La prima campanella slitta in quasi tutta la Ciociaria

Nota congiunta di dodici sindaci che non riapriranno le scuole comunali il 14 ma il 24 settembre. In totale sono 37 i Comuni che hanno disposto lo slittamento. A cui sta per aggiungersi Frosinone. Nelle 70 Superiori solo due faranno ricorso all'alternanza: un gruppo in aula ed un gruppo al pc. Ma per loro scelta

In totale sono 37. Nelle ore scorse sono stati altri dodici i Comuni della Provincia di Frosinone che hanno deciso di spostare in avanti il suono della prima campanella scolastica per le materne, le Elementari e le Medie. Dal 14 al 24 settembre (Settefrati al 23)-

Non riaprono per difficoltà che possono riassumersi in due step: i banchi nuovi devono ancora arrivare. E il referendum imporrà sanificazioni aggiuntive che bloccheranno le aule giusto nei giorni dell’apertura originaria.

Ma rischia di essere soltanto il minore dei mali. La prospettiva è quella di avere classi alternate: divise tra lezioni sui banchi e lezioni online. Alle Superiori l’alternanza potrebbe durare per tutto l’anno scolastico. Al Ministero ritengono che per le Superiori sia l’unica strada da percorrere per garantire il distanziamento tra i ragazzi, evitare che l’Italia sprofondi in un nuovo inferno Covid come quello vissuto all’inizio del 2020. 

Rinvio deciso

Scuola ai tempi del Covid-19. Foto © Vince Paolo Gerace / Imagoeconomica

L’apertura posticipata per Materne, Elementari e Medie è stata resa ufficiale nelle ore scorse da un’altra dozzina di Comuni. In una nota congiunta, infatti, i sindaci hanno sottolineato le difficoltà nel confermare l’apertura il 14 settembre. Sono quelli di Sora, Isola del Liri, Arpino, Arce, Broccostella, Campoli Appennino. Poi di Castelliri, Colfelice, Pescosolido, Posta Fibreno, Rocca d’Arce e Santopadre.

Si aggiungono agli altri che già nelle ore scorse avevano spostato in avanti il suono della prima campanella. Che sono Anagni, Arnara, Atina, Ausonia, Cassino, Castelnuovo, Ceccano, Coreno Ausonio, Esperia, Picinisco, Pico, Pignataro Interamna, Pontecorvo, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, Sant’Andrea del Garigliano, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Apollinare, Sant’Elia Fiumerapido, Santopadre, Sgurgola, Sora, Vallecorsa, Vallemaio, Villa Latina.

Tutti per difficoltà «che riguardano il rispetto dell’attuale normativa in materia di prevenzione dal rischio Covid-19».

A loro, dalla serata di ieri si prepara ad aggiungersi Frosinone. Il Capoluogo «non ha ancora ricevuto le forniture di banchi monoposto (il fabbisogno è di 2.730 banchi) da parte di Ministero dell’Istruzione. Aspetteremo, fiduciosamente, ancora qualche ora, per avere indicazioni dalle autorità centrali» ha sottolineato il sindaco Nicola Ottaviani.

Decisione collegiale

Scuola ai tempi del Covid-19. Foto © Marco Cremonesi / Imagoeconomica

Si è quindi deciso di «posporre l’apertura delle scuole al 24», quindi dieci giorni dopo. Una decisone che è stata assunta in maniera collegiale a seguito di un costante confronto tra le amministrazioni e le dirigenze scolastiche. E in virtù delle difficoltà rappresentate alle competenti articolazioni regionali in diverse riunioni telematiche».

«Abbiamo riscontrato, più o meno su tutto il territorio, significativi ritardi nelle consegne dei nuovi banchi. Che sono da utilizzare in virtù dell’Ordinanza del Commissario Arcuri. Fatto questo che impone una revisione». Di cosa? «Delle decisioni in merito alla definizione degli spazi per la sistemazione degli alunni in presenza».

 Senza dimenticare il referendum. «A questo si aggiunge l’imminenza dell’appuntamento elettorale del 20/21 settembre. Step che obbliga ad intervenire con le complesse procedure di sanificazione dei locali scolastici. Locali che risultano essere anche seggi elettorali. Con due sanificazioni suppletive rispetto a quelle già previste per l’inizio dell’anno scolastico».

Tutto ciò in un arco temporale particolarmente contratto. I sindaci tirano poi le somme. «Riteniamo che nostro dovere sia anteporre la salvaguardia della salute pubblica ad ogni altra necessità. Nella consapevolezza dell’importanza dell’istituzione scolastica pubblica nel nostro sistema sociale. Consci dei numerosi disagi che questa emergenza sta facendo vivere ai nostri ragazzi e alle loro famiglie».

Superiori pronte, 2 alternate

ALESSANDRA SARDELLITTI

Più difficile la situazione nelle scuole Superiori. La competenza è della Provincia che ne ha predisposto la regolare riapertura per il 14 settembre. Non ci sono problemi di aule o spazi in nessuno dei 70 istituti che in Ciociaria ricadono nella competenza del consigliere provinciale delegato all’Istruzione Alessandra Sardellitti.

Diverso lo scenario nazionale. Che determina poi le regole da applicare sui territori. Spesso le aule aggiuntive non sono risultate sufficienti, non sono arrivati a tutti i banchi singoli (sono attesi entro la fine del mese di ottobre). In alcuni casi si sono arenate le nomine dei docenti aggiuntivi.

Tutto questo potrebbe continuare a imporre i turni. Perché in questi casi, alle Superiori si andrà avanti seguendo le linee guida della didattica digitale integrata. In pratica si procederà dividendo le classi in gruppi per farli alternare. Una settimana, un gruppo seguirà le lezioni in aula e l’altro gruppo le seguirà da casa; la settimana successiva i due gruppi ruoteranno. Ed avanti così alternandosi fino a quando non sarà stata trovata una soluzione opèpure un vaccino.

In Provincia di Frosinone sono due le scuole che ricorreranno alla didattica alternata. Ma lo faranno per scelta: non hanno chiesto aule. Sono il Volta di Frosinone ed il Suplicio di Veroli. Il Liceo Severi invece lo farà fino al 30 settembre e poi si rientra: intanto però sperimenterà il modello. Tenendosi pronto in caso di emergenza.

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