Salvini-Zingaretti: resta questa la sfida politica italiana

La media di tutti i sondaggi conferma i dati “storici”: il Carroccio resta la prima forza politica, il Pd l’architrave della maggioranza. Ma a questo punto saranno davvero decisive le regionali del 20 e 21 settembre

Alla vigilia di una stagione politica delicata e decisiva ad ogni livello (nazionale, regionale, locale, per il Governo e per le opposizioni), ci sono due certezze: la Lega di Salvini è la prima forza del Paese, il Pd di Zingaretti l’architrave della maggioranza giallorossa. Su tutto il resto si può discutere, ma su questo punto no. È quanto emerge dall’ultima media sondaggi elaborata da Termometro Politico. La settimana dal 28 giugno al 4 luglio mette a confronto le rilevazioni di 4 istituti: SWG, Euromedia Research, Tecné e Bidimedia

La Lega nelle intenzioni di voto è al 26,1%. Il partito di Matteo Salvini è nettamente il primo Partito italiano, anche se nel confronto con le precedenti rilevazioni di ciascun istituto si evidenzia una variazione negativa in tre dei quattro sondaggi della settimana (risulta invece stabile secondo Euromedia). Il Partito Democratico mette d’accordo gli istituti che segnalano una crescita dei consensi, raggiungendo un dato medio del 20,5%. I Dem di Nicola Zingaretti si confermano anche la prima forza nei sondaggi della coalizione di governo. Un elemento che non può essere sottovalutato. E neppure passare sotto silenzio.

TERMOMETRO POLITICO

Il Movimento 5 Stelle è accreditato del 15,4%. Nella media settimanale dei sondaggi il vantaggio dei pentastellati su Fratelli d’Italia (14,5%) è inferiore al punto percentuale e nel sondaggio realizzato da Tecné è la forza politica di Giorgia Meloni a risultare terzo partito. Dunque, siamo lì.

Forza Italia scende: tre dei quattro isituti vedono il partito di Silvio Berlusconi in discesa e la media attuale delle intenzioni di voto è al 6,8%. Italia Viva di Matteo Renzi, che finora non ha chiuso accordi col Pd e il centrosinistra in vista delle prossime regionali e ha già lanciato alcune candidature alternative, viene accreditato al 3,2% precedendo nella media di pochi decimali Azione di Carlo Calenda (3%) e Leu/La Sinistra, che si ferma al 2,7%.

Il dato politico è che sono Lega e Partito Democratico a guidare le rispettive coalizioni. E che a questo Governo non c’è alternativa nella misura in cui il Pd lo regge. Altrimenti cambierebbe tutto.

Ma alla fine conterà il risultato delle regionali. Centrodestra favorito in Veneto e Liguria (che già governa), ma anche nelle Marche e in Puglia (dove oggi amministra il centrosinistra), Pd che parte in vantaggio in Campania e in Toscana. Dopo l’election day del 20 e 21 settembre si faranno i conti.