Scoppia la pace in Forza Italia: Quadrini e Ciccone si abbracciano a distanza

Due lettere siglano la tregua interna a Forza Italia. nel tardo pomeriggio Quadrini scrive e detta i confini della sua azione. Riconoscendo piena legittimità al coordinatore Ciccone e riconoscendo il congresso. In serata Ciccone gli spalanca le porte

Rami d’ulivo a volontà. Intere piantagioni. Per tenere unita Forza Italia e non diventare il pretesto di scissioni già programmate. Il neo vice coordinatore di Forza Italia del Lazio con delega sulla Provincia di Frosinone Gianluca Quadrini (leggi qui Gianluca Quadrini torna in Forza Italia: è il vice coordinatore del Lazio) sabato ne ha disboscati ad ettari. E li ha consegnati virtualmente a tutta l’area Abbruzzese / Ciacciarelli. Con la quale non gliene frega niente di fare la pace. Ma nemmeno vuole essere il pretesto per partenze (leggi qui Aria di rivolta in Forza Italia. Del Brocco: «Quadrini un altro affronto, ora basta»).

Conti da regolare ne ha molti: dalle candidature mancate fino all’emarginazione interna subite negli ultimi due anni. Ma farlo ora sarebbe un suicidio politico. E poi le vendette sono piatti che sono più saporiti quando sono freddi. Se nel frattempo non si riesce a dimenticare.

Il neo vice coordinatore ci ha pensato un pomeriggio. Poi ha dettato la sua posizione ufficiale: un capolavoro di democristiano equilibrismo, fermezza fazzoniana, diplomatica conciliazione.

Messaggi di pace

Forza Italia è una soltanto. Così l’ha concepita il presidente Silvio Berlusconi. E così abbiamo il dovere di continuare a governarne lo sviluppo noi che siamo stati chiamati a metterci a disposizione dell’organizzazione di Partito.

Nel solco di questa unità, abbiamo il dovere di cogliere le varie sensibilità e sfumature del dibattito politico interno. È quanto avvenuto fino ad oggi con la gestione del vice presidente nazionale Antonio Tajani e del coordinatore regionale Claudio Fazzone.

Proprio per questo ritengo opportuno sottolineare che nulla cambia nella linea del Partito con la mia nomina a vice coordinatore regionale. Il mio ruolo sarà quello di supportare il Coordinatore Regionale Fazzone nel pieno rispetto degli organi rappresentativi che sono stati legittimamente e democraticamente eletti attraverso i congressi.

Non intendo intervenire a gamba tesa nelle dinamiche democratiche interne, non è mio compito interferire sui processi decisivi stabiliti dallo statuto.

Laddove sarà necessario farò sentire la voce del Partito regionale. Ma questo deve essere interpretato come un contributo alla discussione. E non un commissariamento come da alcuni paventato.

Insieme dobbiamo contribuire alla crescita di Forza Italia, nell’esempio datoci dal coordinatore Claudio Fazzone, in base alle linee guida del vice presidente Antonio Tajani. Come ci ha insegnato Silvio Berlusconi.

C’è tutto. La citazione sia ad Antonio Tajani che a Claudio Fazzone. La riverenza a Silvio Berlusconi. Il riconoscimento pieno del recente congresso. E soprattutto dei quadri dirigenti che ha eletto a partire dal coordinatore provinciale Tommaso Ciccone. La negazione di qualsiasi ingerenza nella componente di Abbruzzese / Ciacciarelli e allo stesso tempo la difesa delle prerogative regionali di Claudio Fazzone.

Il messaggio tra le righe è chiaro: niente guerre e niente dispetti. Ci affronteremo quando sarà il momento. Nel modo che non prevede sconti o vie di fuga: cioè con la conta, il metodo che ha sempre stabilito vincitori e vinti nelle dinamiche interne dei Partiti.

La risposta di Ciccone

Capolavori della diplomazia. A distanza di qualche ora è proprio Tommaso Ciccone a scendere in campo e spegnere i principi d’incendio.

Forza Italia ha la necessità di recuperare consensi, sia a livello nazionale sia a livello locale, non temendo di aprirsi al contributo e all’adesione di quanti hanno voglia di mettersi a disposizione per la crescita del nostro Partito.

Se un politico di peso, non poco rilevante, come Gianluca Quadrini ha smosso mari e monti per rientrare in Forza Italia, non cedendo alle lusinghe di altri Partiti, vuol dire che quest’ultima è ancora attrattiva, vivace nelle sue dinamiche e proiettata verso quell’atteso rilancio.

Non possiamo essere sempre rammaricati: una volta perché qualcuno esce e l’altra perché qualcun altro entra… o rientra. La priorità, in questo momento, è far crescere il consenso di Forza Italia e sostenere con impegno i suoi candidati, riaffermando la centralità di una forte area moderata che deve tornare determinante nei processi politici, nazionali e locali.

Mi sembra chiaro, quindi, che il rientro di Gianluca Quadrini nella famiglia azzurra risponda pienamente a tutte queste considerazioni e necessità.

Altro potremmo dire sulle modalità con cui questo rientro si sia concretizzato. Indubbiamente far apparire come un blitz quella che è sicuramente un’operazione condivisibile, eventualmente da preparare e presentare con i dovuti passaggi e le necessarie anticipazioni, è sembrata ai più una scelta anomala.

È indubbio, tuttavia, che lo stesso rispetto e la stessa considerazione che vogliamo riconoscere a chi decide di entrare… o rientrare in Forza Italia, la dobbiamo anche, e soprattutto, a chi nel nostro Partito ci è sempre stato e ci è sempre rimasto, nella buona e nella cattiva sorte, continuando a metterci, ininterrottamente, la faccia.

Ma siamo in campagna elettorale e la priorità ora è sostenere tutti nostri candidati, sia impegnati sul fronte delle amministrative sia su quello delle europee, perché se non saremo più che uniti, Gianluca Quadrini incluso, nel perseguire il fine comune dell’affermazione elettorale di Forza Italia, non avremo neanche più un partito nel quale confrontarci… o, semmai, scontrarci.

C’è tutto anche qui. Il riconoscimento reciproco, la rivendicazione dei propri spazi, la legittimazione della nomina anche se va a rompere le uova nel paniere. Il messaggio è: sei voluto rientrare? Non lamentarti però se perderai le tue battaglie interne, finirai in minoranza, non otterrai la candidatura.

Forza Italia si avvia a diventare un Partito vero.

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright