Scintille sul Carroccio: è guerra tra Durigon e Zicchieri

Scontro frontale tra i leghisti Durigon e Zicchieri. Al punto che ne viene informato direttamente Salvini. Il Capitano vuole vederli la settimana prossima. Per un chiarimento

Non è una scaramuccia di retrovia: tra il sottosegretario Claudio Durigon ed il vice capogruppo della Lega a Montecitorio Francesco Zicchieri è scontro all’ultimo sangue politico. “Al punto che oggi ne è stato informato Matteo Salvini e nei prossimi giorni convocherà entrambi per un confronto”, assicurano fonti leghiste romane.

Temperatura alta

Che i rapporti tra i due leghisti pontini fossero tesi non era un segreto per nessuno. La temperatura tra Claudio Durigon (di Latina) e Francesco Zicchieri (di Terracina) era cominciata a salire nei mesi scorsi. Quando il primo era Coordinatore della Lega a Roma ed il secondo era il Coordinatore per il resto della Regione.

Le tensioni erano legate al radicamento nei territori, alla rotta politica da assegnare al Carroccio nel Lazio. Più tattico Claudio Durigon più di azione e di manovra Zicchieri. Una differenza di approccio che spesso li ha portati ad avere visioni e prospettive diverse. Ad esempio nel rapporto con gli alleati, nelle alleanze da tessere.

Francesco Zicchieri aveva inviato segnali di cambiamento individuando Francesca Gerardi come coordinatore provinciale di Frosinone, aveva seguito una strategia prudente nell’amalgama con gli ex colonnelli fuoriusciti da Forza Italia. Claudio Durigon invece predilige meno gli esperimenti e punta piuttosto sull’affidabilità del lungo corso, anche se fatta sotto bandiere diverse: è lui ad avere messo il timone provinciale del Partito nelle mani di un democristiano di solida scuola come Nicola Ottaviani, avere affidato l’Organizzazione provinciale a Pasquale Ciacciarelli che a lungo è stato coordinatore provinciale di Forza Italia.

Visioni, metodi ed approcci che dividono, pur all’interno della stessa cornice, i due protagonisti.

Emarginare Zicchieri

Anche per raffreddare la temperatura e mettere a frutto la capacità di manovra di Francesco Zicchieri, nei mesi scorsi era stato deciso di affidargli il compito nazionale di radicare il Partito nel Centro e nel Sud d’Italia. E di trasferire le sue competenze regionali proprio a Claudio Durigon. È stato invece un catalizzatore che ha fatto salire ancora di più la temperatura.

Claudio Durigon e Francesco Zicchieri (Foto: Giornalisti Indipendenti)

Chi oggi ha informato Matteo Salvini della situazione ha riferito che Durigon ha trasformato i rapporti con i territori. Ha riferito che gli segnalano da più parti nel Lazio “una gestione autoritaria, che non coinvolge”. E poi di voler “emarginare Zicchieri”. Insomma la promozione nazionale sarebbe stata solo un modo per allontanare ed isolare il deputato di Terracina. (Leggi qui Salvini nomina Zicchieri nel cerchio magico della Lega).

E proprio Zicchieri si sarebbe lamentato di avere saputo da due fonti diverse che esisterebbe una registrazione fatta nel corso di una cena, nella quale si sostiene che Durigon avrebbe detto “Zicchieri è un imbecille, tra poco gli togliamo tutti gli incarichi regionali”.

Matteo Salvini ha una grande considerazione di Claudio Durigon, è tra le persone che consulta sempre quando c’è da affrontare una tematica legata al Lavoro; ma ha anche una solida amicizia con Francesco Zicchieri. È per questo che all’inizio della prossima settimana vuole incontrarli. Insieme. per un chiarimento.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright