La guerra per la Saf si scatena dopo il voto a Federlazio

A Villa Ecetra Federlazio conferma Casinelli presidente. Ma è fuori dalla sala degli industriali che la politica si concentra: incontri fitti per decidere il presidente della Saf. Pd diviso su Di Rollo. Abbruzzese: cordata per un tecnico

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

La guerra per il controllo della Saf va in scena in un angolo di Villa Ecetra. È la location dove si è riunita l’assemblea degli imprenditori iscritti a Federlazio, la federazione delle piccole e delle medie imprese della provincia di Frosinone. Hanno appena rieletto Alessandro Casinelli alla guida dell’associazione, Nicola Zingaretti ha concluso il suo intervento parlando della necessità di rendere stabile la ripresa che lui è riuscito a far ripartire.

 

I ROUND – DE ANGELIS vs POMPEO

La vera assemblea invece è quella che si tiene fuori dalla saletta interrata: dietro una colonna del salone principale. Francesco De Angelis, capo della corrente maggioritaria del Pd, parla fitto con il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Il primo muove le mani mentre argomenta, l’altro scuote la testa. Da lontano, leggendo il movimento delle labbra, si capisce che Francesco De Angelis dice “Vedi che è la soluzione migliore, in questo modo anche le perplessità della vostra componente vengono accolte“. Antonio Pompeo non è convinto: “Non va bene così, c’è un problema anche di forme, non credo che si possa fare“.

Parlano della Società Ambiente di Frosinone. Bisogna eleggere il nuovo presidente ed il nuovo Consiglia d’Amministrazione per sostituire Mauro Vicano: si è dimesso nei giorni scorsi. Perché non crede più nella mission che gli hanno affidato i sindaci e perché ha trovato un accordo con il quale è rientrato in Asl con l’incarico di direttore. (leggi qui ‘Vicano si dimette dalla As e torna direttore alla Asl’). Francesco De Angelis ha deciso che il nuovo presidente sarà la consigliera comunale di Cassino Barbara Di Rollo (leggi qui ‘Saf, il presidente sarà Barbara Di Rollo’).

Il Pd sulla carta ha il maggior numero di sindaci. E di loro, la maggior parte fa riferimento alla componente di De Angelis. Ma l’area di Francesco Scalia è perplessa. Antonio Pompeo, in quanto presidente della Provincia, è uno dei soci della Saf e dovrà votare. Anche lui ha più qualche perplessità. Il problema non è politico: anche Mauro Vicano era espressione dell’ala De Angelis; ma era un manager, arrivato nella short List con i 50 migliori manager, realizzata da Nicola Zingaretti quando selezionò il meglio al quale affidare le Asl. A lui non ne affidò e Vicano puntò sui Rifiuti. Barbara Di Rollo – viene contestato – ha esperienza manageriali ma non in strutture dalle implicazioni tecniche analoghe a quelle della Saf.

 

II ROUND – ABBRUZZESE vs DE ANGELIS

Antonio Pompeo si allontana e va verso la sala dove sta per essere servita la cena in onore di Alessandro Casinelli. Proprio in quel momento passa Mario Abbruzzese, il coordinatore de facto di Forza Italia in provincia di Frosinone. Si apparta lui dietro la colonna con Francesco De Angelis. E se Pompeo scuoteva la testa, lui si sbraccia, muove le mani, si capisce chiaramente dal movimento delle labbra che dice «Non se ne parla proprio, noi non facciamo nessun accordo: prendetevela voi la responsabilità di mettere un politico alla guida della Saf».

Il leader della corrente maggioritaria dei Dem fa capire che una soluzione potrebbe esserci. Spiega la stessa cosa che ha detto poco prima al presidente della Provincia: «Questa è la soluzione che terrebbe conto delle vostre richieste, così potete votarla». Mette la mano sulla spalla di Abbruzzese e si volta, per evitare che sia possibile leggere le labbra: vecchia scuola, viene dai corsi che teneva il Pci alle Frattocchie. Ne sa una più del diavolo.

Qualsiasi cosa abbia detto De Angelis, Abbruzzese si volta scandalizzato. Non ci vuole l’interprete per decifrare: «Ma voi siete pazzi, questo non ve lo faremo passare mai».

Il centrodestra tenterà un’altra cordata: non appoggerà Antonello Iannarilli (leggi qui). Proporrà il nome di un tecnico. Non della sua area.

 

III ROUND – LA MODIFICA DELLO STATUTO

Cosa ha detto Francesco De Angelis ad Antonio Pompeo e Mario Abbruzzese?

Gli ha rivelato che nel pomeriggio si è riunito il Consiglio d’Amministrazione della Saf: ha votato una modifica allo Statuto che governa la Società Ambiente Frosinone. Introduce la figura del direttore generale. E lascia al presidente una serie molto limitata di poteri.

In questo modo, Barbara Di Rollo verrebbe eletta presidente. Ma sollevata delle funzioni e delle incombenze di carattere tecnico. Verrebbero assegnate al Dg, accogliendo le perplessità di quelli che chiedono una persona con esperienza specifica.

La modifica è passata con un solo voto a favore: quello di Mauro Vicano. Uno degli altri due consiglieri d’amministrazione ha votato contro. L’altro si è astenuto: poi è andato a casa, si è informato ed ha mandato una Pec. Spiegando che il suo voto è contro.

 

IV ROUND – BUSCHINI vs POMPEO

Scende in campo anche l’assessore regionale all’Ambiente Mauro Buschini. Intercetta Antonio Pompeo, molla al volo l’avvocato Sandro Salera ed afferra il presidente della Provincia. È la replica della scena vista poco prima con De Angelis.

Pompeo ora aggiunge «Non vola, non vola. Noi dobbiamo volare alto, la Saf è qualcosa di alto, così non si vola».

Il microfono annuncia che la cena è servita.

È il gong.