Scontro a Montecitorio: «Togliete Trisulti dalle mani dei sovranisti»

Scontro a Montecitorio sulla Certosa di Trisulti destinata a diventare la scuola di formazione del movimento Sovranista. Per il Governo l'assegnazione la fece il Pd con Franceschini. E la vigilanza compete al Polo Museale. Fratoianni: "Ci sono le condizioni per revocare"

Tutta colpa di Dario Franceschini e del periodo in cui è stato ministro dei Beni Culturali: per il governo Conte la sintesi è questa. Lì và cercato il motivo che ha portato la storica Certosa di Trisulti a finire nelle mani di un’associazione culturale nazional-populista. Che ci realizzerà la scuola mondiale dei sovranisti.

È quanto emerso nel corso dei lavori del pomeriggio a Montecitorio. A sollevare il caso era stata un’interpellanza urgente dell’onorevole Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali. (leggi qui Trisulti, Benjamin e Bannon nel mirino: interpellanza urgente a Montecitorio).

L’accusa di Fratoianni

Il leader di Sinistra Italiana in quel documento ha denunciato che la Certosa di Trisulti è stata affidata ad una fondazione “nazional-populista di destra con ramificazioni negli ambienti del radicalismo giudaico-cattolico statunitense per farne una scuola di nazionalismo di estrema destra e di cattolicesimo integrale“. (leggi qui A Trisulti il quartier generale del piano per portare i Populisti nel Vaticano).

Nel mirino c’è il DHI – Dignitatis Humanae Institute diretto da Benjamin Harnwell. È la fondazione che ha vinto il bando di gara promosso dal ministro dei Beni Culturali nell’ottobre del 2016.

L’attuale ministero guidato da Alberto Bonisoli ha ereditato dalla precedente amministrazione Franceschini.

Con il suo atto d’accusa politico Fratoianni dice che il centrosinistra è stato superficiale ed i gialloverdi non hanno vigilato.

Il caso a Montecitorio

Oggi, in aula alla Camera, c’è stata una nuova puntata della querelle.
Il governo, attraverso il sottosegretario Gianluca Vacca ha risposto a Nicola Fratoianni che insieme a Federico Fornaro teme la nascita a Trisulti di un think thank della destra populista.

Un timore confermato dalle parole del leader sovranista Steve Bannon sulle stampa americana. Spiega che nella Certosa fondata nel 1204 per volontà di Papa Innocenzo III nascerà “un’accademia per studenti ‘guerrieri’ che vogliono imparare le regole del populismo, per diventare una nuova generazione di sovranisti“. (leggi qui A casa di Bannon: «A Trisulti formerò gli agenti del populismo» e leggi qui l’opinione di Maria Giovanna Maglie per Dagospia Da Trisulti al Vaticano e Bruxelles, quello che non abbiamo capito del progetto di Bannon).

La posizione del Governo

 Per il Governo Conte adesso compete al Polo Museale del Lazio vigilare sulla corretta esecuzione del contratto di concessione e sulla tutela del bene. Tocca a lui nella qualità di istituto cui il bene risultava in consegna dal ministero dei Beni Culturali.

«Le dichiarazioni del rappresentante legale della Dhi – ha puntualizzato il sottosegretario Gianluca Vacca, riferendosi alle parole di Benjamin Harnwellasseritamente riportate dalla stampa, non formano parte dell’offerta presentata nel progetto di valorizzazione del bene e non trovano disciplina alcuna nell’ambito della concessione stipulata».

In pratica, da nessuna parte sta scritto che la Certosa veniva presa dal DHI per farci la scuola dei gladiatori del sovranismo mondiale.

Togliete la Certosa ai Sovranisti

I chiarimenti del sottosegretario Gianluca Vacca non hanno affatto rassicurato Leu e Fratoianni.

Il deputato, in Aula ha ripreso il concetto espresso dal rappresentante del Governo: «Lei ha esplicitamente sostenuto che le dichiarazioni responsabile del DHI Benjamin Harnwell, fanno parte delle dichiarazioni programmatiche di quel bene assegnato dall’Italia e che le stesse dichiarazioni non sono in linea con l’offerta presentata e con il disciplinare previsto per l’assegnazione». 

Eppure il rappresentante di Dhi ha più volte dichiarato «di voler realizzare nella Certosa di Trisulti una scuola di formazione politica legata a The Movement e alla fondazione guidata da Steve Bannon».

A questo punto per Fratoianni le parole di Vacca confermano «che oggi ci sono tutte le condizioni affinché il ministero dei Beni Culturali metta in discussione l’assegnazione o quanto meno espliciti e vincoli l’attuale gestione a non realizzare la scuola di nazionalismo di estrema destra e di integralismo cattolico che invece è il dichiarato obiettivo degli assegnatari».

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