La parabola di Schimperna, da salvatore del Bilancio a capro espiatorio (di M. Molisani)

La triste parabola del degnissimo professor Schimperna. Da salvatore del Bilancio di Cassino a scomodo capro espiatorio. Il tempo di mettergli sulle spalle la croce del dissesto e poi accompagnarlo sul Golgota per la crocefissione in pubblico.

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

E’ una triste storia politica quella di Ulderico Cancella il debito Schimperna. Perchè sostanzialmente non ha mai smesso di essere un professore, un professionista serio ed obiettivo. Nemmeno per entrare nei panni, più sbarazzini, di un assessore al Bilancio del Comune di Cassino.

Nominato il 10 febbraio 2017 dal Sindaco Carlo Magno…per la disperazione D’Alessandro è già in procinto di lasciare il posto in giunta.

Il tempo necessario di mettergli sulle spalle la croce del dissesto finanziario e poi accompagnarlo sul Golgota per la crocefissione in pubblico.

 

NON CI SONO PAROLE

Gli ultimi dissidi con il sindaco Carlo Maria D’Alessandro (in sintesi CMD’A) e il collega Benedetto Social et poi Labora Leone sono stati solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Loro dicono che fosse presente al momento della discussione, in giunta, della delibera sullo spostamento del personale. Lui assicura di no. (leggi qui Scontro nell’ufficio del sindaco: Schimperna potrebbe andare via)

La realtà è che il buon Ulderico è da tanto che non si sente a casa sua. In aula, nelle riunioni di maggioranza, è spesso stato a disagio. Un pesce fuor d’acqua. Troppo pragmatica la sua indole, troppo irreali quei fiumi di parole che escono, a vote anche senza rigor di logica, dalla bocca di amici e nemici politici.

Io rimango allibito. Non ho parole“, ha commentato così, molto spesso, con il suo tono serafico, gli atteggiamenti dei suoi colleghi in preda ad isterismi senza motivazione.

Fatto sta però che l’atteggiamento, troppo corretto con gli avversari dell’assessore alle Finanze ancora in carica non è mai piaciuto al compianto commander in Chief Mario (M)ente Locale Abbruzzese. Le urla di M.A. riecheggiano ancora nei lunghi corridoi del Palazzo Comunale una volta lette le dichiarazioni di Schimperna sul ligio operato del suo predecessore Enzo Pitbull Salera.

Un sacrilegio quello commesso dal buon Ulderico che ancora non aveva preso confidenza con la politica e con l’arte della denigrazione altrui. Almeno a Cassino.

 

COME ROMBO DI TUONO

Ha tenuto finché ha potuto. Finché gli ha retto la brocca. Non si può mettere in discussione l’integrità di un uomo come lui. E così come un fulmine a ciel sereno ha detto la sua, nella stanza del sindaco davanti al gota dell’amministrazione che lo ha accolto come il salvatore del Bilancio.

Lo ha fatto con inaspettata energia. Come un rombo di tuono, soprannome di quel Gigi Riva che Ulderico venera da tifoso del Cagliari, tanto da metterlo nella sua immagine di profilo Facebook, che fa abbassare la testa per lo spavento.

Ulderico Rombo di tuono Schimperna, è stato richiamato da Carlone ieri mattina, dopo il diverbio di lunedì.

Anche se marito e moglie sono forse propensi per una separazione consensuale, non è il caso, proprio adesso, di aprire un’altra falla. In una nave che già fa acqua da tutte le parti e che ormai è in balia del mare e delle intemperie.

 

LA CONFUSIONE REGNA SOVRANA

Così, la confusione regna sovrana. Al punto che l’eterno cronista Domenico Tortolano titola su Il Messaggero: “L’assessore si dimette, giunta nel caos. Il professore Ulderico Schimperna ha consegnato la delega alle Finanze al sindaco dopo lo spostamento di sei impiegati. Scontro con l’assessore Leone: «Non ci sono più le condizioni per proseguire. Si è rotto il rapporto di fiducia, nessun dialogo».

Invece per Ciociaria Oggi non è certo che si sia dimesso. Tanto che Alberto Simone, con prudenza titola: Il “giallo” delle dimissioni. Schimperna ieri avrebbe rimesso il suo mandato nelle mani del sindaco ma D’Alessandro non conferma e temporeggia. Il delegato al bilancio, ai ferri corti con Benedetto Leone, attende segnali di fiducia dal primo cittadino. O ci sarà l’addio definitivo.

La chiave di lettura prova a fornirla Marco Sellone su L’InchiestaSchimperna diventerà “ex” quando il sindaco troverà il successore. Per non lasciare vacante l’assessorato principale in un ente dissestato Ulderico Schimperna uscirà di scena non appena verrà individuato il sostituto. Questo l’accordo trovato ieri con il sindaco D’Alessandro.

 

Una mossa come al solito suggerita dall’ex commander Mario (M)ente Locale Abbruzzese che sta cercando di capire se assestare il colpo di grazia a questa evanescente amministrazione e preparare già le prossime sfide elettorali. O tenerla ancora a galla in attesa di un miracolo che possa ridestarla e farla cominciare a gestire nel migliore dei modi il governo della città.

 

IL CAPRO ESPIATORIO

La realtà è una: l’unica cosa che CMD’A è riuscito a strappare è quella che Rombo di Tuono terrà congelate le dimissioni finché non sarà trovato un sostituto degno di tale nome.

Un’altra farsa dunque, un’altra vicenda tragicomica in linea con lo stile della maggioranza guidata da Carlo Magno…per disperazione D’Alessandro.

Analizzando questa triste storia più di qualcuno sta pensando che è iniziata la ricerca di un capro espiatorio e che tra qualche mese, alla fine, la colpa del dissesto abbia un nuovo nome e cognome.

Sicuramente non Gigi Riva.