Sanità, Rocca annuncia “scelte dolorose” su Frosinone e Latina

Il governatore del Lazio parla della Sanità in provincia di Frosinone e di Latina. Ed annuncia 'scelte dolorose' ed una 'riorganizzazione profonda'. Cosa succederà. Il piano decennale per la riqualificazione degli ospedali nel Lazio: per ora resta tutto.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Sono chiamato a scelte dolorose: ciò significa operare una riorganizzazione profonda. Occorre instaurare un nuovo rapporto con le aziende ospedaliere. Bisogna ripensare tutto in maniera organica”: il Governatore del Lazio Francesco Rocca lo annuncia nel suo intervento fatto agli Stati Generali della Professione Farmaceutica Ospedaliera e Territoriale.

Premessa politica, promessa di sostanza

La premessa è di matrice politica. Il presidente della Regione Lazio dice che c’è stata disattenzione verso la Sanità regionale. Il riferimento è ai dieci anni di centrosinistra ed al suo avversario nelle elezioni di febbraio, Alessio D’Amato che è stato l’uomo della Sanità nel Governo Zingaretti.

Rocca dice “Paghiamo lo scotto di una disattenzione verso la Sanità laziale che dura da molti anni. Chi ci rimette di più sono, come sempre, le persone fragili. L’accesso alla salute non è universale in questo territorio. Non si può dire che a Latina o a Frosinone ci sia lo stesso sistema di cure rispetto a Roma”. È a questo punto che il presidente annuncia le scelte dolorose e la riorganizzazione profonda.

A rendere grave la situazione è l’assenza di personale sanitario: mancano medici ed infermieri perché ne vengono formati pochi. E non tutti sono disposti a lavorare per la Sanità regionale; non tutti vogliono restare in Italia. “La mancanza di personale sanitario non si curerà a breve. I benefici si vedranno fra diversi anni. Il mio cruccio è quello di riconsegnare ai cittadini del Lazio una sanità che dia dignità a ogni singolo abitante, ovunque si trovi”.

Riorganizzazione profonda

Alessia Savo e Francesco Rocca

Quali sono le scelte dolorose e la riorganizzazione profonda? A fare l’esegesi è il consigliere Alessia Savo di Frosinone e presidente della Commissione Sanità: “Come proprio Alessioporcu.it ha scritto ieri, la situazione dei conti è drammatica ed impone una profonda riflessione. Sarà necessario ripensare la Sanità del Lazio nella sua interezza assicurando a tutti i territori un’assistenza adeguata. A partire dal superamento dell’attuale modello romanocentrico. Francesco Rocca è malato di coerenza: farà di tutto per realizzare questo disegno”. (Leggi qui: La voragine nella Sanità che fa rischiare Frosinone).

A confermare l’interpretazione del Consigliere Alessia Savo arrivano le successive dichiarazioni rilasciate nel pomeriggio da Francesco Rocca. “Ci sono 22,3 miliardi che gravano sul debito consolidato. Su questo c’è un’interlocuzione con il Governo per individuare una soluzione. La proiezione sul 2023 è di 700 milioni. Non possiamo creare nuovo debito e voglio dire chiaramente che se non si affronta in maniera sistemica questa situazione credo che la Regione intera arriverà al collasso“. Rocca lo dice intervenendo all’incontro “Sicurezza, sanità e università” organizzato nella sede della Regione in via Cristoforo Colombo.

Parola d’ordine: riorganizzare

Con il passare delle ore diventa tutto più chiaro. Scelte dolorose non vuol dire tagli come quelli che vennero fatti all’epoca di Renata Polverini. Ma non sarà più possibile tenere in piedi reparti che stanno aperti per pochi casi. Si accorperanno quelli con pochi pazienti. E si apriranno le specialità che oggi mancano e costringono a viaggi fuori regione. Ma per le casse della Sanità sono una spesa perché vanno pagate alla regione che ha erogato il servizio.

Al momento viene confermata la serie di investimenti prevista per la riqualificazione degli ospedali. Sono 17 interventi per una spesa pari ad 86 milioni di euro: il piano della Regione è stato pubblicato proprio in queste ore sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio di oggi, il n° 36 della Serie Ordinaria.

Il piano era stato anticipato il mese scorso dal governatore Francesco Rocca. Mettendo in chiaro che non è possibile realizzare un ospedale in ogni città della regione. L’obiettivo, vista anche la difficile situazione economica legata alla Sanità è quello quanto meno di rendere fruibili ed efficienti i nosocomi già esistenti.

Terza fase del piano

Foto Saverio De Giglio / Imagoeconomica

In pratica, si tratta della terza fase del Piano decennale di Edilizia Sanitaria. Prevede la realizzazione di 17 interventi nelle strutture ospedaliere del Lazio, già approvati per un importo complessivo di 86 milioni di euro. Come possiamo permettercelo se le casse sono vuote? Perché 81,8 milioni di euro sono a carico dello Stato, e 4,3 milioni sono a carico della Regione Lazio.

Gli investimenti più sostanziosi riguardano l’IFO di Roma a cui andranno in totale 25 milioni di euro; la Asl di Latina a cui andranno circa 12,2 milioni per due interventi; al policlinico di Tor Vergata andranno poco più di 7 milioni di euro per 2 interventi. E poi ancora quasi 7 milioni di euro andranno al Policlinico Umberto I e via via fino al Sant’Andrea a cui andranno 2,2 milioni di euro. 

E alla Asl di Frosinone? Nella delibera, a pagina 28 delle 1116 del Bollettino Ufficiale è riportato il finanziamento totale di 4,8 milioni (di cui 4,5 a carico dello Stato) A cosa sono destinati? Sono risorse per il “potenziamento della rete emergenza oncologica e esecuzione lavori in adempimento normativa antincendio” nelle strutture ospedaliere della provincia.

Il senso delle scelte dolorose

Francesco Rocca (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

Sta anche in questi numeri il senso delle ‘scelte dolorose‘ annunciate da Francesco Rocca. Perché l’85% degli 86 milioni di euro disponibili (ben 65,5 milioni) sono destinati alle strutture di Roma. Mentre il restante 15% va ai presidi sanitari delle altre province del Lazio. Tra questi, spiccano i 12 milioni per la Asl di Latina  contro i 4,8 milioni per quella di Frosinone.

Il riequilibrio sarà nell’offerta sanitaria sui territori: diventa sempre più un tema centrale. Specie per Frosinone.