Sara e Pasquale, quelli della stanza dei bottoni

La Battisti (Pd) e Ciacciarelli (Lega) sono i politici locali sulla cresta dell’onda. Entrambi consiglieri regionali, hanno la possibilità di determinare candidature ed equilibri nei rispettivi Partiti. E lo stanno dimostrando sul campo. E alla Pisana hanno entrambi margini di crescita ulteriori.

Sara Battisti e Pasquale Ciacciarelli: sono loro i politici del territorio più attivi di questo periodo. Sara Battisti è appena stata indicata come Vicesegretario regionale del Pd, dopo l’elezione a presidente della commissione Affari Istituzionali. Pasquale Ciacciarelli nella Lega è consigliere regionale: si è schierato con il coordinatore regionale Claudio Durigon, potentissimo sottosegretario al Mef. (Leggi qui Il grande Risiko dietro alla nomina di Sara).

Entrambi preferiscono muoversi nel Partito e nel territorio e nel 99% dei casi “arrivano” senza essere segnalati dai radar. Ormai da anni il ruolo di consigliere regionale è superiore a quello di parlamentare per quanto riguarda sia il radicamento che la possibilità di determinare gli assetti. Ed è quello che sta facendo, ma in maniera diversa.

L’astuzia andreottiana di Pasquale

Pasquale Ciacciarelli (Foto Vincenzo Livieri / Imagoeconomica)

Pasquale Ciacciarelli nei Comuni dove si vota (Sora è un esempio) tesse la tela con pazienza e lucidità. Con un duplice obiettivo: rafforzare la Lega e aumentare il proprio bacino potenziale di preferenze. Nella consapevolezza che non tutte le battaglie si vincono né si possono vincere.

Sora è il caso emblematico. Con il suo Lino Caschera ha tentato fino alla fine di sbarrare la strada alla candidatura unitaria ad un sindaco targato Fratelli d’Italia. Per difendere il perimetro della Lega, la sua attuale capacità di incidere all’interno dell’amministrazione, evitare di abdicare ad un alleato che tra qualche mese potrebbe non essere più tale. (leggi qui Frosinone “laboratorio” della Lega che guarda al centro).

Ciacciarelli cercherà il bis alla Pisana, consapevole di doversela vedere con Francesca Gerardi. La deputata fa ormai squadra con l’altro deputato Francesco Zicchieri e con il senatore Gianfranco Rufa. Si sono visti lunedì sera a cena nelle campagne di Pontecorvo: un modo per replicare all’incontro in stile Grande Gatsby che Ciacciarelli tiene ogni anno per riunire gli amici e gli amministratori della sua componente. Il clima lo danno due concentrati di acidume legati alle serate: su un fronte dicono che da Ciacciarelli c’erano pensionati ed anziani delle case di riposo; sull’altro fronte dicono: a Pontecorvo c’erano 18 persone mentre a Castrocielo da Pasquale ce n’erano 300.

Per quanto riguarda le candidature a Camera e Senato, chiaramente c’è la blindatura di Claudio Durigon. E a seguire quella di Francesco Zicchieri. Ma per il resto, sistema elettorale a parte, bisognerà vedere se, come e dove verrà schierato il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale del Carroccio. Mentre Pasquale Ciacciarelli va dritto alla candidatura regionale. Con l’obiettivo di fare l’assessore se dovesse vincere il centrodestra.

L’ortodossia moderna di Sara

Sara Battisti

Sara Battisti ha la politica nel dna. Anche lei concorrerà nuovamente per il Consiglio regionale. Probabilmente ancora in ticket con Mauro Buschini che di andare a Montecitorio o Palazzo Madama non vuole nemmeno sentirne parlare. Per lui, quelli sono posti nei quali deve muoversi un cannibale della politica come Francesco De Angelis.

Pochi sanno che c’è il potente sussurro di Sara Battisti dietro alcune delle recenti operazioni chiave condotte dalla Regione Lazio in provincia di Frosinone. È stata lei a fare l’ufficiale di collegamento della Regione Lazio con Ferrovie dello Stato e l’allora amministratore delegato Gianfranco Battisti quando è stata messa su l’operazione che ha portato alle due fermate dell’Alta Velocità a Frosinone e Cassino. Un progetto che punta alla ricostruzione del ruolo di Fiuggi nell’economia del territorio. Sempre lei ha sollecitato una serie di iniziative culturali poi realizzate sul territorio: non ultimo il raid compiuto da Nicola Zingaretti meno di ventiquattrore dopo l’uscita del DHI dalla Certosa di Trisulti. (Leggi qui Mic e Regione si ‘prendono’ la Certosa di Trisulti).

Ma il ruolo che maggiormente si addice alla Battisti è quello politico di vice segretario regionale del Partito. Viene da lì, dai quadri del Pd e da quella formidabile palestra che è stato il movimento giovanile dei Ds: lei lo ha guidato per alcuni anni nel Lazio. Ed oggi molti dei dirigenti in giro per i Circoli della regione vengono da quel Giovanile.

Insieme al senatore Bruno Astorre, segretario regionale, Sara Battisti contribuirà a definire ogni candidatura. Ed i margini di crescita ci sono ancora.