Salvini incendia il Senato: “Al M5S buon lavoro con il Partito di Bibbiano”

Il leader della Lega risponde duramente a Giuseppe Conte su tutto: «Non voglio un padrone giusto, voglio nessun padrone. Volete governare con Renzi, Boschi e Lotti? Accomodatevi». La Casellati fatica a mantenere l’ordine, poi tira dritto: “Decido solo io”. Seduta drammatica.

“Buon lavoro con il partito di Bibbiano”: Matteo Salvini incendia l’aula del Senato con il suo intervento in risposta alle durissime accuse mosse nei suoi confronti dal presidente del consiglio Giuseppe Conte.

Elisabetta Casellati, presidente del Senato, è costretta più volta ad intervenire. Poi ad un certo punto dice: “Decido soltanto io, non ho contingentato i tempi. Non so se avete capito che è in atto una crisi politica di Governo”. Palazzo Madama è una bolgia, il Pd è sulle barricate, ma la Casellati respinge ogni addebito.

Matteo Salvini e Giuseppe Conte

Dicevamo del lungo discorso di Matteo Salvini. Il leader della Lega si accomoda nei banchi riservato al partito. Lasciando quindi quelli del Governo, dove era seduto da ministro dell’Interno. Matteo Salvini attacca su tutto. Incalza immediatamente: «Rifarei tutto quello che ho fatto perché sono un uomo libero e non ho paura del giudizio dei cittadini». Salvini ha subito risposto a Conte per la raffica di accuse ricevute, «come un Saviano qualsiasi». Quindi ha ironizzato sulle critiche per la crisi aperta ad agosto:  «Perché in questo momento nel Paese c’è gente che lavora, non ci sono solo i politici per cui agosto è sacro».

Salvini ha sottolineato: “C’è l’esigenza di lavorare da subito in maniera coraggiosa per l’Italia del 2050 senza dipendere «dagli zero virgola» della Ue. «Siamo un Paese libero e sovrano e sono stanco di dovere aspettare per ogni cosa il consenso dell’Unione europea». Poi cita Cicerone: «Non voglio un padrone giusto, voglio nessun padrone».

Matteo Salvini ha rilevato: “C’è la necessità di una manovra economica «coraggiosa. E il coraggio, come scriveva Manzoni, uno se non ce l’ha difficilmente se lo può dare. Se questo Governo si è interrotto è perché da mesi c’erano in consiglio dei ministri e in parlamento dei Signor No che bloccavano tutto».

Conte e Salvini

Quindi ha sottolineato: «Due settimane fa la forza maggioritaria del governo le ha votato la sfiducia sulla Tav. E dunque di cosa stiamo parlando. Agli italiani vorrei offrire un futuro di benessere, prosperità, crescita. Come può pensare qualcuno di riportare al governo Renzi che gli italiani hanno buttato fuori dalla porta?”. Poi Salvini dichiara: “Non voglio un’Italia schiava di nessuno, non voglio catene, non la catena lunga. Siamo il Paese più bello e potenzialmente più ricco del mondo e sono stufo che ogni decisione debba dipendere dalla firma di qualche funzionario europeo, siamo o non siamo liberi? Gli italiani non votano in base a un rosario, ma con la testa e con il cuore. La protezione del cuore immacolato di Maria per l’Italia la chiedo finchè campo, non me ne vergogno, anzi sono ultimo e umile testimone“.

Infine, l’apertura ai Cinque Stelle. Questa: Poi «Se volete tagliare i parlamentari, se volete fare una manovra coraggiosa, se volete completare il progetto di riforme avviato noi ci siamo. Se volete governare con Renzi auguri». Quindi la conclusione al vetriolo, rivolgendosi ai Cinque Stelle: “Se voletre governare con Renzi, Boschi e Lotti, fatelo. Prego, accomodatevi. Cito San Giovanni Paolo Secondo? Sì, alcuni citano Roberto Saviano e io non sono libero di citare San Giovanni Paolo Secondo?”.

Il Senato è una polveriera.

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