Sanofi, nuova mission per lo stabilimento di Anagni: obiettivo eccellenza

Una nuova mission per lo stabilimento chimico farmaceutico Sanofi di Anagni. Ed un nuovo direttore incaricato di realizzarla. Chi è, dove si è formato. E cosa vuole realizzare la multinazionale francese

Una nuova mission ed un nuovo direttore per lo stabilimento chimico farmaceutico Sanofi di Anagni. Il piano del gruppo prevede una valorizzazione del sito in provincia di Frosinone, con una crescita nei volumi di produzione ma soprattutto un aumento dell’eccellenza industriale.

A realizzare i nuovi obiettivi è stato mandato l’ingegner Alessandro Galassini: è lui il nuovo direttore dello stabilimento. Lo ha annunciato la sede milanese dell’azienda francese, con oltre centomila dipendenti e cinque stabilimenti in Italia. Subentra a Pierre-Jean Tissier.

 

Un direttore a Sei Sigma

La scelta ha tenuto conto di alcuni elementi precisi. Romano, 47 anni, sposato e padre di 2 figli, il nuovo direttore è laureato in Ingegneria Chimica.  Ma soprattutto è certificato Six Sigma Black Belt. La certificazione Sei Sigma indica che si è superato un intenso programma per la gestione della qualità nella produzione industriale: un piano basato sul controllo dello “scarto quadratico medio” al fine di portare la qualità di un prodotto fino ad un livello, particolarmente favorevole per il consumatore.

Nel suo nuovo ruolo, il dottor Alessandro Galassini riporterà a Ruth Beadle, Head of Vials Liquid/Lyophilization & Biologics Technology Group: in pratica il responsabile del ramo nel colosso chimico farmaceutico.

Il precedente direttore Pierre-Jean Tissier invece andrà a rivestire nuovi ruoli a livello internazionale sempre nell’ambito della Injectables Platform del Gruppo.

 

Una carriera in Sanofi

In Sanofi dal 2003, Galassini ha sulle spalle 20 anni di esperienza nell’industria farmaceutica. Ha maturato la sua esperienza principalmente nello stabilimento Sanofi di Scoppito (AQ) dove ha percorso molti dei gradini della sua carriera, passando dall’ingegneria dei processi al manufacturing, poi al packaging, all’industrial technology. Nel 2010 è diventato direttore della produzione.

Tra il 2017 e il 2018 ha contribuito al ramp-up del sito di produzione Sanofi di KAEC in Arabia Saudita che ha permesso di raddoppiare i livelli di produzione dello stabilimento.

 

L’Accordo di Programma

Lo stabilimento Sanofi di Anagni nel 2015 è stato al centro del primo Accordo di Programma, grazie al quale ha programmato all’epoca un investimento complessivo di 47 milioni di euro.

Di questi, 17,4 milioni provenivano da un bando Invitalia. Grazie a quel piano è stata programmata l’installazione di nuovi macchinari e realizzata una nuova linea per i prodotti sterili liofilizzati.

L’investimento ha compreso anche l’avvio di un programma di ricerca e sviluppo per l’applicazione di nuove tecnologie nei campi della farmaceutica, della microbiologia e della chimica analitica, con l’obiettivo di migliorare il livello qualitativo dei farmaci prodotti nello stabilimento.

Inaugurato nel 1973, lo stabilimento si estende su una superficie di
130mila metri quadrati e costituisce il centro di eccellenza a livello europeo per il Gruppo. È uno dei più grandi impianti per liofilizzati sterili del mondo. I suoi 10 liofilizzatori si estendono su un’area sterile di circa 275 metri quadrati e dispongono di un sistema automatico robotizzato di carico e scarico che riduce al minimo la probabilità di contaminazione del prodotto.

 

Lo stabilimento oggi dispone di tecnologie all’avanguardia per l’ispezione dei prodotti; dotati di molteplici telecamere, i macchinari analizzano dalle 8 alle 20 immagini per fiala o flacone, al fine di individuare eventuali difetti.

Dal 2014, grazie a un impianto di cogenerazione, lo stabilimento produce in autonomia ed efficienza energia elettrica e termica, in linea con l’impegno concreto del Gruppo nell’ottimizzare il consumo energetico dei propri siti industriali.

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