Lite e strilli tra signore, poi la scomunica: «Vediamo se farai ancora l’assessore» (di M. Molisani)

Scontro tra lady nel Comune di Cassino. La capogruppo di Forza Italia Rossella Chiusaroli ed il suo assessore Dana Tauwinkelova si scontrano sui meriti per il finanziamento concesso dalla Provincia. Il diavolo veste d'azzurro.

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

Ricordate la celebre rissa tra le showgirl Antonella Elia e Aida Yespica sulle spiagge del reality show “L’Isola del Famosi”? Urla, unghie sibilitanti, ciuffi di capelli strappati e “naufraghi” a lottare per separare le due “bestie”, come le definì una nota rivista italiana.

Non sono arrivate ai capelli ma Rossellissima Tacco 12 Chiusaroli e Dana Furia C(i)eca Tauwinkelova se ne sono dette verbalmente di santa ragione. Lo hanno fatto al telefono, messo in viva voce nel bar dinanzi al Comune di Cassino sotto gli occhi increduli di quattro o cinque spettatori non paganti tra cui Benedetto Social et poi Labora Leone, il consigliere comunale Carmine The Warrior Di Mambro e il mega dirigente prossimo al pensionamento Gianni il Cerimoniere Lena.

Nel bar, con il telefono in modalità “sentite tutti“, torreggiante suoi suoi tacchi, c’era la capogruppo Rossellissima. Dall’altro capo, l’assessora.

Il motivo del contendere è stato un finanziamento, concesso dalla provincia di Frosinone per la gestione della raccolta differenziata dei rifiuti. Entrambe vorrebbero riscuoterne i meriti e le celebrazioni.

Sei stata scorretta. Su questo finanziamento c’ho lavorato io in Provincia“, ha detto Rossellissima alla Tauwinkelova. Che, ovviamente non ha fatto altro che dire l’esatto contrario.

Sei una pettegola, con il tuo comportamento stai mettendo zizzania nel gruppo“: Rossellissima è fuori controllo. In pratica, al telefono rimprovera l’assessora di essere andata dai Consiglieri di Forza Italia ed avergli detto che bisognava ritirare tutta una serie di provvedimenti presentati di recente. E che l’ordine di ritirare tutto partiva da Rossella. “Non ti avevo detto questo – tuona invece la capogruppo – ma soltanto di informarmi per evitare sovrapposizioni. Come nel caso dei fondi Provinciali“.

 

 

IL DIAVOLO VESTE….”AZZURRO”

Dana risponde a tono. Spiega che è un malinteso. E che lei non è né pettegola né seminatrice di zizzania.

Ma i toni si alzano. Tra i presenti c’è chi giura di avere sentito Rossellissima dire: “Va bene, va bene vediamo se continuerai a fare l’assessore tra un paio di giorni“.

Lei nega. Altri ricordano che invece Dana avrebbe detto: “Vediamo se hai i numeri per sfiduciarmi“.

La sensazione è che il posto in giunta, visti i pessimi rapporti della Tauwinkelova con il resto del Gruppo, cominci a vacillare e non poco. O che il posto da Capogruppo sia di nuovo in bilico.

Altri problemi per Carlo Magno…per disperazione D’Alessandro: il diavolo veste……azzurro.

WILL E GRACE

Ma anche Carlo è alle prese con i suoi problemi. L’attività del secondo Comune della Provincia di Frosinone per numero di abitanti è ormai ridotta ad una situation comedy all’americana. Una sorta di “Will e Grace“, la fortunata serie statunitense creata da David Kohan e Mutchnick trasmessa dalla NBC dal 1998 al 2006.

La dissoluzione del “cencio magico” non ha prodotto nessun direttorio, nessun senso di collegialità. Quello tanto agognato dai consiglieri di maggioranza. Che avevano minacciato la crisi di governo proprio per via del ristrettissimo gruppo di ‘consiglieri’ (il “cencio magico“) con i quali il sindaco si consultava in continuazione, decidendo tutto con loro ed escludendo gli altri.

Alla fine se il bello e il cattivo tempo, prima, lo facevano in quattro, ora lo fanno in due.

 

COPPIA DI FATTO

La “coppia di fatto” è composta Carlo Magno…per la disperazione D’Alessandro e Benedetto Social et poi Labora Leone che quotidianamente vanno in scena con le loro disavventure. Determinate dalla cattiva burocrazia (a detta loro) o dalla loro discutibile organizzazione mentale (a detta dei dipendenti soprattutto nei confronti dell’ex aedo abbaziale).

In sostanza a resistere alle continue interferenze del padre putativo Mario (M)ente Locale Abbruzzese sono rimasti i due devoti pargoli, che ormai vagano come anime in pena nei lunghi e afosi corridoi del Comune di Cassino.

Ormai anche il compianto (amministrativamente) commander in Chief non si fa vedere molto a Palazzo. Eccezione fatta per qualche sortita nell’ufficio di CMD’A che fa perdere quasi mezza giornata di lavoro a Carlone ed ai dipendenti: che sbuffano in coda alla porta per presentare carte e cartocelle al primo cittadino. Quegli stessi dipendenti che vengono poi accusati dall’assessore Benedetto Social et poi Labora Leone di bloccare l’attività amministrativa.

 

L’UNIVERSITÀ “ABBRUZZESE”

Ormai M.A. impartisce lezioni nel suo studio, ormai sgombro di clientela, dove, quando necessario, si reca con zainetto e quaderno il buon apprendista Leone.

Ma l’università degli studi “Abbruzzese” offre servizi a seconda delle esigenze degli studenti. Visto il diffondersi delle attività multimediali e la possibilità magari di vedersi senza destare sospetti, è attivo il servizio a domicilio, via telefono e anche whatsapp. Soprattutto per CMD’A visto che “sta dalla mattina alla sera a perder tempo a ricevere le persone” come ha più volte criticato Mario (M)ente Locale Abbruzzese.

Racconta più di qualche commensale che ha avuto l’onore di presiedere alle riunioni occasionali (nel senso organizzate alla chi ci capita, ci capita) alla locanda del Santo Bevitore che, dopo un certo orario, quando i gradi cominciano ad oltrepassare la soglia, inizia lo sproloquio.

 

IL TRIANGOLO PER IL COSILAM

Intanto mentre esercita la parte del padre padrone con i pargoli di Cassino, M.A. gioca al “triangolo” con Mauro W San Francesco Buschini e Francesco Highlander De Angelis.
Come detto nell’Indiscreto (leggi qui Indiscreto – La trasferta di Mauro, schiaffi tra consigliere, il silenzio dell’oste), infatti, M&M si sono incontrati nella città martire per affrontare la questione Cosilam.

L’accordo per la presidenza dell’ente tra Mario e Francesco lo avevamo anticipato tempo fa. Ora si è passati alla fase operativa: dove il braccio armato del Guru De Angelis, sta incominciando a sussurrare ai “cavalli” piddini il nome concordato.

M&M l’altra sera hanno ripassato i conti. Per la presidenza di Mario Abbruzzese ci sarebbero già 52 firme su 92

Ma dalle file di Libero volo radente Mazzaroppi pare che stiano ripassando i conti a loro volta. E Codice alla mano stiano verificando se i Comuni in dissesto possono esercitare il voto all’interno della assemblee dei soci. Un dato che sarebbe in grado di fare la differenza: Cassino è il socio con il numero di quote più rilevante in mano.

Per dirla come Rino Gaetano, “chi vivrà vedrà”.

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