Finché Sardine non vi separino. Definitivamente

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Dai commenti di Nicola Zingaretti e Matteo Renzi sulla grande manifestazione del “ragazzi terribili” a Roma riesce difficile credere che i due abbiano fatto parte dello stesso partito. Ma adesso si pone il problema di come ridisegnare i confini e i valori della sinistra.

Nicola Zingaretti è rimasto molto colpito dalla manifestazione delle Sardine a Roma. E infatti lo ha sottolineato via social. Così: “Grazie per aver reso Roma così bella, per la passione, per chiedere una politica sana. Belle le proposte che avete lanciato, faremo di tutto per metterle in atto ed essere all’altezza del vostro impegno. Cambiamola insieme, la nostra bella Italia”. (leggi qui La bandiera antifascista delle Sardine sventola su piazza San Giovanni)

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Molto più cauto Matteo Renzi, che ha affermato: “Le Sardine hanno ottenuto un risultato politico potente: hanno mostrato che le piazze non sono solo di Salvini. E hanno risvegliato la voglia di politica di tanta gente perbene. Adesso la sfida è quella di passare dalla protesta alla proposta. Non è facile ma è fondamentale. Per adesso: complimenti agli organizzatori. Non c’è cosa più bella di un futuro da scrivere”. 

Fino a quattro mesi fa Zingaretti e Renzi facevano parte della stessa comunità politica il Pd. Perfino analisi come queste dimostrano come i due sono lontani sul piano politico e probabilmente la scissione che ha portato alla nascita di Italia Viva si capisce meglio oggi che quando fu fatta.

Un fenomeno come quello delle Sardine, indipendentemente da come evolverà, è un fenomeno di sinistra, che risveglia la voglia di partecipare. Ma lo fa senza bandiere di Partito e intonando Bella Ciao. “Siamo i partigiani del 2020” hanno detto i leader delle Sardine, puntando sul risveglio dei cervelli. Rispetto ad una massa acritica che spesso abbiamo visto muoversi in questi anni nella logica del gregge.

A questo tipo di movimento guarda Nicola Zingaretti, ma sa che deve “maneggiare con cura”. Perché questo “popolo” non c’entra nulla con il vero male che ha logorato il Pd in questi anni: il correntismo sfrenato, che ha soffocato il Partito nel suo stesso spazio politico, quello della scuola, del sindacato, del lavoro.

Il Movimento delle Sardine a Roma © Imagoeconomica

Nonostante questo però il Pd è comunque intorno al 20%. Italia Viva di Matteo Renzi nei sondaggi arranca e lo stesso leader si aspettava di più. Ma proprio l’approccio con il movimento delle Sardine dimostra quanto poco Matteo Renzi abbia a che fare con la sinistra. E perfino la circostanza che i suoi fedelissimi di un tempo (Luca Lotti, Lorenzo Guerini, Andrea Marcucci e tanti altri) siano rimasti nel Pd è significativo.

Oggi le Sardine fanno emergere plasticamente chi si colloca dove. E Nicola Zingaretti e Matteo Renzi sembrano non aver fatto parte neppure dello stesso Partito.

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