Salvini, il Vaticano e la profezia di Ottaviani

Il Capitano ricevuto Oltre Tevere. L’allargamento al centro e il dialogo con il mondo ecclesiastico rappresentano una strada obbligata. Il sindaco di Frosinone lo aveva intuito in tempi non sospetti e ora potrebbe avere il via libera per una sorta di “laboratorio”. Magari proprio in occasioni delle amministrative nel capoluogo.

Se c’è uno che ha sognato la svolta moderata della Lega dall’inizio, quello è Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale del Carroccio. E’ stato lui a organizzare nei mesi scorsi l’incontro tra il Capitano e monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo diocesano di Frosinone e presidente della Commissione per il Dialogo all’interno della Conferenza Episcopale Italiana.

Ed è stato sempre lui a spalancare a Salvini i portoni di un certo volontariato che resta lontano dai riflettori. Il riferimento è alla visita alla comunità Nuovi Orizzonti. (Leggi qui Salvini sceglie Frosinone per la svolta verso i moderati).

La danza sugli specchi

Matteo Salvini (Foto: Livio Anticoli / Imagoeconomica)

Ieri Matteo Salvini è stato ricevuto Oltre Tevere. La Repubblica scrive: “Matteo Salvini ha giocato le sue carte, questo pomeriggio in Vaticano, nel tentativo di accreditarsi dentro un mondo che non lo ha mai apprezzato fino in fondo”.

Nel lungo colloquio dai toni cordiali, quaranta minuti in tutto, avvenuto fra lui e monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati della Santa Sede, i due hanno danzato sugli specchi. Gallagher ha lasciato che Salvini scegliesse via via gli argomenti, ascoltandolo e insieme mantenendo una sobrietà di fondo segno della volontà di non esprimere pareri ufficiali e insieme di non caricare di significati troppo profondi l’udienza stessa. Oltretevere non sono arrivati all’incontro impreparati. Conoscono il tentativo di Salvini di vestire i panni del “moderato” in questa fase di sostegno al governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi”.

La fuga di notizie di ieri sull’udienza stessa ha allarmato le sacre stanze che hanno voluto rimarcare come l’incontro non fosse altro che “routine” al fine di evitare qualsiasi rischio di strumentalizzazione politica”.

La via obbligata al centro

Nicola Ottaviani (Foto: A.S. Photo / Andrea Sellari)


Ce n’è abbastanza per capire quale sia la strada obbligata del Carroccio in questa fase. A destra la Lega è stata scavalcata dai Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Può provare ad allargarsi al centro. Attraverso la federazione con Forza Italia, ma soprattutto con un rapporto diretto con le istituzioni ecclesiastiche. E in questo senso perfino la linea pragmatica dei Governatori leghisti può risultare efficace. Quella stessa linea che vede nel Green pass uno strumento di libertà.

Matteo Salvini sa perfettamente che a questo punto il Carroccio non può che provare a sfondare al centro, ma adesso il problema è rappresentato dalle elezioni comunali. Sia nelle grandi metropoli che nei centri più piccoli. Perché un arretramento forte della Lega comporterebbe dei problemi perfino sul riposizionamento al centro.

Però Nicola Ottaviani non si scompone, perché per lui questa linea era l’unica da poter portare avanti. Ed è per questo che in provincia di Frosinone cercherà di accelerare. Avendo la possibilità di realizzare una sorta di “laboratorio”. Magari proprio in occasione delle comunali del capoluogo.