Sara non voterà con De Angelis e Buschini: il cuore politico resta con Orfini

Mugugni durante la riunione della componente Dem di Francesco De Angelis. Sara Battisti annuncia che sosterrà il candidato orfiniano Claudio Mancini. Ma non c'è rottura. Si rivede Barbara Di Rollo.

Sara, va’ dove ti porta il cuore…

Dicono che Francesco De Angelis abbia risolto così la cosa. Dicendo a Sara Battisti che era libera di scegliere e nessuno l’avrebbe giudicata.

Scegliere fra le tre opzioni in campo.

Se restare con lui e Mauro Buschini nella componente Dem Pensare Democratico, cioè quella che la scorsa primavera le ha garantito i voti indispensabili per raggiungere il seggio di consigliere regionale del Lazio.

Oppure se andare via. E continuare ad essere un’orfiniana dura e pura, come è sempre stata. Perché Sara Battisti, nella componente dei Giovani Turchi ci sta da prima che Matteo Orfini diventasse uno importante, addirittura il presidente nazionale del Pd. Tanto importante da attirare nella sua orbita Francesco De Angelis e Mauro Buschini, che sotto le sue insegne hanno fatto la campagna elettorale per le scorse politiche (eleggendo Claudio Mancini alla Camera a discapito di De Angelis) e per le Regionali (tandem Buschini – Battisti, eletti entrambi).

 

Scegliere se restare, se andare via, oppure… Quando c’è Francesco De Angelis di mezzo c’è sempre un oppure… Quello che non ti aspetti: come in questo caso.

Oppure significa restare in Pensare Democratico ma al prossimo Congresso regionale votare l’orfinano Claudio Mancini. Proprio quello che hanno messo al posto di Francesco De Angelis a Montecitorio. Quello che si è candidato alla Segreteria al posto di De Angelis quando Francesco ha deciso di tornare con l’amico Nicola Zingaretti. Proprio l’avversario…

 

Sara ha annunciato che farà così. Non lascerà Pensare Democratico. Ma non voterà Bruno Astorre, il candidato di AreaDem e quindi di Dario Franceschini per la segreteria regionale Pd. L’uomo appoggiato da Francesco De Angelis e benedetto da Nicola Zingaretti.

Lo ha detto a visto aperto durante la riunione di componente convocata in serata nel ristorante Da Memmina. I mugugni della sala sono arrivati fino al soffitto.

C’è arrivata nel suo stile: al termine di un ragionamento politico lungo, complesso, articolato, non facile ma mai faticoso. «In questo passaggio, scelgo di sostenere Claudio Mancini. A lui mi lega un rapporto di stima reciproca vecchio di anni. Credo che in questo congresso le sue tesi possano essere un punto di partenza».

Va via? Si domano tutti. Lei li stupisce dicendo «Resto. E sono convinta che la vera sfida per cambiare il Pd sia la partecipazione, come ha fatto vedere Nicola Zingaretti con Piazza Grande».

 

Perché De Angelis ha concesso a Battisti la terza via? Perché ha calcolato che i voti congressuali che sposterà da Astorre a Mancini saranno zero: i voti di Sara erano e resteranno orfiniani. E quelli che avrebbe potuto apportare ad Astorre? Non sarebbero stati decisivi. E comunque meglio perdere quei voti che generare una lacerazione all’interno di un patto che ha blindato gli equilibri nel territorio.

 

Un’unità che ha visto riapparire in sala Barbara Di Rollo. I rapporti si erano raffreddati quando la consigliera comunale di Cassino era stata bruciata sull’altare delle candidature regionali. Aveva dovuto fare tandem con Simone Costanzo e non, come programmato, con Mauro Buschini. Il tempo cancella le ferite: ora tra Di Rollo, Buschini e De Angelis è tornato il tempo dei selfie, degli abbracci, dei sorrisi.

 

Per il resto la linea della componente resta tracciata. Sostegno forte e convinto a Nicola Zingaretti, così come a Bruno Astorre, rispettivamente in corsa per la segreteria nazionale e regionale del Pd. Francesco De Angelis non ha lasciato spazio a dubbi o altri tentennamenti.

«Quella di Zingaretti è una candidatura forte, autorevole, prestigiosa e innovativa – ha esordito De Angelis – La sua proposta è molto convincente perché, sostanzialmente, punta sulla necessità per il Pd di tornare tra la gente e, così, ritrovare la sintonia con il Paese. Dopo l’ultima sconfitta elettorale non possiamo far finta di nulla, non possiamo stare fermi».

Al Congresso regionale, l’ordine di scuderia è sostenere Bruno Astorre. «Questa settimana si chiuderà la fase delle convenzioni in tutti i Circoli della provincia di Frosinone. A votare saranno gli iscritti al Pd. Rivolgo pertanto a tutti un sincero invito a lavorare per favorire una larga partecipazione al voto e a sostenere con forza la candidatura di Bruno, con il quale ho anche condiviso una importante esperienza di governo alla Regione Lazio».

Il sogno di Francesco De Angelis è il triplete: il 31 ottobre si vota per le Provinciali. E De Angelis sostiene la rielezione di Antonio Pompeo. «In vista del 31 ottobre bisognerà profondere il massimo impegno per portare tutti i nostri amministratori a votare per Antonio Pompeo. Sulla sua candidatura abbiamo costruito un’alleanza larga, solida e robusta; un centrosinistra unito e aperto alle migliori espressioni del mondo civico».