Scintille tra Lega e FdI sul futuro di Marangoni (di F. Ducato)

Foto: © Ettore Cesaritti

Scontro tra FdI e Lega. Ad innescare le scintille tra D'Ercole e Ambrosetti è stata l'ipotesi di riaccensione del termovalorizzatore Marangoni.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Qual è il modo più sicuro per capire quando una coppia è traballante? Facile; vedere il grado di armonia che caratterizza la vita di tutti i giorni. Se tutto quello che accade durante la giornata diventa motivo di litigio o di discussione, allora non ci sono santi che tengano; quella coppia prima o poi è destinata a spaccarsi.

Poi sarà la lite sul caffè troppo freddo, la polemica su chi deve portare fuori la spazzatura; saranno i piatti buttati a terra per decidere cosa guardare in televisione la sera, dopo cena. È matematico; quando si comincia a discutere su tutto, vuol dire che il rapporto è consumato e che di lì a poco arriveranno gli avvocati.

Una legge che vale, eccome se vale, anche in politica. Basta guardare a quello che accade a livello nazionale con la coppia Di Maio- Salvini. Lì, in effetti, non c’era stato un vero e proprio matrimonio; soltanto un contratto. Ma, per il resto, è andata esattamente come detto sopra; quello che doveva essere (almeno) un rapporto di buona collaborazione, è diventato un regime da separati in casa. In cui, per l’appunto, tutto diventa pretesto per litigare.

Ed a livello locale? anche qui gli esempi non mancano. Vedi ad esempio Anagni. Una maggioranza numericamente blindata, un sindaco che svetta su tutti senza alcun problema. Un’opposizione con poche idee, ma confuse. Però….

I rapporti tra le forze politiche (alcune, almeno) che compongono il centrodestra ad Anagni non sono tra i migliori. E, come si diceva prima, quando c’è disarmonia, i pretesti per litigare non mancano. Prendiamo il caso Marangoni. Che da settimane sta facendo discutere parecchio in città. Lo si può capire, visto che la possibile riapertura di un termocombustore nel territorio cittadino non farebbe piacere a nessuno. Anche ieri, per dire, durante una conferenza sull’ambiente tenutasi nella biblioteca comunale, il sindaco Daniele Natalia ha ribadito tutto il suo impegno per scongiurare un’eventualità del genere. E la stessa cosa ha fatto il vicesindaco Vittorio D’Ercole, presente anche lui alla stessa conferenza. 

Una conferenza a cui non era presente Ricardo Ambrosetti l’ormai celebre volto maschio di Fratelli d’Italia. Un’assenza del tutto prevista, visto che Ambrosetti in maggioranza non ha deleghe ambientali, e si occupa, nel caso, di scuola. Il problema è che, stando a fonti interne alla maggioranza, qualche giorno fa tra i due, sul caso della Marangoni, sembra ci sia stato, per usare un pallido eufemismo, uno scambio acceso di vedute.

Al termine del quale Ambrosetti, con il suo slang a metà tra l’Accademia della Crusca ed il dialetto di San Filippo, avrebbe imputato a Vittorio D’Ercole uno scarso impegno sul tema Marangoni, esortandolo a fare di più, visto che rappresenta in città il Partito più importante del panorama italiano, almeno attualmente.

Una discussione che pare abbia raggiunto picchi sonori notevoli, anche se poi tutto si è in qualche modo risolto.

Ora. Non si vuole qui sostenere l’insostenibile, ovvero che c’è una crisi alle porte nella maggioranza bulgara dell’avvocato Daniele Natalia. Che peraltro, sempre ieri, chiacchierava amabilmente durante la succitata conferenza con il dottor Necci (per il quale a questo punto si aspetta solamente il passaggio in maggioranza).

Però è evidente che qualche dissapore tra alcuni esponenti c’è. Si tratta, probabilmente, di conseguenze di conti ancora non regolati a dovere. Ambrosetti attende ancora il proprio ingresso in giunta; e D’Ercole punta da mesi alla poltrona, ancora vuota, di assessore ai Lavori Pubblici.

È possibile che le ambizioni dei singoli abbiano contribuito ad accendere la miccia del litigio. Resta da vedere quanto questi dissapori siano destinati a restare sotto la soglia fisiologica della dialettica di maggioranza. E quanto possano invece rendere, se non traballante, almeno più frizzante la coalizione del sindaco Daniele Natalia.