In un tweet il consigliere M5S Barillari rivela di essere stato insultato in Aula dai suoi colleghi di Partito. Che pubblicano anche il foglio con i presenti. Nuova tappa della guerra interna. E non è l'unico foglio asd 'uscire'. Ce n'è pure un altro che rivela...
Insulti in Aula, grida, documenti sbattuti su Facebook per farli finire sotto gli occhi di tutti: lo scontro interno al Movimento 5 Stelle diventa guerra aperta in Regione Lazio. Da una parte c’è l’ala ‘di proposta‘ che fa riferimento alla capogruppo Roberta Lombardi: è la parte che insieme a Nicola Zingaretti ha costruito il dialogo sul quale è nato il governo Conte 2. Dall’altra parte c’è l’ala ‘di protesta‘ con i duri e puri che fanno riferimento a Davide Barillari, contrario a qualsiasi dialogo: a prescindere che sia con i Dem o con la Lega.
Barillari bastardo e vigliacco
La denuncia arriva con un tweet. Il consigliere regionale Davide Barillari lancia un cinguettio. Con il quale rivela di avere ricevuto pesanti insulti in Aula, nel pieno del Consiglio regionale del Lazio.
“Bastardo, vigliacco, vergognati. Poi quel ‘pericoloso sfigato’ urlato dal centro dell’aula consiliare di fronte ai consiglieri PD che ascoltavano e ridevano. Questo è diventato il M5S Lazio?”
scrive nel tweet Barillari in rotta di collisione da mesi con quasi tutto il resto del gruppo M5S regionale.
Il Consigliere a 5 Stelle non indica i nomi di chi avrebbe gridato quegli insulti. Ma tagga ‘per conoscenza‘ tre colleghi del Gruppo: sono Marco Cacciatore, Valerio Novelli e la stessa capogruppo Roberta Lombardi.
Documenti sul web
Ma è solo l’ultima parte di una giornata ad alta tensione. Nel corso della quale è finita sul web la lista dei presenti in Aula alla Pisana, quella degli assenti in missione e soprattutto quella degli assenti ingiustificati.
Il gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale del Lazio ha messo tutto su Facebook, accompagnandolo con gli hashtag #LAVORIDAULA e #CONSIGLIOREGIONALE.
Innanzitutto cosa c’è scritto su quei documenti. Dalle carte risulta che oggi erano presenti in Aula Roberta Lombardi, Marco Cacciatore, Davide Barillari, Silvia Blasi; assenti in missione: Devid Porrello. Assenti senza giustificazione: Valentina Corrado, Gaia Pernarella, Valerio Novelli, Francesca De Vito.
La guerra interna
E allora? Cosa significa? Non è una consuetudine per il Movimento pubblicare questo genere di atti: anche nella Regione Lazio lo streaming e la casa di vetro sono rimasti una pia illusione. Con molta probabilità è stata la risposta a Davide Barillari e Valentina Corrado che ieri, in due diversi post, avevano puntato il dito contro le “opposizioni” (quindi anche il 5 Stelle) che con le loro assenze avevano di fatto consentito alla risicatissima maggioranza di centrosinistra (19 voti) di approvare il rendiconto della Regione.
Su quelle assenze strategiche già ieri si era scatenata una guerra interna. (leggi qui La mattina Lombardi apre al Pd, il pomeriggio il M5S la silura in aula e leggi qui la cronaca della seduta Caos in Regione, la nuova maggioranza già vacilla)
Oggi è avvenuto qualcosa di simile. Perchè l’assestamento di Bilancio è stato approvato con 22 voti a favore, 3 astenuti e 8 contrari. E quasi metà del Cinque Stelle non era in aula.
E quella degli altri
Ma quello pubblicato dai 5 Stelle non è l’unico foglio finito in circolazione. Ce n’è pure un altro. È quello con presenti e assenti nella seduta di mercoledì, finita al centro delle polemiche. Barrati in rosso ci sono gli assenti, la nota AG sta per assente giustificato, il post it giallo è una nota con cui ricordare agli uscieri di far firmare i 3 consiglieri presenti ma che non avevano fatto in tempo a siglare il foglio.
Dalla lettura dei presenti è chiaro che la presenza in Aula del Consigliere Sergio Pirozzi non era affatto decisiva per l’approvazione del Bilancio. A meno che non ci fossero sul foglio più firme che presenti in Aula.
Davide vieni con noi
In serata il capogruppo del Misto Antonello Aurigemma ha spalancato le porte al consigliere Davide Barillari. «Non spetta a me sicuramente giudicare il comportamento degli altri colleghi per i fatti che lo hanno riguardato ed esprimendo comunque solidarietà al collega Barillari per la coerenza delle proprie posizioni, saro’ lieto di accoglierlo nel gruppo misto per continuare l’opposizione all’Amministrazione Zingaretti».