Scosse di assestamento in Aula: alt al Pd. Altobelli varca il Rubicone

Manovra per impedire la nascita del Gruppo Pd in Aula. Sarebbe stato troppo ingombrante ed avrebbe stretto la via per il passaggio di Caschera in maggioranza. Altobelli verso Forza Italia. Pronto a varcare il Rubicone insieme alla dirigenza azzurra che da qui a un anno non esclude di poter governare con il sindaco e al fianco dei Democrat. Di fatto solo Fratelli d’Italia è rimasta fuori dai giochi. Ecco come vanno lette le ultime mosse politiche all’interno dell’Amministrazione Di Stefano

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Doveva essere soltanto l’ultimo tassello. Quello per completare l’assetto della macchina amministrativa del sindaco Luca di Stefano, con la formazione delle Commissioni e l’assegnazione delle deleghe ai consiglieri. Invece l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Sora ha rappresentato anche un chiaro segnale per quelli che saranno i futuri assetti politici nell’Aula.

Tre gli aspetti principali che vanno letti: l’allargamento del gruppo civico Made in Sora, le trappole disseminate sulla via che porta alla costituzione del gruppo Pd e il cambio di strategia nel gruppo di Forza Italia ora all’opposizione.

LO SCHERZO DI CARNEVALE

Rocco Carnevale

Era in quota Articolo Uno. Dopo le esternazioni fatte nelle scorse settimane da Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani che parlavano di un probabile ritorno a casa anche il Consigliere Rocco Carnevale era dato in quota Partito Democratico. Al punto che c’era stato un riavvicinamento fra la consigliera Dem Maria Paola D’Orazio e Stefano Lucarelli, già in quota Pd poi passato con Articolo Uno e artefice di una lista con il proprio nome a sostegno di Luca Di Stefano. La stessa lista che poi ha eletto consigliere Rocco Carnevale, seduto fra gli scranni della maggioranza e diventato vicepresidente del Consiglio.

Il suo ingresso nel Pd avrebbe permesso la nascita di un gruppone tutto politico . E avrebbe rimesso in gioco anche lo stesso Lucarelli, lasciato fuori dal balletto degli assessorati e delle deleghe. Invece all’ultimo momento è arrivato lo scherzo di Carnevale: il consigliere Rocco ha aderito a Made In Sora, il gruppo civico del sindaco. Precludendosi di fatto anche la futura possibilità di poter entrare nell’Esecutivo. E il perché è presto detto: il raggruppamento del primo cittadino ha già al suo attivo lo stesso sindaco Di Stefano, un assessore, il presidente del Consiglio e con l’ingresso di Carnevale anche il vicepresidente. Fine dei giochi.    

C’È LOMBARDI CHE DICE NO

Salvatore Lombardi

La strategia Dem era chiara, applicare anche al Consiglio comunale di Sora la teoria del campo larghissimo (che permette al Pd di ottimizzare al massimo anche i risultati minimi).

Faceva parte del pacchetto che ha portato l’elezione di Alessandro Mosticone a consigliere Provinciale e che prevedeva fra l’altro anche il suo tesseramento al Pd. Subito dopo le Provinciali si sarebbe dovuto costituire nell’Aula di Sora il gruppo consiliare Pd. Con l’adesione di cinque consiglieri: Maria Paola D’Orazio e Salvatore Lombardi che già fanno parte del gruppo civico Sora Democratica; Rocco Carnevale che – abbiamo visto – doveva essere scippato dal gruppo del sindaco; Alessandro Mosticone e Francesca Di Vito, questo ultimi due candidati alle Comunali nella civica Il Centro, la storica lista dell’ex sindaco Enzo Di Stefano.

Queste le previsioni, che davano anche capogruppo Pd Maria Paola D’Orazio in virtù della regola delle preferenze (lei ne ha prese di più). E visto che è già anche capogruppo di Sora Democratica. Si erano susseguite anche voci secondo cui invece il capogruppo sarebbe stato il consigliere Lombardi. Ma dopo l’operazione “CarnevaleLombardi (descritto come uno dei fedelissimi del sindaco) non si è più tesserato al Pd. E circolano voci insistenti secondo cui Di Vito non risponde politicamente a Mosticone.

Cosa se ne deduce? Che del grande gruppo Pd composto da 5 consiglieri, che avrebbe dovuto condizionare l’azione politica e amministrativa di Sora restano sulla carta soltanto D’Orazio e Mosticone e non si parla più della sua costituzione. Almeno per ora. Dato che le Provinciali ormai sono state archiviate. Come dire: finita la festa gabbato il santo.

TERRENO PER LINO

Il museo della media Valle del Liri

Della formazione del Gruppo non si è parlato nemmeno durante l’ultima riunione del Pd: quella in cui si è invece discusso della famigerata vicenda del Museo Civico che ha portato l’Amministrazione al centro delle critiche a livello nazionale.

Nonostante sia emersa la necessità di dare maggiore peso alla componente politica del Partito perché assista la componente amministrativa (leggasi Maria Paola Gemmiti) nessuno ha parlato della costituzione del gruppo che avrebbe senza dubbio rappresentato una formidabile arma politica.

Fonti vicine al sindaco ipotizzano che sia in corso una sottile strategia per ridimensionare il Partito Democratico e creare spazio in maggioranza al leghista Lino Caschera, in virtù di quell’accordo politico pre-ballottaggio (sempre negato dai protagonisti) che avrebbe dovuto portare Caschera ad essere eletto Presidente del Consiglio Comunale. Salvo poi non trovare il sostegno dell’opposizione. Ma ora c’è chi giura che il dado è tratto e il leader sorano della Lega viene dato spesso presente nell’Ufficio di gabinetto del sindaco.

ALTOBELLI VARCA IL RUBICONE

Era stato il candidato sindaco del centrodestra alle Amministrative di Sora in quota Udc. Qualche giorno prima di Natale, invece, Federico Altobelli era presente a una cena a Cassino con tutto il gruppo di Forza Italia.

Per un attimo era comparso anche su uno stato di Facebook di Rossella Chiusaroli, sub commissario azzurro per la provincia di Frosinone e commissario liquidatore della XV Comunità montana Valle del Liri. In breve però è stato rimosso.

Nel frattempo, Altobelli aveva agito in solitaria nella trattativa per la presidenza del Consiglio; aveva gestito la fase che stava portando la presidenza verso l’altro consigliere di minoranza, Salvatore Meglio, candidato alle Comunali di Sora come indipendente nella lista Udc di Altobelli. Poco quella fase Salvatore Meglio ha creato il gruppo consiliare Forza Sora e di recente è stato candidato alle Provinciali proprio nella lista di Forza Italia.

Ora il dado è’ tratto: Alea iacta est, come disse Caio Giulio Cesare il 10 gennaio del 49 a.C. mentre varcava il fiume Rubicone per dirigersi contro il rivale Gneo Pompeo a Roma.

AZZURRE ASPIRAZIONI

Federico Altobelli

Anche Altobelli è pronto a varcare il Rubicone. Non per andare in guerra ma piuttosto per aderire a Forza Italia e poi, insieme con il collega Meglio, passare in maggioranza.

Il sasso nello stagno è stato lanciato durante una riunione a Frosinone, evidenziando il dialogo che Forza Italia ha instaurato con il Pd: a Latina (eleggendo insieme il nuovo presidente della Provincia Gerardo Stefanelli), a Viterbo (anche qui hanno eletto insieme il presidente). Una situazione che però a Frosinone è semplicemente impossibile da immaginare: il coordinatore regionale Claudio Fazzone ha detto con chiarezza che il Partito starà con il centrodestra alle prossime Comunali di Frosinone. E che il sub coordinatore Adriano Piacentini sarà candidato alle Primarie.

Allora, a che titolo è stata detta quella cosa nel corso della riunione? Perché durante l’ultima Assise, quella del 17 gennaio, il consigliere Meglio ha chiesto al Presidente d’Aula di non tenere conto della comunicazione presentata in Segreteria. Senza null’altro specificare. Dal Municipio giurano si trattasse della costituzione del gruppo di Forza Italia.

Se è così, perché è stato stoppato? Semplice. Prima ci sarà l’annuncio ufficiale dell’adesione a Forza Italia del consigliere Federico Altobelli; avverrà alla presenza del senatore Claudio Fazzone a Sora. Poi si vedrà. “Da qui a un anno non è escluso che Forza Italia possa passare in maggioranza. Se si creano le condizioni”. Lo dice una fonte azzurra. Che significa: lo vogliono fare ma ancora non lo possono dire.

ALTOBELLI DENTRO, FRATELLI FUORI

Valter Tersigni

Un riassetto politico e istituzionale, quello di Sora, che stando all’attuale quadro lascia fuori dai giochi Fratelli d’Italia a meno che l’ex delegato ai Lavori Pubblici Massimiliano Bruni non riesca a portare dalla propria parte il consigliere Valter Tersigni con cui ci sarebbero trattative in corso.

La Lega è entrata in Aula con le quasi 700 preferenze del consigliere Lino Caschera; Forza Italia ha compensato la batosta delle Comunali con l’immediato acquisto (per usare una metafora calcistica) di Salvatore Meglio e ora si prepara a portare dentro l’ex candidato sindaco del centrodestra Federico Altobelli. Invece Fratelli d’Italia, che non ha eletto alcun Consigliere, è appesa al filo del ricorso al Tar presentato dal primo della lista, l’ex presidente del Consiglio Comunale Antonio Lecce.

Contesta una manciata di voti proprio alla lista Udc. E se le cose andranno come da previsioni proprio quei voti determineranno la grande coalizione a cui si lavorava già prima delle Amministrative, lasciando fuori proprio Fratelli d’Italia.