Se Fratelli d’Italia non sfonda al centro

Il monito di Guido Crosetto a Giorgia Meloni è destinato ad incidere. E anche in Ciociaria alcuni nodi vanno sciolti. L’entrata di gente come Antonello Iannarilli e Alessia Savo, così come il guardare ad un big come Alfredo Pallone, non ha molto senso se poi alla fine la vecchia guardia chiude tutti gli spazi. E la leadership del centrodestra rimane lontana.

Comunque vada, io credo che dopo questi ballottaggi Giorgia dovrà cambiare qualcosa”: le parole di Guido Crosetto suonano come un campanello d’allarme all’interno di Fratelli d’Italia. Il riferimento è ad una campagna elettorale che si è avvitata su sé stessa da un certo punto in poi.

Crosetto ha specificato che quel qualcosa da cambiare ha molto a che fare con alcuni elementi di continuità con il passato che alla fine si rivelano un freno per la crescita del Partito. Perché la storia anche recente insegna che si può fare strike alle politiche, ma se poi non si governano le grandi città, alla fine il crollo arriva. Chiedere ai Cinque Stelle.

L’intelligente allargamento al centro

Massimo Ruspandini

Eppure Fratelli d’Italia aveva iniziato un’operazione di allargamento al centro, anche in provincia di Frosinone. Ma alla fine i nuovi entrati sono rimasti sulla porta o seduti sul divano, senza accedere alla pista da ballo.

Antonello Iannarilli è stato il leader di Forza Italia: deputato, assessore e consigliere regionale, presidente della Provincia. Uno che ha sempre dimostrato di avere voti, uno che viene dalla Democrazia Cristiana. Alle comunali di Alatri ha battuto un colpo chiaro, ma se poi fa capire di volersi candidare alle Regionali, allora le porte si chiudono.

Con lui in Fratelli d’Italia è andata Alessia Savo, sindaco di Torrice per più lustri. Ma anche per lei le porte del partito di Giorgia Meloni non si sono mai davvero spalancate. La vecchia guardia presidia il partito e consente pochi spazi a chi arriva da fuori. Tutto normale, ma se poi il Partito ha la necessità di crescere e di sfondare al centro, allora il discorso cambia.

A Frosinone un autentico big della politica locale come Alfredo Pallone è rimasto dietro le quinte, ma c’è la sua mano nella crescita del Partito nel capoluogo, soprattutto come peso politico. Eppure anche lui fa fatica a prendersi la scena.

I Fratelli che non sterzano

Ma il discorso è anche più generale. Fratelli d’Italia in Ciociaria ha probabilmente la maggioranza degli amministratori. Però ad Alatri e Sora è arrivata dietro la Lega.

Il fatto vero riguarda la leadership della coalizione di centrodestra. Sia a livello nazionale che locale. Per provare a prendersela occorre una virata al centro. Se la vecchia guardia si arrocca, non conquisterà mai.

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