Abbruzzese vs Quadrini: «Pezzo di merda, ti farò un culo così»

«Tu sei un pezzo di merda, sei un uomo da quattro soldi: sappi che da oggi ti farò un culo così»: Mario Abbruzzese allarga pollice e indice sia della mano sinistra che della destra e distanzia le braccia. per far vedere ad uno sbalordito Gianluca Quadrini le dimensioni (politiche) che intende fargli.

Tutto accade intorno alle due della notte. Negli studi di Teleuniverso dai quali sta andando in onda la diretta elettorale. E’ appena partito lo stacco con la pubblicità quando si accende lo scontro: solo per questo non s’è visto in onda da casa. Ma chi era in studio ha assistito e sentito tutto. Anche perché i toni erano tutt’altro che pacati.

Ad innescare la scintilla è stata una domanda posta a Mario Abbruzzese dal direttore Alessio Porcu. Solo in apparenza del tutto innocua: “Onorevole, dove candiderete il vostro capogruppo alla Provincia, Gianluca Quadrini?»

La risposta è al vetriolo. «Dove vuole lui. Scelga lui ciò che vuole. Anche perché in questo Partito c’è gente che prima fa gli accordi con me e poi va a cena a parlare male di me. Significa che io non conto niente».

Parte la pubblicità. Gianluca Quadrini affronta la cosa con tono pacato: «Guarda Mario, non so a chi ti riferisci ma una cosa è certa, io non vado a parlare male di te».

Abbruzzese si alza dalla poltrona, piazza gli occhi in quelli di Quadrini e gli dice a brutto muso: «Tu invece dei parlare male di me. Perché io da oggi ti faccio un culo così: sei un pezzo di merda. Tu sei un un uomo da quattro soldi».

Gianluca Quadrini si alza e arriva a tiro del consigliere regionale. Abbruzzese gli afferra la testa e portando la bocca all’orecchio gli dice: «Quadri’ sei un pezzo di merda e un uomo da quattro soldi. Tu sei un poveraccio».

Nello studio ci si prepara a dividere i due. Ma Abbruzzese molla la presa e dice «Questo prima fa gli accordi con me. E poi va a cena ad Arpino e si rimangia tutto».

Il capogruppo provinciale di Forza Italia non ci sta e gli ribatte: «Io non so che ti hanno detto. Ma di fronte ad amici tuoi ho detto “Mi candido dove vuole il Partito. E se anche mi dovessi candidare in Regione insieme a Mario non avrei problemi”. Che ci sta di male?»

Il consigliere regionale lascia gli studi lanciando il suo anatema. «Sappi che ti farò un culo così».

Inseguito dalla frase del capogruppo: «Mario: se vuoi la guerra facciamola. Ma la pelle mia non ‘avrai facilmente!»

Che il clima tra i due non fosse sereno si era intuito durante la trasmissione. Per tutta la serata non si erano rivolti una parola, facendo di tutto per ignorarsi. All’arrivo in studio, Abbruzzese non gli aveva stretto la mano.

La vera partita per le elezioni è appena cominciata. E Gianluca Quadrini è nel mirino di Mario Abbruzzese. Che fino a questo momento non ha fallito un solo tiro.

§