Se Salvati e Foglietta lanciano la sfida a Ruspandini

L'approvazione del Rosatellum 2.0 alla Camera riaccende il dibattito e le dinamiche in tutti i Partiti. In Fratelli d'Italia Foglietta e Salvati potrebbero studiare un'intesa. In chiave anti Ruspandini - Caligiore

L’ex commissario dell’Amministrazione Provinciale Giuseppe Patrizi candidato al consiglio regionale nella lista civica del presidente Nicola Zingaretti. Sarebbe un “colpo” doppio, perché Patrizi ha una tradizione politica e culturale di centrodestra. Prima in Forza Italia, dove ha raccolto alla Provincia il “testimone” da Antonello Iannarilli, poi per un lungo periodo nel Nuovo Centrodestra da alter ego del coordinatore regionale Alfredo Pallone. Fino alla rottura silenziosa ma non meno profonda.

 

Tra le file di Zingaretti lo hanno messo nell’elenco di quelli da tenere in considerazione per la prossima lista del Presidente. E da quello che trapela Giuseppe Patrizi non gli avrebbe detto no. (leggi qui Norberto, Sergio e Peppe per il listino Zingaretti))

 

A far riflettere Peppe è l’approvazione del Rosatellum da parte della Camera. Ha riacceso il dibattito in tutti i Partiti. E ce n’è uno in particolare che nei giorni scorsi ha tastato il polso all’ex presidente della Provincia. Fratelli d’Italia.

Fratelli d’Italia ha votato contro la nuova legge elettorale e Giorgia Meloni ha intenzione di far pesare moltissimo questa posizione nel riequilibrio dei rapporti nel centrodestra. Non ha rinunciato all’idea di poter indicare, dopo quello della Sicilia, il candidato alla presidenza della Regione Lazio. Il nome è quello di Fabio Rampelli. In provincia di Frosinone a Rampelli fanno riferimento diretto sia Antonio Salvati che Alessandro Foglietta. I due potrebbero cercare un’intesa: Foglietta alle regionali e Salvati alle politiche. Oppure il contrario.
Il vicesindaco di Ceccano Massimo Ruspandini è già impegnato nel trovare le contromisure: alle regionali vuole concorrere anche lui. Con il sostegno del sindaco Roberto Caligiore.

Nel Pd in quattro puntano al listino sicuro nel proporzionale, sia per la Camera che per il Senato: Francesco Scalia, Francesco De Angelis, Nazzareno Pilozzi, Maria Spilabotte e Sara Battisti. Gli esclusi verranno collocati nei collegi del maggioritario. Fra i possibili outsider Mauro Vicano, Michele Marini e Simone Costanzo.