Salvini nel salotto di Barbara D’Urso: ma in Ciociaria ha vinto Di Maio, non la Lega

Il salotto di Mediaset ha raccontato una Ciociaria leghista. Sbagliato. I numeri dicono ben altro. Le elezioni non le ha vinte la Lega in provincia di Frosinone. A cosa serviva allora? Ecco la spiegazione del quadro

Le telecamere di Canale 5 per celebrare il risultato della Lega in provincia di Frosinone, con Matteo Salvini ospite del salotto domenicale di Barbara D’Urso.

Viene da chiedersi: ma il Carroccio è stato il primo partito in Ciociaria? No.

Al Senato, dove nel collegio uninominale ha vinto Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia), il primo partito del centrodestra è stato ancora una volta Forza Italia. Con la Lega sopra al 15%.

Primo partito, con oltre il 35%, il Movimento Cinque Stelle.

Alla Camera nord, dove ha vinto Francesco Zicchieri (Lega), Forza Italia avanti di un incollatura sul Carroccio, nel centrodestra, con percentuali superiori al 17%. Pure in tal caso largamente primo il Movimento Cinque Stelle. Oltre il doppio dei consensi.

Alla Camera sud, dove ha trionfato Ilaria Fontana (Cinque Stelle), pentastellati in fuga solitaria come Partito, mentre nel centrodestra Forza Italia è saldamente davanti alla Lega.

Ma allora la Ciociaria è diventata la nuova Padania?

Indubbiamente il salto in avanti rispetto al 2013 è stato enorme. Ma si tratta di un fenomeno che riguarda l’intero centrosud. Anzi, in altre province (come Latina) la Lega è andata anche meglio.

Poi però, ad un certo punto, un elettore frusinate della Lega, guardando la telecamera in modo fisso, dice: “Attenzione Salvini, perché se vai con i Cinque Stelle vengo a riprendermi il voto”.

Sembra, anzi è il pensiero di Silvio Berlusconi. Vuoi vedere che l’ex Cavaliere ha lanciato un messaggio, in maniera indiretta, proprio dalla Ciociaria, terra d’origine del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani?

Perché in provincia di Frosinone, con punte anche superiori al 37%, il vero vincitore è stato il Movimento Cinque Stelle. Più del doppio dei voti della Lega. Saranno consensi di protesta, gli uni e gli altri, ma i numeri sono diversi.

In realtà in provincia di Frosinone Forza Italia ha retto meglio che altrove.

I grandi sconfitti di queste elezioni sono due: Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Quest’ultimo sta vedendo i “sorci verdi” (è il caso di dirlo) per l’ipotesi che Salvini possa trovare un accordo con Di Maio. Ma non è dipingendo la provincia di Frosinone come il nuovo tempio di Alberto da Giussano che si risolvono i problemi.

Il problema di Forza Italia è quello della selezione della classe dirigente. Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone, vorrebbe le primarie per ogni tipo di appuntamento. Silvio Berlusconi, dopo le comunali di un anno fa, voleva esportare il modello Frosinone. Poi però le carte, soprattutto sulle candidature, le hanno date Brunetta, Romani, Ghedini, Tajani.

Sempre i soliti. Risultato? Hanno vinto la Lega e, soprattutto, i Cinque Stelle.