Scuole, ecco la nuova mappa delle aule dopo il Covid

Con le nuove regole, le aule non bastano a tre istituti di Cassino. Si andrà all'ex Suore Stimmatine. Nessun problema alla Di Biasio: forse spazi in esubero. No all'immobile ex Economia & Commercio. I tempi per i cantieri. I giorni che si perderanno. E gli asili nido.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Il suono della campanella si avvicina. Tra meno di un mese gli studenti saranno nuovamente in classe. La scuola si prepara a vivere una nuova era: quella del post-Covid. Della convivenza con il virus. E così mentre al Ministero si lavora ai protocolli sulla sicurezza insieme ai sindacati per la gestione di possibili casi positivi, i comuni devono fare i conti con gli spazi.

A Cassino le aule dei tre istituti comprensivi non bastano per garantire le norme sul distanziamento sociale.  Per questo motivo nelle scorse settimane è stato diramato un avviso pubblico.

Si va dalle Stimmatine

L’ingresso dell’Istituto

«Il Comune – si legge nel bando – ha necessità di prendere in locazione uno o più immobili da destinare a sedi periferiche degli Istituti Comprensivi del territorio, atti ad ospitare numero  9/11 aule idonee di superficie minima 50 mq netti ciascuna, servizi igienici anche per diversamente abili, alunni, docenti e collaboratori.

Si richiedono le seguenti caratteristiche tecniche: gli immobili che ci si propone di reperire debbono essere situati nell’area urbana del comune di Cassino; rispondenti alle prescrizioni della normativa vigente in materia edilizia scolastica; dotati di impianti elettrico, idrico, riscaldamento e requisiti igienico sanitari conformi alle vigenti prescrizioni legislative; non interessati da abusi edilizi non sanati o non condonati e la disponibilità dei locali dovrà avvenire massima entro il 14 settembre  e il  contratto di locazione avrà durata presuntiva di un anno, con possibilità di rinnovo di un ulteriore anno. La locazione sarà finanziata con i fondi comunali e la scelta dell’immobile da locare verrà operata tra coloro che presenteranno l’offerta».

L’avviso pubblico non è andato deserto, come qualcuno temeva. Una sola offerta in busta chiusa è pervenuta in Comune, ma sufficiente ad ospitare tutti gli alunni. E quale sarà la nuova location? Il centralissimo edificio in Corso della Repubblica gestito dalla M&DR Retail, meglio conosciuto come le “ex suore stimmatine”

Di Biasio? No problem

Enzo Salera e Maria Concetta Tamburrini

«Sono circa 3.700 gli alunni che dovranno rientrare in classe a settembre. Le aule mancanti, grazie ad alcuni interventi di abbattimento tramezzi (a dir la verità molto pochi) sono ad oggi 10 (8 per la Di Biasio e 2 per la Diamare)» ha spiegato nei giorni scorsi l’assessore Maria Concetta Tamburrini annunciando l’avviso pubblico che tanto clamore aveva suscitato.

Oggi la delegata del sindaco torna a tranquillizzare: «Sento molto clamore per quel che riguarda la scuola “Di Biasio”, ma in realtà non c’è alcun problema di spazi perché grazie a queste nuove aule nessun studente resterà senza aula. Anzi, potremmo forse avere spazi in esubero perchè abbiamo già chiesto all’Istituto Superiore San Benedetto la possibilità di usufruire degli spazi dell’edificio di via Rapido dove non ci sono classi. Abbiamo avuto una interlocuzione con il consigliere provinciale delegato all’Edilizia scolastica Alessandra Sardellitti che sta verificando se quegli spazi possano servire ad altri istituti superiori ma molto probabilmente saranno assegnati a noi».

Esclusa invece la soluzione dell’Unicas per quel che riguarda l’ex facoltà di Economia in via Mazzaroppi in quanto era necessario fare molti adeguamenti e rifare tutti gli allacci. Il funzionario dei Lavori Pubblici ha dato l’ok per quel che riguarda l’edificio delle ex suore stimmatine dopo un sopralluogo svolto nei giorni scorsi.

Canteri, serve qualche giorno

I lavori di manutenzione sulle scuole

Tutto risolto, dunque? Non proprio. Qualche criticità resta, ma non dipende dal Covid, bensì dai lavori. I cantieri nella scuola della frazione di Sant’Angelo e nella materna di via Arigni quasi certamente non saranno ultimati entro il 14 settembre, servirà qualche giorno in più.

Al netto dei giorni in cui le scuole resteranno chiusi per l’election day (dal 18 al 23 settembre) sono circa sette i giorni di scuola che gli alunni perderanno. Ma l’assessore assicura che le lezioni cominceranno prima del primo ottobre, ovvero quando partirà la mensa e dunque il tempo pieno, e per i giorni di settembre che andranno persi il Comune non lascerà comunque sole le famiglie con iniziative che saranno a breve comunicate.

Tutti i dettagli dell’inizio dell’anno scolastico verranno resi noti la prossima settimana nel corso di una conferenza stampa. Si farà il punto anche per quel che riguarda l’asilo nido: nei giorni scorsi sono arrivate le linee guida della Regione e con molta probabilità l’attività dei più piccoli inizierà una settimana prima dell’avvio della scuola: lunedì 7 settembre. Si sta mettendo a punto il protocollo per la sicurezza con la società che gestisce il servizio. Nessun problema per quel che riguarda la struttura di via Botticelli, anch’essa nei mesi scorsi interessata dai lavori: in questo caso il cantiere sarà ultimato nei tempi previsti.