Salta il vertice Lega – FI per evitare la sfiducia a Cassino

I telegrammi del Conte della Selvotta sulla politica Cassinate. Lega in maggioranza ma a sua insaputa. Salta il vertice tra i big regionali.

Domenico Malatesta

Conte della Selvotta

“Un ingente sciame di api invase il Foro di Cassino”. Anno CCVIII a.C., Tito Livio Libro XXVII.

Cassino, 2018 d.C. Uno sciame di api invade l’Aula consiliare.

Montecassino, 2018 d.C. Uno sciame di api invade l’Albaneta.

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Lega: in maggioranza a nostra insaputa

Per il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro (in breve CMD’A) i due consiglieri leghisti Robertino Marsella e Claudio Monticchio sono in maggioranza. Così ha interpretato CMD’A, in una intervista radiofonica, il voto favorevole dato mesi fa dalla Lega per il dissesto e per il bilancio.

Questa interpretazione, però, non è risultata gradita alla Lega. “Non sapevamo di essere in maggioranza”, hanno osservato nella sede leghista. Precisando:”Non siamo in giunta e né in maggioranza”.

La Lega fa tana

La maggioranza monocolore e risicata (un voto in più che potrebbe diventare d’improvviso ballerino) non fa stare tranquilli né il sindaco e né Mario Abbruzzese. E così, falliti i tentativi locali di ricucire con la Lega, sempre riluttante, M.A. si è rivolto a Roma e poi a Pontecorvo (on. Francesca Gerardi, così assicurano dal Carroccio ma c’è mancanza di riscontro). Ma senza risultati.

Un estremo tentativo di ricomposizione, prima del voto di sfiducia in aula mercoledì sera, ha provato a compierlo Rossella Chiusaroli, capogruppo di Forza Italia. Ha chiesto al suo coordinatore regionale, il senatore Claudio Fazzone, di affrontare la situazione con il coordinatore della Lega nel Lazio, l’onorevole Francesco Zicchieri.

Si narra che l’appuntamento sia stato fissato a Montecitorio in un luogo nobile ricco di storia parlamentare. A Roma sarebbero dovuti andare per chiudere la partita e far respirare CMD’A e M.A., il coordinatore provinciale della Lega Carmelo Palombo ed il capogruppo in aula Robertino Marsella.

I due, però a Montecitorio non si sono visti. Difficile che abbiano disobbedito agli ordini del loro influente coordinatore regionale. Più facile gli sia stato detto che quell’incontro era una semplice cortesia istituzionale. Sta di fatto che hanno preferito andare in una pizzeria di periferia per programmare gli incontri di domani con il Pd ed i Civici sul voto alla mozione di sfiducia.

Il sindaco si dice: Carlo, stai sereno

Dopo il voto sul dissesto (la prima volta per un sindaco di Cassino) ora il voto di sfiducia (la prima volta per un sindaco di Cassino). Per Carlo Maria D’Alessandro un altro appuntamento “rose e spine”. Questa volta a “crocifiggerlo” sono le opposizioni.

In una intervista a Il Messaggero CMD’A ha detto all’antico cronista Domenico Tortolano: “Sono tranquillo e sereno. E comunque sono convinto che la maggioranza darà dimostrazione di compattezza“. Ed ha lanciato una frecciata intrisa di veleno: “Diversamente il giorno dopo riprenderò il mio lavoro che facevo prima di fare il sindaco. Nessun problema”.

L’opposizione, però, è a caccia del voto numero 13. Per questo motivo chiederà che la Sfiducia venga votata a scrutino segreto anziché a scrutino palese. Il sindaco e il presidente d’aula Dino Secondino sarebbero contrari. CMD’A osserva: ”E no, chi mi vota contro lo voglio guardare in faccia e mi deve spiegare il motivo. Se dice cose vere potrei anche apprezzarlo per la sincerità e per il coraggio”.

Sciami di api sono pronti a invadere l’aula con gli affreschi raffiguranti Papi, Imperatori e Abati impegnati a risolvere questioni di guerre, di politica e di accordi finanziari.