Scontro sulla Farmacia: sono mancate solo le botte

Il sindaco presenta le possibili soluzioni per la farmacia comunale. La maggioranza vuole la gestione in house e fonderla con la società Ambiente. Creando un'unica holding. È scontro pesante tra maggioranza e opposizione: salta il tavolo del dialogo.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Scontro al vetriolo durante la conferenza dei capigruppo, chiamata a discutere il futuro della farmacia comunale di Sora. Talmente acceso che il presidente del Consiglio è stato costretto a sciogliere la seduta. Il sindaco Roberto De Donatis aveva appena illustrato il percorso tracciato dall’avvocato dell’Anci (l’associazione dei Comuni italiani), incaricato di prospettare i due modelli gestionali previsti dalla legge: la gestione in house e quella mista. È stato lì che è scoppiata la bagarre con un duro scontro fra maggioranza e opposizione. 

Il Consiglio Comunale di Sora

Nel mirino è finita prima l’assessore Gabriella Paolacci a cui è stato detto “qua si fa sempre quello che dici tu”. Poi è toccato alla consigliera Pd di minoranza Maria Paola D’Orazio: l’ex sindaco Ernesto Tersigni (anche lui all’opposizione ma con il centrodestra) l’ha invitata a sedersi con la maggioranza; è stata lei a lavorare gomito a gomito con l’Anci. Quindi è stata la volta del consigliere di maggioranza Natalino Coletta a cui è stato detto: “protesti contro quest’Amministrazione poi ti accodi sempre anche quando ti tolgono i soldi per la pista ciclabile”, con evidente riferimento alla seduta consiliare dell’altra mattina durante la quale il mutuo per il potenziamento della pista ciclabile intercomunale è stato spostato alla demolizione del mattatoio per costruire la scuola di Renzo Piano

L’accusa della minoranza è chiara: sostiene che concentrare la Farmacia e la gestione dei rifiuti urbani in un’unica municipalizzata concentrerebbe troppo potere in mano ad una sola area politica. Cioè quella con i numeri per eleggere il management della società.

Le due opzioni

Ma procediamo con ordine. La riunione dell’altro pomeriggio era la seconda. Già la settimana scorsa se ne era tenuta una prima e anche in quel caso c’erano state urla e attacchi politici pesanti. Ma a differenza della settimana scorsa, questa volta il sindaco Roberto De Donatis non ha aperto bocca. Anzi ha abbandonato la riunione che poi il presidente del Consiglio Antonio Lecce ha provveduto a sciogliere. A detta di qualcuno dei presenti “sono mancate soltanto le mazzate”. Un’esagerazione ma che rende bene l’idea del clima.  

La farmacia comunale di Sora

Nel frattempo il primo cittadino aveva illustrato le due opzioni prospettate dal tecnico: ossia la gestione in house, a cui la maggioranza vorrebbe passare, e la gestione mista pubblico-privata che è quella attualmente in vigore per la farmacia.  

Ecco le fasi illustrate dal primo cittadino nel dettaglio.

La gestione in house

“Il modello gestionale ‘in house’ prevede

 1. Delibera di Giunta comunale con cui si richiede alla società “Ambiente” un’offerta, o piano industriale, per la gestione della Farmacia comunale indicando gli obiettivi stabiliti dall’Amministrazione; 2. La società Ambiente presenta la proposta al Comune; 3. Istruttoria da parte del Comune (relazione in base a quanto previsto dall’articolo 192 del decreto legislativo numero 50 del 2016 e valutazione della congruità dell’offerta); 4 Convocazione del Consiglio comunale finalizzato a: 4a) modifica del modello gestorio; 4b) Approvazione della relazione di cui al punto precedente; 4c) Modifica dello statuto della società esistente; 4d) Messa in liquidazione dell’attuale società mista con mandato al sindaco della nomina del liquidatore; 4e) Indicazione della data di decorrenza del nuovo affidamento; 4f) Approvazione dello schema del contratto di servizio”.

Il Consiglio Comunale di Sora

Si legge ancora nel documento proposto dal sindaco: “Tutte queste attività saranno concluse entro il 31 dicembre 2019. A partire dalla data di approvazione degli atti di cui al punto 4 da parte del Consiglio comunale, gli uffici comunali e la società Ambiente Surl devono porre in essere tutto quanto necessario per l’attivazione della nuova gestione della Farmacia comunale (bandi di concorso)”. 

Quindi riprende l’elenco del crono programma: “5. Delibera di Giunta con accorpamento dei servizi (Ambiente più Farmacia)”.

“Tenuto conto che per l’espletamento di tutto quanto necessario per attrezzare la società in house occorreranno i primi tre mesi dell’anno 2020, per evitare la chiusura della farmacia verrà incaricato della gestione il liquidatore della società mista, come da previsione di legge, il quale avrà pieni poteri per garantire la continuità del servizio senza alcuna interruzione”.

La gestione mista

Fin qui la tabella di marcia per passare alla gestione in house, come già anticipato da AlessioPorcu.it quasi un mese fa (leggi qui Ambiente e Farmacia in un’unica società in house: intanto via ai licenziamenti). Il tutto ora messo nero su bianco: la fusione di Ambiente Surl e della Farmacia comunale in un’unica società. Anzi, sarebbe meglio dire che prevede l’assorbimento della Farmacia comunale da parte di Ambiente Surl. 

L’interno della farmacia comunale

Poi è seguita l’illustrazione da parte del primo cittadino del crono-programma sul Modello gestionale per il rinnovo della società mista mediante gara cosiddetta “a doppio oggetto”. Ossia il modello attualmente adottato. 

Tale procedura prevede: 1. Perizia di stima del valore della società da mettere a base di gara; 2 Convocazione del Consiglio comunale per approvare lo schema di convenzione e dare mandato al dirigente preposto di predisporre gli atti di gara; 3. Determina di approvazione del bando e invio della documentazione alla SUA; 4. Pubblicazione su Gazzetta Europea e 35 giorni per la presentazione dell’offerta; 5. Nomina della commissione; 6. Apertura delle buste (15 giorni); 7. Aggiudicazione con accertamento dei requisiti; 8. Attesa del termine dilatorio di 35 giorni per eventuali ricorsi.

“Al fine di garantire la non chiusura della Farmacia il bando di gara deve essere pubblicato entro il 31 dicembre con possibilità di rinegoziare i nuovi Patti e condizioni per l’affidamento nelle more dell’espletamento della gara”.

La maggioranza

Roberto De Donatis © Giornalisti Indipendenti

Questo dunque quanto proposto dal primo cittadino De Donatis il quale, ovviamente, ha parlato a nome di tutta l’Amministrazione che sin da subito si è mostrata propensa alla gestione in house. Una posizione assunta nonostante l’iniziale contrarietà di Natalino Coletta e Floriana De Donatis. Posizioni che attualmente sarebbero rientrate. E comunque c’è sempre Maria Paola D’Orazio a sostenere la linea della maggioranza sulla Farmacia.

Di sicuro fra la maggioranza e l’opposizione sembra finita la stagione del dialogo che era stata auspicata dal sindaco in virtù della delibera del 2018, votata all’unanimità, che concedeva un solo anno di proroga all’attuale gestione della farmacia. 

A questo punto tutto è rinviato direttamente al Consiglio comunale che era stato chiesto dalle stesse opposizioni.

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