Se l’ordine di fare ‘ammuina’ ora conviene a tutti

Facite ammuina, cioè fate confusione per confondere l'avversario. Nel Consiglio comunale di Frosinone conviene sia all'opposizione che alla maggioranza. Ecco perché

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

All’ordine “Facite Ammuina”: tutti chilli che stanno a prora vann’a poppa e chilli che stann’a poppa vann’a prora; chilli che stann’a dritta vann’a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta; tutti chilli che stanno abbascio vann ‘ncoppa e chilli che stanno ‘ncoppa vann’abbascio, passann’ tutti p’ò stesso pertuso; chi nun tien nient’a ffa, s’ aremeni a ‘cca e a ‘lla.

Si tratta del celebre falso storico attribuito ad una inesistente norma di condotta della Regia Marina delle Due Sicilie. Che in realtà aveva un regolamento composto da più libri e tutti scritti in perfetto italiano già dal 1818. È entrata ormai nel linguaggio comune: i cultori dell’idioma partenopeo la traducono e riassumono in “fate confusione per confondere l’avversario“.

Ed è quello che potrebbe accadere nell’Aula del consiglio comunale di Frosinone, nelle prossime settimane. Sia nei banchi dell’opposizione che in quelli della maggioranza. A partire già da giovedì prossimo e con un appendice ancor più importante la prossima settimana, quando verranno portati in Aula i documenti di Bilancio.

Il 30 marzo alle ore 19 presso la sede di Via del Plebiscito è stata convocata la seduta del Consiglio Comunale. In seduta ordinaria. All’ordine del giorno ci sono sette punti: la variazione del Regolamento sul Canone Unico Patrimoniale e sul Piano Generale degli Impianti Pubblicitari; l’approvazione del Regolamento per la definizione agevolata delle liti pendenti; verrà discusso l’importo dell’imposta comunale che i cittadini di Frosinone pagheranno nella Dichiarazione dei Redditi; le aliquote Imu per il 2023; l’approvazione del Regolamento per la gestione dell’asilo nido Fantasia; le modifiche al regolamento che disciplina la tassa sui rifiuti Tari; la proroga del mandato alla Commissione speciale per le modifiche allo Statuto.

Sempre in seconda

Innanzitutto una riflessione. Sono dieci anni ormai, dalla prima consiliatura di Nicola Ottaviani, che il Consiglio comunale del capoluogo viene convocato e svolto praticamente sempre in seconda convocazione. Con una prima convocazione peraltro fissata sistematicamente in orari improbabili. Nel caso in questione è fissata alle 8.30 di mattina del 29 marzo. La convocazione praticamente all’alba è uno stratagemma per essere certi di andare alla seconda. Cioè quando è necessario un numero di voti ridotto per approvare gli argomenti in discussione. E ci sta.

La seconda convocazione è assolutamente legittima, utilizzata spesso in altri contesti e disciplinata dal Testo Unico degli Enti Locali. Ma se la maggioranza di centrodestra, si sente forte nei numeri, come nei fatti lo è (può contare su 21 consiglieri più il sindaco contro 11 voti delle opposizioni) perché allora non procede mai ad una sola convocazione in prima seduta? Non si fida forse della presenza di tutti i propri Consiglieri? O non vuole attribuire a nessuno la forza contrattuale del Consigliere “decisivo” per garantire il numero?

Sarebbe senz’altro un segnale di forza e di unità. E servirebbe a  mostrare  i muscoli alla minoranza. Invece tant’è!  Si ritiene più sicuro non rischiare di andare sotto con i numeri e invalidare la seduta, meglio andare sul sicuro con la seconda convocazione. Quando per garantire il  numero legale è sufficiente la presenza di un terzo dei consiglieri. Mentre nella prima convocazione è necessaria la presenza della metà. Chi e perché dovrebbe fare “ammuina” dunque?

Quelli ai cui conviene l’ammuina

Innanzitutto l’opposizione. Con tutti i Gruppi Consiliari presenti in aula. Per dimostrare che l’annunciato nuovo corso, che doveva essere ufficializzato attraverso una  conferenza stampa mai più tenuta, non è stato in effetti solo un annuncio, ma si traduce finalmente in una forte, incisiva ed unitaria azione di critica. Ma anche di stimolo e pungolo all’amministrazione Mastrangeli.

Ad oggi, di proposte emendative, interrogazioni (scritte, non quelle volanti del question time), mozioni, ordini del giorno e ogni altro atto previsto dallo Statuto comunale, per stimolare la Giunta, non se ne sono visti tanti presentati  dall’opposizione. Anzi nessuno, o quasi.

Il nuovo corso consentirebbe una ulteriore rinnovata legittimazione dopo dieci mesi, oltre quella determinata dal risultato elettorale. Una legittimazione  per tutti i consiglieri di minoranza che ancora, oggettivamente, non riescono a mettere in campo un’azione politica di contrasto all’amministrazione, particolarmente chiara, puntuale, pungente. E unitaria. O almeno, ancora non è percepita come tale.

Inoltre, una simile rinnovata strategia politica sarebbe il primo vero mattone per cominciare a costruire un’alternativa seria ed importante, da parte del centro sinistra cittadino. Che dovrà contrapporre qualcosa e qualcuno. Riccardo Mastrangeli tra quattro anni.

Ammuina dalla maggioranza

Il facite ammuina però potrebbe emergere anche dai banchi della stessa maggioranza, nei prossimi giorni. Sia dentro che fuori l’Aula consiliare. Al di la delle dichiarazioni ufficiali di unità e sintonia apparente, fatte veicolare all’esterno dopo la riunione di maggioranza, alcuni consiglieri comunali – secondo una vulgata piuttosto attendibile – non sono affatto d’accordo con il sindaco Mastrangeli.

Riccardo Mastrangeli

Non tanto sul realizzare nuove piste ciclabili. Quanto sul dove, in quale zone della città. Questo perché il malcontento, sia da parte di alcuni commercianti storici che di qualche residente, sulle piste ciclabili esistenti e su quelle ancora da fare, è piuttosto forte ed evidente. Ed i Consiglieri comunali (alcuni) non vogliono perdere il consenso faticosamente acquisito, proprio in queste zone di Frosinone.

Per cui, è probabile che facciano (o comunque provino) a far pesare i propri distinguo ed i propri dubbi e quelli di chi li ha votati a giugno scorso. Magari con qualche azione di “disturbo strategico” durante i prossimi Consigli comunali. 

Il banco di prova per l’ammuina

Il banco di prova per la Giunta Mastrangeli e l’opposizione consiliare dunque partirà giovedì e si svilupperà nella futura seduta di Bilancio. L’unità sarà elemento fondamentale sia per la maggioranza che per la minoranza.

In quelle occasioni, vale per entrambi gli schieramenti, in funzione di quello che verrà detto ufficialmente, presentato e votato in aula, sarà chiaro e manifesto a tutti se la locuzione Shakespiriana “molto rumore per nulla” è ancora viva nel Consiglio Comunale di Frosinone. Oppure comincia ad accusare i primi malesseri.