Scontro in Provincia: «Comunista scemo». «Fascista abbassa le mani»

Non sono volate le sedie soltanto perché erano troppo pesanti. Ma gli insulti e gli strilli sono volati per tutta la stanza in cui erano riuniti i consiglieri della maggioranza che governa la Provincia di Frosinone.

Il campionario esibito dagli uomini del presidente Antonio Pompeo  è stato ampio e vasto. Si va dal «Comunista scemo» e «Non parli: scoreggi» (copyright Andrea Amata)  al «A chi vuoi pigliare per il culo » e «Fascista, abbassa le mani» (copyright Domenico Alfieri)

A scatenare la pacata e leale discussione in maggioranza all’interno di Palazzo Iacobucci a Frosinone, in serata è stata l’assegnazione della presidenza della II Commissione. E’ quella che ha competenza su Sviluppo e Tutela del Territorio, si occupa di pianificazione territoriale e trasporti, ambiente e ecologia, attività produttive.

A reclamare il timone di quella Commissione è stato il vice presidente Andrea Amata (Area Popolare). Ha spiegato ai colleghi che è la logica prosecuzione dell’attività svolta da lui al Tavolo per lo Sviluppo.

Una richiesta che non è andata giù a Domenico Alfieri che oltre ad essere consigliere provinciale è anche presidente provinciale del Partito Democratico. «Andrea, tu hai già la vice presidenza della Provincia – ha fatto notare Alfieri – e in base ai voti che avete riportato mi sembra che Area Popolare sia ben rappresentata. Credo invece che questa commissione debba andare a noi del Pd, proprio in considerazione del peso politico che esprimiamo».

Il vice presidente Amata non ha gradito. Ha detto più o meno: Dome’ la vice presidenza non l’abbiamo pretesa noi di Area Popolare. Ce l’avete voluta dare voi. Vuoi le mie deleghe? Pigliati pure le mie deleghe. Significa chje ci andrai tu a Roma dove fino ad oggi sono andato io per risolvere i problemi dei lavoratori.

Domenico Alfieri ha notoriamente un problema genetico: gli rende difficile il dialogo con chi proviene da destra. «Andrè, ma a chi vuoi pigliare pe’ culo? Guarda che ci stavo pur io nella delegazione che ha fatto le trattative per la maggioranza. La vice presidenza l’avete pretesa voi. Ma che cazzo stai a dì?!»

A questo punto i racconti sono identici nella sostanza ma leggermente diversi nelle sfumature. La ricostruzione alla lettera non è possibile ma in sostanza il vice presidente Amata avrebbe contestato la ricostruzione politica fatta dal collega, rispondendo pressappoco Tu non parli: scoreggi

In risposta, il presidente del Pd ormai in piedi ed a tiro del vice presidente della Provincia avrebbe replicato Non voglio avere un cazzo a che fare con chi ha modi fascisti come i tuoi.

All’appellativo ‘fascista’, Andrea Amata che è stato capo segreteria di Isabella Rauti, ha replicato a bruciapelo Comunista scemo!

Il presidente della Provincia Antonio Pompeo assiste alla scena con gli occhi sgranati, il presidente d’Aula Luigi Vacana invece di intervenire applica la saggezza ciociara racchiusa nel proverbio ‘A chi sparte tocca la meglio parte‘. E per evitare qualche sganassone che ormai è nell’aria, assiste dalla sua poltrona. Si alzano in piedi gli altri consiglieri per dividere i due contendenti che ormai stanno per arrivare alle mani. Basito l’indipendente Massimiliano Mignanelli eletto nella lista Pd che commenta con chi gli sta seduto accanto: Azz e io mi lamentavo delle riunioni che facevamo noi nel Pdl a Cassino…

Andrea Amata gesticola in maniera molto animata. Domenico Alfieri gli urla Abbassa le mani, mi stai mettendo le mani addosso!

Il vice presidente avrebbe ribadito la sua convinzione sulla scemenza dei comunisti. Alfieri si rivolge al presidente Pompeo: Preside’, sono stanco di persone come loro che in Provincia stanno da una parte e poi nei Comuni vanno dall’altra.

Ecco il nervo scoperto. Alle Comunali di Frosinone Area Popolare si starebbe preparando a sostenere con convinzione Nicola Ottaviani, mollando il candidato del Pd Fabrizio Cristofari. Nonostante in Provincia il Partito governo con il Pd.

Alla fine, Antonio Pompeo riesce ad imporre la sua autorità. Scende nell’arena e ristabilisce l’ordine. Impone il rompete le righe. E raccomanda a tutti: Ora non facciamo che finisce tutto su Alessioporcu.it

Non si preoccupi, Presidente.

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