Se il sindaco di Frosinone “punta” la presidenza della Provincia

Il prossimo primo cittadino del capoluogo potrebbe provare a concorrere anche per la poltrona più importante dell’Amministrazione Provinciale. Il capoluogo è destinato a sfatare una maledizione che è nei precedenti. Stavolta può cambiare tutto

I nomi che circolano attualmente per la presidenza della Provincia, una volta concluso il doppio mandato di Antonio Pompeo, sono diversi. Nel centrodestra sono quelli di Roberto Caligiore (Ceccano), Anselmo Rotondo (Pontecorvo), Lucio Fiordalisio (Patrica), Daniele Natalia (Anagni). Nel centrosinistra si parla di Enzo Salera (Cassino) e Massimiliano Quadrini (Isola del Liri).

Ma a partire dal giugno 2022 potrebbe esserci anche il prossimo primo cittadino di Frosinone.

Il capoluogo non lo ha mai espresso. Il doppio mandato di Pompeo (Ferentino) è l’unico precedente da quando c’è l’elezione attraverso il meccanismo del voto ponderato.
Prima i presidenti della Provincia erano stati Loreto Gentile, Francesco Scalia, quindi l’interregno di Filippo Materiale, e poi Antonello Iannarilli.  E infine Giuseppe Patrizi.

Vero che Loreto Gentile abita a Frosinone, ma non si può considerare un politico del capoluogo. Stavolta potrebbe essere diverso, perché Frosinone è in una situazione particolare.

Ora non è impossibile

Antonio Pompeo

L’eredità di Ottaviani non sarà semplice da raccogliere per nessuno. La città è molto cambiata e saranno diverse le opere amministrative da continuare. Ma si avverte l’esigenza di dare una svolta sul piano del peso politico.

Fino alla riforma Delrio era impensabile per un sindaco di grande città pensare anche di fare il presidente della Provincia: troppi processi amministrativi da governare, troppi problemi complessi da affrontare. In questo senso l’attuale presidente Antonio Pompeo ha tracciato una rotta, nel solco della Delrio: le competenze non sono più quelle delle Province pre riforma, i nuovi compiti rendono conciliabili le due funzioni; dando un taglio più politico che amministrativo al presidente della Provincia.

Nel centrodestra i nomi che si fanno per la candidatura a sindaco sono tanti: Adriano Piacentini, Danilo Magliocchetti, Riccardo Mastrangeli, Fabio Tagliaferri, Antonio Scaccia, Massimiliano Tagliaferri. Mentre nel centrosinistra in pole c’è Mauro Vicano, ma ci sono pure Angelo Pizzutelli, Stefano Pizzutelli. E poi bisognerà vedere le alleanze.

Insomma, le elezioni del giugno 2022 rappresenteranno una svolta, qualunque sarà il risultato finale.

L’esigenza è anche dei Partiti

Nicola Ottaviani (Foto: A.S. Photo / Andrea Sellari)

L’esigenza di provare a contare di più è anche dei Partiti. In passato si è sempre sostenuto che i sindaci del capoluogo difficilmente trovavano spazi maggiori in politica perché la base elettorale e politica di partenza era tale da “spaventare” i big. Un discorso che è valso per Paolo Fanelli e Domenico Marzi, ma anche per Michele Marini. E vale sicuramente per Nicola Ottaviani.

Però la presidenza della Provincia, così come si elegge oggi, potrebbe sfuggire a certe dinamiche “contro”. Il peso del voto ponderato dà a Frosinone e Cassino una forza elettorale indubbia. E poi agli altri Comuni più grandi. Il prossimo sindaco del capoluogo potrebbe volere il bis. Anche la presidenza della Provincia.

E’ una novità con la quale fare i conti.

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