Salera scavalca Pompeo e Pd: imbarazzi e scintille su Acea

Doppio 'sgarbo' del sindaco di Cassino. Convoca i sindaci al posto del presidente della Provincia. Che non apprezza. Su un tema politico. Ma il Pd non era informato. Cosa c'è dietro all'operazione

In rotta di collisione: il sindaco di Cassino Enzo Salera rischia di innescare uno scontro frontale con il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo. Talmente ampio da estendersi ai sindaci del Pd del Nord e del Sud del territorio. Mettendo in imbarazzo anche la Segreteria provinciale del Partito Democratico.

Il casus belli è una lettera inviata su carta intestata del Comune di Cassino ad una trentina di sindaci del sud della provincia. Enzo Salera li ha invitati ad un incontro nel quale discutere di “nuove tariffe Acea e risoluzione“. Un incontro ufficiale, con tanto di protocollo sulla convocazione (numero 7796 del 25 novembre) e comunicazione via Pec.

A quell’incontro si è presentata una decina di sindaci. Ma è bastato per accendere la miccia. Perché con quella lettera Enzo Salera ha scavalcato il presidente della Provincia, la Consulta d’Ambito, il Partito Democratico. Innescando la loro reazione.

Lo sgarbo a Pompeo e al Pd

Francesco De Angelis, Antonio Pompeo, Luca Fantini

Il primo è stato Antonio Pompeo. Il presidente della Provincia di Frosinone non ha sollevato il telefono, non ha protestato. Ha preso nota. E detto ai suoi collaboratori più stretti “Bisogna spiegare ad Enzo Salera che non è ancora il presidente della Provincia, semmai lo dovesse diventare un giorno. Qualcuno gli faccia sapere che per i prossimi due anni ci sono io. E sono io che convoco i sindaci per parlare di tariffe, non lui”.

Pompeo poi ha attivato le diplomazie per capire se dietro a quella convocazione ci fosse l’area del Partito Democratico che fa riferimento a Francesco De Angelis e Mauro Buschini. È la componente di Pensare Democratico, opposta a quella che guida lui, Base Riformista: sono impegnate in un costante confronto interno. E quella riunione dei sindaci fatta al di fuori di ogni bon ton istituzionale poteva essere una provocazione.

Invece no. Nemmeno il Pd ne sapeva nulla. Il Segretario provinciale Luca Fantini non ne era stato informato e nemmeno aveva dato la benedizione ad un incontro che ha scavalcato anche lui. Perché se c’è una posizione politica unitaria da assumere viene decisa dentro al Partito. Pare che il commento di un componente la Segreteria Provinciale sia statoBisogna spiegare a Enzo Salera che la linea politica si decide in Segreteria. Non la decide lui e poi viene ad imporla al Partito”.

L’equilibrismo imperfetto

IL SINDACO ENZO SALERA CON RENATO DE SANCTIS

La mossa di Enzo Salera è stato un tentativo per tenere fede agli accordi elettorali Renato De Sanctis, il consigliere comunale civico che da anni guida il movimento per l’acqua pubblica. Si era candidato sindaco ma non aveva raggiunto il ballottaggio. Nei giorni precedenti il voto bis Renato De Sanctis aveva fatto un endorsement a favore di Enzo Salera sulla base di un documento politico e programmatico in cui si impegnava la futura amministrazione a lavorare per un ritorno alla gestione pubblica. E quindi risolvere il contratto con Acea. (Leggi qui Patto Salera – De Sanctis: «Niente poltrone, realizzeremo i suoi temi». Polo Civico con Abbruzzese).

Nella convocazione dei sindaci c’è proprio quella parola appesa alla fine della frase: risoluzione.

Salera da solo sull’acqua

Un’iniziativa della quale i pochi sindaci presenti all’incontro dell’altra sera hanno detto di sapere niente. Ed hanno sollevato più di qualche dubbio.

Perché? L’ultima volta che quella strada è stata tentata, gli utenti della provincia di Frosinone hanno dovuto sborsare un pacco di soldi: per pagare avvocati e consulenti che non sono giunti ad alcuna risoluzione. Perché tutti gli organi di giudizio hanno stabilito che Acea nel frattempo aveva cambiato registro e nel tempo aveva modificato in modo radicale la sua linea di comportamento e di gestione, rispettando tutti i punti del contratto.

Foto © Benvegnu’ Guaitoli / Imagoeconomica

La realtà è che Enzo Salera per primo sa di non avere le carte per poter avviare un nuovo iter di risoluzione. Non ci sono i presupposti tecnici, nemmeno quelli giuridici. Tantomeno i pareri legali che appoggino una simile iniziativa. Inoltre, il management di Acea Ato5 è cambiato da poco ed ha inaugurato una efficace linea di dialogo con i sindaci mai vista in questi anni.

Allora perché mettere quella citazione nella lettera? Per rispetto dell’accordo pre elettorale con Renato De Sanctis. Con il quale c’erano già stati scontri sul tema. Ma il suo voto pesa come l’oro in vista delle prossime Provinciali. (Leggi qui Esplode il caso De Sanctis e la sua lotta ad Acea. La maggioranza lo mette ad un bivio).

Con la conseguenza di innescare però lo scontro con il presidente della Provincia, creare imbarazzo nel Partito.