Scarpini e “green pass rafforzato”: i dilettanti tornano in campo

Dopo lo stop di quasi un mese, il Comitato laziale della Figc ha stabilito le date della ripartenza dei campionati dall’Eccellenza ai giovanili. Si ricomincia il 29 e 30 gennaio con le partite rinviate il 5 e 6. Decisi anche i recuperi e le modifiche al calendario delle Coppe. Per giocatori, tecnici e dirigenti sarà obbligatoria la certificazione vaccinale. Senza saranno esclusi dall’attività. Anche gli spettatori dovranno essere dotati del documento.

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Armato di “green pass rafforzato” e del suo proverbiale entusiasmo l’esercito dei dilettanti laziali si rimette in marcia dopo lo stop di quasi un mese imposto dal Covid. E così, come già programmato dal Comitato regionale della Lega Dilettanti, i tornei riprenderanno il 29 e 30 gennaio. Una ripartenza che riguarderà tutte le categorie dall’Eccellenza fino ai giovanili. Un piccolo segnale di normalità con la speranza che la curva dei contagi possa iniziare a piegarsi.

Torneranno in campo oltre 100 mila tesserati tra giocatori, tecnici, dirigenti, sanitari ed addetti vari. Solo i calciatori sono 95.167 tra dilettanti (31.270) e giovani (63.897). Tra questi migliaia di ciociari.

IL NUOVO CALENDARIO DEI DILETTANTI

Il 29 e 30 gennaio dunque si riparte: verranno disputate le gare inizialmente in calendario per il 5 e 6 gennaio. Il 5 e 6 febbraio invece saranno giocate le partite programmate l’8 e 9 gennaio.

Il Comitato regionale ha anche fissato le date dei recuperi dei tanti incontri saltati: 25 gennaio e 26 gennaio e 9 febbraio. Il 13 febbraio l’attività riprenderà regolarmente secondo il nuovo planning stabilito dal C. R. Lazio.

Di conseguenza è stato modificato anche il programma della Coppa Italia di Eccellenza e Promozione e della Coppa Lazio di Prima e Seconda categoria e della Coppa Italia femminile.

Il Comitato regionale aveva provato ad andare avanti ma alla fine ha dovuto arrendersi. Una situazione diventata insostenibile all’indomani dell’ennesimo week end surreale con il 90 per cento delle partite rinviate nei vari campionati. Diverse società avevano invocato la sospensione a causa dei numerosi positivi e delle conseguenti quarantene. D’altronde lo stop stabilito in Serie B, C, D ed in diverse regioni era stato d’esempio. Il provvedimento di sospensione dei tornei dunque è arrivato il 10 gennaio ed era stato motivato per consentire ad atleti, tecnici e dirigenti di dotarsi della certificazione vaccinale obbligatoria per svolgere l’attività sportiva. (Leggi qui Il Comitato regionale s’arrende: stop ai tornei e 100 mila tesserati).

IL PROTOCOLLO

Foto: Alain Rolland / Imagoeconomica

Per tornare in campo servirà il “green pass rafforzato”, lo strumento principale del protocollo stilato dalla Figc di concerto con le autorità sanitarie.

La partecipazione a competizioni, gare, tornei ed eventi agonistici, amichevoli e sedute di allenamento di gruppo, dilettantistici, giovanili e di base, di livello nazionale, regionale e provinciale, all’aperto o al chiuso (qualora permesse in base al colore delle Regioni di riferimento), è consentita esclusivamente ai soggetti muniti di “green pass rafforzato” – recita il protocollo –Tale disposizione non si applica agli under 12 e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della Salute.Tutti i soggetti non in possesso di “green pass rafforzato” non potranno svolgere alcuna attività”.

Anche per gli spettatori sarà ovviamente obbligatorio il “green pass rafforzato”. La capienza degli impianti resta al 50 per cento.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright