Salera verso il rimpasto: servono i sostituti

Il sindaco di Cassino ha deciso di affrontare la questione del rimpasto. I nomi che non toccherà. E quelli che per ora finiscono sulla graticola. La strigliata dei giorni scorsi. La ricerca dei sostituti di calibro. E tra poche ore si torna in Aula

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Il rimpasto si farà. Questione di equilibri, questione di efficienza. Il sindaco di Cassino Enzo Salera ha deciso. Il ricambio in Giunta filtrato nei giorni scorsi appare inevitabile.

Iniziano a circolare anche i primi nomi. Ci sono degli intoccabili, per gli equilibri che garantiscono e per i risultati che hanno portato. Il sindaco non ha intenzione alcuna di sostituire il suo vice, Francesco Carlino. Non toccherà il suo braccio destro, Danilo Grossi. Dopo le dimissioni respinte nei mesi scorsi, appare difficile andare a toccare anche la casella di Luigi Maccaro. Anche perché il sindaco intende potenziare la sua squadra in vista della lunga marcia verso le elezioni del 2024: e sul versante dei Servizi Sociali e delle deleghe assegnate all’esponete di Demos, non si registrano carenze.

Chi sta sulla graticola

Emiliano Venturi

Tutti sulla graticola gli altri quattro assessori: Emiliano Venturi (Ambiente – Manutenzione – Urbanistica), Barbara Alifuoco (Affari generali – Affari legali – Polizia Locale – Personale), Arianna Volante (Attività Produttive – Commercio), e Maria Concetta Tamburrini (Pubblica Istruzione – Turismo – Sport – Pari opportunità).

A spingere per l’avvicendamento è chi ritiene che i risultati non siano stati all’altezza delle attese. A frenare è chi fa notare che occorrono sostituti altrettanto validi. Quel che è agli atti è una riunione infuocata nel corso della quale il sindaco ha chiesto maggiore attenzione ai suoi assessori ed un serio raccordo con i funzionari. Un episodio su tutti: “Quello che è successo in occasione della Notte Bianca dello Sport non deve succedere più” ha urlato il sindaco, evidenziando le lacune manifestate in occasione di quell’evento.

C’è un altro dato certo: Enzo Salera non intende procedere ad un rimpasto politico. Cosa significa? La sostituzione degli assessori non sarà l’occasione per aprire le porte dell’esecutivo ad altre sensibilità politiche rimaste fuori in questi tre anni. In concreto: da tempo circola il nome di Jole Falese, fedelissima del consigliere ex Pd e ora in opposizione Luca Fardelli, ma un suo ingresso in giunta non è all’ordine del giorno.

Si rivede Francesco

Francesco Mosillo

Per adesso sono certi i nomi di coloro che sono sulla graticola, non delle possibili new entry. Ma in questi giorni è stato notato – e forse non è un caso – un particolare attivismo dell’imprenditore Francesco Mosillo, primo sostenitore di Enzo Salera. È stato candidato sindaco, ha ricoperto il ruolo di Consigliere per una consiliatura: poi ha lasciato la politica attiva. Ora è tornato a partecipare ad una serie di incontri insieme ad alcuni amministratori di Cassino.

Probabilmente, anche per parlare di rimpasto. Quasi certamente, per iniziare a parlare di regionali. L’imprenditore è stato in prima linea a Cassino in occasione dell’incontro con l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato nei mesi scorsi. A nessuno è sfuggito.

Così come a nessuno è sfuggito che l’altro giorno l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone si è messo in posa vicino al sindaco Salera in occasione del saluto al presidente del Tribunale Massimo Capurso andato in pensione. Semplice gesto istituzionale, assicurano alcuni; i più romantici vedono un riavvicinamento tra i due ex amici che hanno discusso tre anni fa candidandosi l’uno contro l’altro. C’è chi immagina un riavvicinamento, magari sfruttando il rimpasto di giunta, con un ritorno “a casa” di Petrarcone, nella squadra che lo ha portato alla vittoria nel 2011. Fantapolitica, tagliano corto dal Municipio.

I nodi del Consiglio

L’Aula del Consiglio

Alcuni spunti sul clima politico li propone la seduta dei giorni scorsi del Consiglio Comunale. Un’assise che non ha regalato particolari colpi di scena se non la ormai stucchevole diatriba tra il sindaco e il consigliere comunale di minoranza Renato De Sanctis. Che si ripete, puntuale, da quando ormai oltre un anno fa il leader di “No Acea” ha deciso di strappare il patto programmatico siglato al ballottaggio del 2019.

De Sanctis aveva intercettato molti voti del M5S e anche in queste recenti elezioni Politiche non ha mancato di elogiare il partito di Giuseppe Conte. “Capisco, consigliere, che sta cercando di salire sul carro del vincitore dopo che il suo comitato di fatto non esiste più” ha stuzzicato il sindaco. La replica del sindaco non si è fatta attendere. Scontro acceso anche sul Palazzo della Cultura con il consigliere Franco Evangelista. In questo caso ad andare al contrattacco è stato il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Francesco Carlino: “Noi abbiamo fatto 35 opere pubbliche in 3 anni, l’amministrazione d’Alessandro solo 3“.

La seconda parte del Consiglio, quella con il piano triennale delle opere pubbliche, è stata rinviata: si torna in aula nelle prossime ore, lunedì 3 ottobre. L’ordine di scuderia è stato quello di mostrare accordo totale tra maggioranza e minoranza dopo che i capigruppo si sono riuniti per un breve confronto.

La verità è che c’erano state perplessità su quei punti da parte del consigliere Benedetto Leone in quanto erano stati discussi in commissione il giorno stesso, si è chiesto un maggior tempo per studiare le carte. I consiglieri di minoranza, apprezzando le aperture, hanno promesso di non rivendicare lo slittamento della seconda parte del Consiglio come un loro successo.

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