa partita spianerà la strada alla rivoluzione dentro il Partito Democratico provinciale: e come in tutte le rivoluzioni o si vince o si finisce al muro. (Leggi qui: Top e Flop, i protagonisti del giorno: martedì 6 dicembre 2022).

Con me o contro di me

Barbara Di Rollo ed Enzo Salera

Nella riunione dei giorni scorsi il presidente del Consiglio comunale Barbara Di Rollo aveva detto con chiarezza di non poter votare Germani. Per via dei legami antichi con la famiglia del sindaco di Sora Luca Di Stefano che è candidato sul fronte opposto. In quella riunione c’era stato chi s’era preso la briga di vedere quanti voti aveva racimolato su Sora Barbara Di Rollo alle scorse Regionali: abbastanza pochi da mettere in discussione quel legame di amicizia. (Leggi qui: Provinciali: Barbara Di Rollo rompe il fronte e vota Di Stefano).

Dubbi politici li aveva espressi anche lo spin doctor di Salera, l’assessore alla Cultura Danilo Grossi che è Coordinatore regionale del movimento civico di sinistra Pop fondato da Marta Bonafoni. I dubbi stavano nel convergere su un sindaco individuato insieme a Fratelli d’Italia.

Infine a non condividere il metodo della scelta, comunicata a cose fatte agli altri consiglieri comunali, è stata l’area di Demos.

Il sindaco non concede spazi nei quali fare leva per rompere la sua maggioranza. Ed annuncia: «Il 19 dicembre faremo un’analisi complessiva, non solo sulla giunta. Ma anche sulla maggioranza. Finora abbiamo tenuto fuori alcune persone per i veti messi da chi è in maggioranza, dopo il 18 dicembre ci potrebbero essere nuovi equilibri». Significa: o con me o contro di me; o dentro o fuori.

Nessuno è intoccabile

Germani con Luigi Vacana

Appare evidente che il sindaco non sta parlando di un ‘rimpastino‘ come quello di cui si vociferava fino a poche settimane fa. Ma pensa ad una vera e propria rivoluzione. Difatti avverte: «Qui nessuno è intoccabile, non esistono assessori blindati». Troppi malumori. Se la squadra non è compatta «dopo il 18 dicembre nulla sarà più come prima».

O victoria o muerte cantavano i rivoluzionari latino americani. Enzo Salera sa che la sua rottura degli equilibri provinciali nel Pd determinerà una reazione. Che verrà non solo da lì. Il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco è di casa a Cassino ed ha già fatto sapere che «alle prossime Comunali farò campagna contro Enzo Salera»; intende restituirgli così la cortesia fatta con la riunione al Teatro Manzoni che ha fatto saltare la candidatura trasversale di Sacco; per Salera aveva il difetto d’essere gradita dall’altra ala del Pd. (Leggi qui: Provinciali, la bomba di Pompeo: «Così il Pd ha segato le gambe ai candidati»).

E siccome la sconfitta non è contemplata nei piani, Enzo Salera ieri sera ha tenuto una nuova riunione. «Ho appena incontrato i quattro consiglieri comunali del Pd. Hanno ribadito la piena sintonia con la mia linea e non hanno gradito le esternazioni del presidente Barbara Di Rollo. Qualcuno si è spinto oltre e mi ha chiesto di rimodulare la maggioranza che oggi governa la città».

Ha messo in chiaro che conterà i voti. «Non c’è spazio per le voci messe in giro per indebolire la mia operazione. C’è chi assicura che alcuni consiglieri tradiranno, insinuano divisioni. Nel gruppo del Pd non c’è nessuna divisione, i consiglieri sono compatti sul nome di Gino Germani, a partire da Daniele Longo. Barbara Di Rollo? Rappresenta solo un’eccezione, non la seguirà nessuno».

Pop è cosa mia

Grossi e Salera

Arrivano poi le note dolenti, quelle di Pop. La formazione creata da Marta Bonafoni vanta alcuni consiglieri Comunali, iscritti al movimento nella lista ‘Salera sindaco‘. E qui il primo cittadino mette i puntini sulle i: “Leggo che Pop è in disaccordo. Ricordo a tutti che tali consiglieri sono stati eletti nella mia lista civica, quindi rispondono esclusivamente alla lista ‘Salera sindaco’ non ad altre forze politiche“. Il messaggio è chiaro: nella pratica Pop è Enzo Salera e se lui toglie i suoi Consiglieri Pop non c’è più.

Il riferimento a Danilo Grossi appare abbastanza evidente. Ieri sera c’è stato un confronto molto diretto con il sindaco. Al termine del quale il coordinatore regionale ha provato a gettare acqua sul fuoco. Annunciando «Pop appoggia il sindaco di Arce Gino Germani, candidato alla Provincia di Salera. Si è fatta una riunione di maggioranza e ognuno ha espresso il proprio pensiero politico. Ma i consiglieri di Pop hanno addirittura firmato la candidatura di Germani, quindi l’appoggio non è in discussione». Perplessità confermate. E appoggio anche.

Ora inizia la fase finale: quella che porterà agli accordi definitivi. E per Enzo Salera non c’è margine di errore. Deve vincere Germani.

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