Scacco matto in tre mosse: Tajani smarca Forza Italia dalla Lega di Salvini

Il vicepresidente degli “azzurri” prima ribadisce il concetto di utilizzare il Mes, poi sottolinea l’orizzonte europeo, infine dà lo strappo finale: «Noi siamo pronti a scrivere in Parlamento le riforme, insieme alle forze di maggioranza, ascoltando tutte le forze produttive».

Antonio Tajani ha mandato un messaggio chiaro a Matteo Salvini tramite i microfoni del Tg3. Il segretario della Lega aveva detto che «le dichiarazioni di Silvio Berlusconi ogni tanto non le capisco». Dubbi legati soprattutto soprattutto al sì al Mes, che per il Capitano significa «usare la stessa lingua di Matteo Renzi e Romano Prodi». La replica è arrivata dal vicepresidente di Forza Italia: «Dal primo giugno il governo può chiedere 37 miliardi, per questo voteremo a favore dell’utilizzo del Mes. Berlusconi non parla come Renzi, ma come tutti gli imprenditori che possono creare lavoro nel nostro Paese».

Antonio Tajani Foto © Paolo Cerroni / Imagoeconomica

In questo modo Tajani ha voluto agganciare la posizione di Berlusconi a quella degli industriali. Perché Confindustria da sempre si è detta favorevole all’utilizzo dei fondi del Mes. E di ogni altro strumento utile a far ripartire il Paese. Ma tanto per far capire che Forza Italia non ha intenzione di accodarsi al Governo, Tajani ha pure aggiunto (questa volta a “Settegiorni”, rubrica di Rai Parlamento su Rai1): «Il centrodestra ha sempre accettato l’invito di Conte a Palazzo Chigi. Forza Italia è stata sempre disposta a collaborare, ma per collaborare dobbiamo lavorare insieme. La maggioranza invece pone la fiducia e respinge i nostri emendamenti. Noi abbiamo risposto positivamente all’appello del Capo dello Stato per rilanciare il Paese superando le divisioni, ma il Governo deve fare la sua parte».

Silvio Berlusconi e Antono Tajani non vogliono entrare nel Governo. Vogliono invece prendere le distanze dalla Lega su alcuni temi fondamentali. Come quello del rapporto con l’Europa.

Inoltre, proprio oggi su Il Giornale Tajani specifica: «Dobbiamo rilanciare la nostra Sanità e prepararla ad un possibile ritorno del virus. Per farlo dobbiamo usufruire dei fondi europei, compreso il Mes senza condizioni. Bene l’ottimismo degli italiani, ma lo Stato deve fare la sua parte. Dobbiamo riformare la burocrazia, riformare il mercato del lavoro, mettere in campo una riforma fiscale e una riforma della Sanità anche grazie ai soldi del Mes».

Antonio Tajani e Silvio Berlusconi Foto © Daina Le Lardic / Imagoeconomica

«Serve, inoltre, riformare la Giustizia, che a causa della sua lentezza fa perdere al nostro Paese il 2 per cento del Pil. Dobbiamo cambiare l’attuale Codice degli appalti e rinnovarlo in linea con le regole europee. Non possiamo abbandonare le imprese, i commercianti ed il settore agricolo. Noi siamo pronti a scrivere in Parlamento le riforme, insieme alle forze di maggioranza, ascoltando tutte le forze produttive».

L’ultima frase è quella che fa capire la linea di Forza Italia: «Noi siamo pronti a scrivere in Parlamento le riforme, insieme alle forze di maggioranza, ascoltando tutte le forze produttive». Insieme alle forze di maggioranza. In Parlamento, non al Governo. Forza Italia si è già smarcata. Soprattutto da Salvini.