Salvini per Ottaviani: dal mercato di Frosinone all’aperitivo di Cassino

Il leader della Lega torna in Ciociaria, a un mese esatto dalle Elezioni politiche 2022, per sostenere la candidatura alla Camera dell’ex sindaco del Capoluogo ciociaro, in corsa nel collegio uninominale di Cassinate e Sud Pontino.

Marco Barzelli

Veni, vidi, scripsi

Per lui è andato da Frosinone a Cassino: dal Capoluogo, di cui l’amico Nicola è stato sindaco per dieci anni, al controverso collegio uninominale che ha fuso Cassinate e Sud Pontino. Un collegio, stando ai sondaggi, blindato per il centrodestra.

Oggi, a un mese esatto dalle Elezioni politiche, Matteo Salvini è tornato in Ciociaria. Era venuto all’inizio dell’estate, in vista sia del primo turno che al ballottaggio, per spingere la candidatura di Riccardo Mastrangeli a sindaco di Frosinone. Ed è tornato ora per abbracciare la candidatura di Nicola Ottaviani alla Camera dei Deputati.

La via per Montecitorio

C’era lo stato maggiore del centrodestra per l’avvio della rincorsa di Ottaviani verso Montecitorio. A Frosinone ha presenziato il sindaco Riccardo Mastrangeli, suo successore alla guida della città. A Cassino anche Mario Abbruzzese, coordinatore di Coraggio Italia. Ed in entrambe le tappe c’era Claudio Durigon, coordinatore regionale della Lega e candidato al Senato nel collegio di Viterbo.

Salvini al punto stampa del mercato di Frosinone

È una candidatura in trasferta. Nella Frosinone di Ottaviani correrà il senatore Massimo Ruspandini, presidente provinciale di Fratelli d’Italia. A Cassino dovrà essere FdI a garantire la spinta. Per questo Salvini, dopo aver attraversato il mai così gremito mercato di Frosinone, ha alzato i toni proprio a Cassino. Non prima di recarsi all’Abbazia di Montecassino per omaggiare San Benedetto: Patrono d’Europa per via della sua Regola per la formazione della civiltà europea.

Nel Capoluogo ciociaro Salvini ha montato i suoi tre cavalli di battaglia – lavoro, tasse e immigrazione clandestina – e si è fatto una marea di selfie con i fan, confidando in «una marea di consensi in Ciociaria».

Ottaviani, nel corso di un’intervista, ha già detto che vuole «dare voce a un territorio, ampio e ricco di opportunità come quello compreso nelle due province di Frosinone e Latina». Bando, per forza di cose, ai campanilismi.

Le previsioni di Salvini

Salvini con Ottaviani e Mastrangeli, ex e odierno sindaco di Frosinone

«In tutta la Ciociaria abbiamo ottenuto risultati incredibili grazie agli amministratori che c’erano…», ha dichiarato Salvini a Frosinone voltandosi verso Ottaviani. «…che ci sono», ha aggiunto guardando poi Mastrangeli. «… E ai Parlamentari che ci saranno», ha concluso rigirandosi verso il candidato alla Camera. Oltre due mesi fa, durante la campagna elettorale per le Comunali di Frosinone, aveva dichiarato: «Qui vedo due sindaci, vinciamo al primo turno». Hanno vinto al ballottaggio.

«Sono convinto che a Frosinone e nella Ciociaria arriveranno una marea di consensi per la Lega. Sapremo come usarli bene. Andiamo a vincere», ha scaldato la folla di per sé arroventata per il gran caldo di una mattinata di fine agosto.

Per il Capitano le priorità sono due: aumento del lavoro e taglio delle tasse. «Vogliamo azzerare la Legge Fornero e arrivare a Quota 41 – ha programmato – e poi tassa piatta (meglio nota come flat tax, ndr) al 15% estesa anche a pensionati, dipendenti e famiglie».

«Quota 100 – è andato più nel dettaglio Durigon, padre putativo della finestra pensionistica – è costata 4 miliardi di euro l’anno per tre anni, una cifra inferiore alla spesa delle salvaguardie della legge Fornero. E ha permesso, anche grazie allo sblocco del mercato del lavoro in uscita, di ridurre la percentuale di giovani disoccupati, nonostante Covid e guerra».

Il Papà di Quota 100 e il nonno di Milano

Claudio Durigon, candidato al Senato nel collegio di Viterbo

Durigon ha rivendicato l’operato da Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali nel primo Governo Conte: «Siamo fieri di aver approvato Quota 100. E con Quota 41 porteremo a termine una riforma vera del sistema previdenziale italiano che trova favore anche nei sindacati. Dopo negazionismi, minacce, insulti, nostalgia sovietica, ci tocca anche ascoltare il panegirico di una riforma sbagliata, che allunga i tempi della pensione e che ha anche creato gli esodati? Credo sia troppo».

«Onorevole, e gli sbarchi?», ha chiesto all’improvviso una Bimba di Salvini al punto stampa fissato al mercato di Frosinone. «Signora, ci vado a processo per gli sbarchi», ha risposto prontamente l’applaudito Salvini, rammentando il Caso Open Arms e il procedimento in corso a Palermo per sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio. Per non aver fatto sbarcare più di centoquaranta immigrati a bordo della nave battente barriera spagnola e guidata dalla Capitana Carola Rackete.

A Frosinone l’incredulo Salvini ha incontrato anche un anziano originario di Milano: «Un mio vicino di casa – ha urlato in mezzo alla folla -. E chi ci fai qui a Frosinone?». Del resto si trovavano a oltre seicento chilometri dalla Madunina.

Salvini: «Non candidiamo virologi»

Salvini nel bar antistante al mercato di Frosinone

«Noi non candidiamo i virologi, che negli anni di lockdown andavano in televisione a darci lezioni e non ne azzeccavano una – ha detto ancora Salvini a Frosinone, con Ottaviani al suo fianco -. Noi candidiamo donne e uomini normali che in Parlamento sapranno esattamente cosa fare. Quindi, sottovoce, viva Frosinone e viva la Lega. Tra un mese andiamo a vincere e prendiamo per mano questo Paese». Secondo Boccia, se lo dice Salvini, avverrà il contrario.  

«Il provvedimento che stiamo provando a portare a casa, ancora con questo Governo in carica – ha aggiunto Salvini tra ambulanti e clienti – è l’azzeramento dell’Iva al 5% su pane, pasta, riso, latte, frutta e verdura. Se uno vuole mangiare caviale e champagne se lo può permettere. Chi non ce la fa, non ce la fa». A detta sua «gli altri parlano di massimi sistemi e noi parliamo di vita reale, lavoro e pensioni». E ha fatto l’elenco degli altri: nell’ordine salviniano, Calenda, Di Maio, Renzi, Letta, Speranza e la Bonino. Tutto il Centrosinistra, l’Italia Democratica e Progressista trainata dal Pd, e pure il Terzo Polo dell’asse Azione-Italia Viva.

Immigrati e Reddito

Salvini con Durigon, Ottaviani e Abbruzzese a Cassino

Davanti al Caffè Centrale di Cassino, dopo esser sceso dall’Abbazia, Salvini ha messo in chiaro: «Serve un po’ di scuola, cultura e anche di educazione in più». E la proposta vien da sé: «Bisogna reintrodurre un anno di servizio militare obbligatorio per ragazze e ragazzi, così vanno a reimparare rispetto e buona educazione».  

A Montecassino aveva appena incontrato «persone che venivano da Canada, Svizzera, Stati Uniti e Sud America». Quindi gli è venuta in mente l’immigrazione: «La Lega al Governo garantirà che l’Italia ha le porte aperte per donne e bimbi che scappano dalla guerra, per i tanti immigrati regolari che pagano le tasse, portano rispetto e mandano i figli a scuola».

Detto questo, però, «non è che con cinque milioni di italiani poveri possiamo accogliere migliaia di clandestini che vengono qua soltanto a far casino ed essere mantenuti da mattina a sera». E, se parla di «mantenuti», il pensiero di Salvini va inevitabilmente ai percettori del Reddito di Cittadinanza: targato Cinque Stelle, ma sempre durante il Governo gialloverde con la Lega, poi pentitasi a metà.

«Va lasciato – ha argomentato Salvini – solo a chi non può lavorare, come anziani, disabili e minorenni, ma chi rifiuta il lavoro non deve prendere una lira dallo Stato. Solo alle persone che non ce la fanno, non a chi non ha voglia di lavorare».  

La Droga della Sinistra

Selfie anche con un agente di Polizia a Frosinone

A Cassino, sempre davanti alla folla del Corso della Repubblica, il leghista ha poi affermato a gran voce: «La priorità della Sinistra è permettere ai ragazzi di coltivarsi in casa, consumare e spacciare la droga. Contro la droga combatto finché campo, la droga è morte. E chi parla di diritto di drogarsi non ha il diritto di governare questo Paese».

E, se si parla di droga in Ciociaria, a Salvini viene in mente la Comunità Nuovi Orizzonti di Frosinone: «I politici di sinistra e i ragazzotti delle baby gang, che parlano di droga facilmente, dovrebbero andare in comunità come quella di Chiara Amirante per capire davvero di cosa si sta parlando». Si parla di un’Associazione internazionale privata di fedeli di diritto pontificio, già estesa in rete al Brasile e alla Bosnia Erzegovina.

Non è mancato l’attacco diretto del leader della Lega al segretario del Pd: «Per Letta le priorità sono immigrati e droghe, per me italiani e lavoro. Andiamo a vincere».

Boccia: «Ormai un’ossessione»

Francesco Boccia (Foto Imagoeconomica)

La replica del Partito democratico non si è lasciata attendere. È arrivata dal già ministro Francesco Boccia, responsabile degli enti locali per conto del Pd: «Eravamo in trepidante attesa per le solite previsioni di Salvini che, per fortuna, anche questa volta sono arrivate, un po’ in ritardo questa mattina da Frosinone ma sono arrivate e, com’è noto per il Partito Democratico sono un toccasana».

Il Dem Boccia ha anche ricordato le precedenti previsioni di Salvini: come il 7-0 per la Destra alle ultime Elezioni Regionali. Sono poi finite 4-3 per il centrosinistra, se si include anche l’Union Valdôtaine, vittoriosa nella Valle d’Aosta.

«Per Salvini, in ogni campagna elettorale, la previsione, ormai diventata un’ossessione, è sempre la stessa: la sconfitta del Pd – ha detto BocciaAlla fine decidono, per fortuna, sempre e solo gli elettori e decideranno anche questa volta sulla base delle proposte e dell’idea di Paese. O si sta di qua con l’Italia democratica e progressista o con Salvini nell’Italia chiusa dai fili spinati dei nazionalisti».